Agnese Mazzei apre le porte della sua casa a Fonterutoli, borgo medievale nel cuore del Chianti Classico, legato da secoli alla storia della famiglia. Fonterutoli è circondata da boschi di querce e cipressi, uliveti e vigneti. Da un lato le colline si aprono dolcemente alla vista di Siena, antica e accanita rivale di Firenze. Proprio a Fonterutoli furono firmati i trattati di pace del 1202 e del 1208 fra le due città toscane. Una parte del borgo appartiene alla famiglia Mazzei dal 1435, quando Smeralda Mazzei andò in sposa a Pietro di Fonterutoli.

“È un luogo che ha mantenuto intatta la sua anima; è abitato da 70 persone, e da tutti amato e rispettato: ci sono due botteghe artigiane, che portano avanti la tradizione; il falegname è in realtà un ebanista di grande talento; la bottega del fabbro vi risiede dal 1700 e ancora forgia tutto a fuoco e ribatte a mano i manufatti”, spiega Agnese Mazzei, architetto specializzato in restauro di edifici storici.

Da borgo a dimora

Agnese ha ricavato la sua casa da uno degli edifici del borgo. “Forse il più antico: era una locanda per viandanti, che si affacciava sulla vecchia Chiantigiana, che univa Siena a Firenze, sullo sdrucciolo, ancora lastricato con le pietre medievali segnate dai carri”. L’anima di Fonterutoli era ben nota ad Agnese che vi ha passato gran parte della sua infanzia.

Nella ristrutturazione del Palazzo ha optato per un intervento discreto (“low cost”, precisa lei). “Ultimamente ospitava gli uffici dell’azienda; ma ancora prima al piano terra c’era  il ciabattino, il forno a legna a disposizione del paese, l’aula della scuola; al primo piano, vivevano la maestra, il fattore e la fattoressa; all’ultimo piano, sotto i tetti, si trovava la vinsantaia con i caratelli allineati”, spiega. L’edificio ha un vissuto “pieno”; forse per questo Agnese ha deciso di cambiare il meno possibile, lasciando intatti i vecchi pavimenti, il volume degli spazi, i soffitti di legno che  solo in alcune stanze sono stati schiariti con la calce.

È intervenuta solo per aprire nuove viste e dare più luce agli interni. Nella parte centrale, un tempo danneggiata dai bombardamenti e mai completamente restaurata, ha alzato la loggia di un piano. “Un lavoro di ricucitura sottile e impegnativo. Che, una volta terminato, mi ha soddisfatta; dall’ultimo piano ho ricavato una camera da letto piena di charme e un bagno con vasca, doccia e piscina ovale. Da lì posso godere di una vista che si affaccia su un panorama che mi sta molto a cuore”.

Antenne

Il Chianti è nato qui

La famiglia Mazzei è legata alla viticoltura da lungo tempo. A ser Lapo Mazzei, viticoltore, autore di un famoso epistolario con il mercante Francesco Datini, si deve la denominazione del vino Chianti. Filippo Mazzei, vissuto nel 1700, partecipò alla guerra di Indipendenza Americana, e ispirò una delle più belle frasi della Dichiarazione d’Indipendenza. “Tutti gli uomini sono ugualmente liberi e indipendenti. Questa uguaglianza è necessaria per creare un governo libero. Tutti gli uomini devono essere uguali tra loro nella loro legge naturale”. Amico di molti presidenti americani, impiantò con Jefferson
un vigneto in Virginia.
Oggi Fonterutoli è un’azienda vitivinicola fra le più importanti del Chianti Classico che esporta vini di fascia alta in tutto il mondo. La cantina, disegnata dallo studio Mazzei, fa parte di quel processo innovativo che ha reso possibile la vinificazione vigneto per vigneto. La cantina è aperta per visite e degustazioni (tel. 0577/741385).
A Fonterutoli si può anche dormire nel B&B di famiglia e gustare le specialità toscane all’osteria (www.mazzei.it).

Artigiani d’eccellenza

Lapo e Carla Mazzei con i cinque figli, undici nipoti e tre bisnipoti sono affezionati a Fonterutoli, che rappresenta il contatto con la terra, la natura e la loro storia. “Siamo tutti legati, da fili sottili e fortissimi, a questo luogo. Disegnare la cantina dell’azienda, costruirvi la mia casa è stato, per me, molto importante”, spiega Agnese. “Come collaborare con le botteghe artigianali di Fonterutoli che hanno dato il loro prezioso contributo”. La falegnameria di Davide Bruni ha realizzato le nuove opere in legno e restaurato i vecchi mobili (tel. 0577 740249, cell. 339 3003983); i manufatti in ferro sono stati realizzati da Giovanni e Tommaso Bernabei (tel. 0577 740749, cell. 389 6464191).
Agnese Mazzei, specializzata in restauro di edifici di interesse artistico, si è dedicata sin dall’inizio della sua carriera alla progettazione di cantine e annessi dedicati al vino. La cantina di Sassicaia, la Wine-Cellar di Villa Taverna (residenza dell’ambasciatore americano a Roma), la cantina di Brolio, portano tutte la sua firma. Studio Mazzei Architetti,
piazza Santo Spirito 9, Firenze, tel. 055 2302788
www.agnesemazzei.it

Testo di Margherita Dallai
Foto di Guy Bouchet

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