Il vischio (nome botanico Viscum album) è una pianta sempreverde che da tempo immemore affascina l’uomo, suscitando tuttavia sentimenti piuttosto contrastanti. Fra i tanti che lo considerano benaugurante e portafortuna, c’è infatti chi lo percepisce come inquietante e chi ci vede, invece, una componente magico-esoterica. La sua particolare biologia, con la capacità di crescere parassitando altre piante, ha contribuito ad alimentare leggende e tradizioni, in parte oggi ancora vive.

È definito da moltissimi come vischio di Natale, considerandolo esclusivamente una pianta tipica del periodo fra le tante della tradizione. Il vischio però non fiorisce e non produce frutti in inverno, quindi non è una pianta prettamente natalizia, non nel senso di essere in piena fioritura o fruttificazione durante il periodo. Viene quindi definito tale solo per ragioni culturali e simboliche che in Italia lo caratterizzano come pianta da dedicare agli auguri di Capodanno.

vischio
Bacche e foglie di vischio – Foto [Susanne Jutzeler suju-foto pexels]

Storia e tradizione del vischio

Le sue origini risalgono a epoche remote. Nell’antica Grecia era considerato un simbolo di fertilità maschile. I Romani lo appendevano sopra le porte come simbolo di pace e amore, molto in voga durante i Saturnali, festività che si celebravano fra il 17 e il 23 dicembre nell’era di Domiziano. I Celti veneravano il vischio come pianta sacra, attribuendogli poteri magici e curativi. Credevano che possedesse il potere di proteggere dal male, curare le malattie e garantire la fertilità. La raccolta del vischio era un rituale solenne, praticato dai Druidi, sacerdoti dei Celti, con particolari cerimonie durante il solstizio d’inverno. Ritenevano che il vischio, raccolto in questo periodo, fosse dotato di poteri ancora più intensi. Lo raccoglievano infatti con rituali solenni, usando falci d’oro e assicurandosi che non toccasse terra per garantirne i poteri. Nella mitologia norrena è legato alla leggenda di Loki, Baldur e Frigga, la cui disperazione diede origine alle bacche, trasformando il vischio in simbolo d’amore e di tregua tra nemici. Altre leggende dell’epopea vichinga sostengono che fosse considerato una pianta sacra alla dea dell’amore, Freya. Durante il Medioevo, il vischio, per la sua capacità di rimanere verde anche in inverno, divenne simbolo di vitalità e fertilità durante le festività.

Il bacio sotto al vischio

La tradizione del bacio sotto il vischio, invece, ha radici lontane, fra i Celti e gli stessi Romani ma ha contaminato anche la cultura cristiana in quanto ritenuto simbolo di pace e speranza. Nondimeno ha trovato continuità in tempi più recenti che arrivano fino ai nostri giorni esercitando la stessa fascinazione. Si pensa, quindi, che questa usanza derivi da diverse culture e tradizioni, che si sono intrecciate nel tempo.

La tradizione del bacio natalizio sotto il vischio prese a diffondersi, però, in Inghilterra nel XVIII secolo tra la servitù, affermandosi poi definitivamente nel XIX secolo, durante il regno della Regina Vittoria, sia in Inghilterra sia negli Stati Uniti. Infatti, è soprattutto in nella cultura anglosassone che il vischio (in inglese mistletoe) è maggiormente diffusa. Da lì si è definitivamente estesa ad altre culture, divenendo un simbolo popolare delle festività natalizie. La credenza, derivata dalle antiche usanze pagane, lega il bacio sotto il vischio alla promessa di matrimonio o alla riconciliazione tra le coppie in lite.

Alcune leggende associate al bacio sotto il vischio affermano che la pianta porta fortuna in amore e che baciare sotto di essa garantisca l’amore eterno o la protezione dal male.

vischio natale
Insieme sotto al vischio come rito benaugurante nella foto di epoca ottocentesca – Foto [Archivist 1890]/stock.adobe.com

Cosa rappresenta il vischio di Natale

Nel corso dei secoli, il vischio si è caricato di significati diversi, spesso intrecciati tra loro. con le sue diverse interpretazioni, ed è legato a diversi concetti:

  • Immortalità e rinascita: la sua capacità di crescere e prosperare anche in inverno, periodo di morte apparente per la natura, senza radici a contatto con il terreno, simboleggia la vita che persiste anche nelle stagioni più oscure, una sorta di rinascita e di speranza. Le sue caratteristiche l’hanno reso simbolo di vita eterna e rinascita, un’immagine particolarmente evocativa durante le festività invernali
  • Protezione e portafortuna: le sue proprietà magiche, tramandate attraverso le generazioni, lo associano alla protezione contro gli spiriti maligni e alla promessa di buona fortuna.
  • Amore e fertilità: la tradizione del bacio sotto il vischio rafforza il suo simbolismo legato all’amore, alla fertilità e alla speranza per il futuro.
Bacche di vischio
Dettaglio delle bacche di vischio – Foto [Diana-foto pexels-didsss]

Caratteristiche botaniche

Il vischio è una pianta parassita emiparassita, che significa che, sebbene abbia la clorofilla e possa effettuare la fotosintesi, preleva acqua e sali minerali dall’albero ospite tramite speciali organi chiamati austori. Cresce su vari alberi, come meli, pioppi, querce e pini, formando cespugli sferici e ramificati. Le sue foglie sono piccole, carnose e di colore verde intenso. Produce bacche sferiche, biancastre e vischiose, che sono tossiche per l’uomo. Queste bacche vengono disperse dagli uccelli, che ne mangiano la polpa e poi eliminano i semi appiccicosi.

Infestazione da vischio
Infestazione da vischio – Foto [Katerina Bond]/stock.adobe.com
Nonostante la sua natura parassitaria, il vischio gioca un ruolo importante nell’ecosistema. Fornisce cibo e riparo per alcuni uccelli e invertebrati.
Inoltre, nella medicina tradizionale, al vischio sono attribuite diverse proprietà, sebbene la sua efficacia necessiti di ulteriori studi scientifici. È importante ricordare che il vischio è una pianta tossica e non deve essere assunto o manipolato senza la supervisione di un esperto.

Una betulla parassitata dal vischio
Una betulla parassitata dal vischio – Foto [Pavel Danilyuk-foto pexels]
In conclusione, il vischio a Natale è molto più di una semplice pianta. È un simbolo ricco di storia, tradizione e fascino, che continua ad attrarre e ad ispirare generazioni.
La sua presenza, durante le festività natalizie, arricchisce la celebrazione, ricordandoci il legame profondo tra l’uomo e la natura e la persistenza della vita anche nel cuore dell’inverno.

 

Ivana Fabris
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