La viola mammola, comunemente conosciuta anche come violetta, in realtà si chiama Viola odorata, proprio in riferimento al profumo dei suoi fiori. Di sicuro è una delle piante più amate e riconoscibili del mondo e con una simbologia e un significato conosciuti da tutti. Con i suoi fiori delicati e il profumo inebriante, la viola mammola non solo abbellisce giardini e balconi, ma è anche ricca di storia e tradizione.

Viola mammola
Viola mammola, un primo piano – Foto [carmenrieb]/stock.adobe.com
È molto più di una semplice pianta ornamentale. È un fiore romantico, che ingentilisce i pensieri, è simbolo di delicatezza e modestia ed è stata celebrata da poeti e artisti per secoli. Il suo profumo inconfondibile, dolce e leggermente terroso, è ampiamente utilizzato in profumeria, aromaterapia e cucina. Coltivarla è un’esperienza gratificante per la facilità che comporta e dona un tocco di eleganza e fascino a qualunque spazio verde, anche grazie alle numerosissime e meravigliose cultivar selezionate negli anni.

Violette
Nei prati, tappeti di violette color glicine – Foto [Creatikon Studio]/stock.adobe.com

Origine, il lungo viaggio della violetta

La viola mammola è nativa di tutti i paesi dell’Europa esclusi quelli più freddi della Penisola Scandinava e di una parte della Russia. In tutti gli altri è presente e lo è anche in alcuni stati del Medio Oriente e in paesi nordafricani come Tunisia e Algeria. Cresce spontaneamente in boschi umidi, sui crinali erbosi in mezz’ombra, al limitare del sottobosco e fra l’erba ai margini dei sentieri.

Viola odorata
Belle anche a mazzetti – Foto [agneskantaruk]/stock.adobe.com
Viola odorata è però ormai diffusa in tutto il mondo – fatte salve le aree dove le temperature sono francamente gelide o estremamente caldo-siccitose – poichè è stata introdotta. Si trova in Nord, Centro e Sud America, nel Sud-Est asiatico, nella parte sud della Cina, in India e in Australia. Di certo è stato possibile introdurla grazie alla sua capacità di adattarsi a diversi climi ma, nondimeno, grazie alla sua popolarità come pianta ornamentale.

Viola odorata
Dolcezze profumate – Foto [Laurentiu Iordache]/stock.adobe.com

Nomenclatura di Viola odorata

L’epiteto generico Viola pare origini dal greco ìon, nome dato appunto al colore viola, mentre l’epiteto specifico odorata, è un riferimento chiaro e diretto alla caratteristica distintiva di questa pianta, cioè il suo profumo intenso, ma dolce e delicato. Nel linguaggio comune, come anticipato, ha diversi nomi, tra cui i più utilizzati, sono viola mammola e violetta.

Violette
Colori profondi e vellutati – Foto [saratm]/stock.adobe.com

Caratteristiche generali della violetta

Viola odorata era sacra agli antichi Greci e Romani. Veniva associata a Venere e utilizzata in rituali e per ornare le ghirlande. La violetta è un’erbacea perenne, è sempreverde ed è una rizomatosa e stolonifera. La caratterizzano foglie a forma di cuore e fiori solitari, solitamente di colore viola, ma con alcune varianti cromatiche in porpora, glicine e azzurro. Ne esistono anche bianche ma sono meno facili da trovare. È una pianta di piccole dimensioni, che raramente supera i dieci-dodici centimetri di altezza che si espande fino a formare interi tappeti ed è ideale per bordure, aiuole, vasi e tappeti erbosi un po’ ombrosi.
La sua bellezza discreta e la sua capacità di diffondere un profumo intenso, la rendono una scelta perfetta per chi cerca un tocco di eleganza e raffinatezza nel proprio giardino. La viola mammola fiorisce principalmente in primavera, ma in condizioni favorevoli può produrre fiori anche in autunno. Le foglie persistono per tutto l’anno, creando una copertura verde anche durante i mesi invernali. Nel linguaggio dei fiori, simboleggia modestia, amore eterno e fedeltà.

Viole
Araldi della primavera – Foto [Creatikon Studio]/stock.adobe.com

Uso della viola mammola in giardino e in terrazzo

È ideale per bordure, aiuole, tappeti erbosi ombrosi e giardini rocciosi, dove crea soffici tappeti di foglie che in primavera si tingono di intense colorazioni. I migliori abbinamenti delle violette sono quelli con piante da ombra o mezz’ombra come Bergenia, Brunnera macrophylla, felci, Hosta, primule e bordare aiuole di ortensie.
In terrazzo, oltre alle viole del pensiero o viole pansé, nei vasi e nelle fioriere, ma soprattutto nelle ciotole, si possono usare anche le violette. È davvero spettacolare l’effetto che formano gli ampi cuscini di colore viola vellutato che emanano un profumo suadente.

Close-up
Close-up di alcune violette – Foto [Olga]/stock.adobe.com

Altri usi di Viola odorata

Le violette erano molto usate, in passato, per scopi medicinali, grazie alle loro proprietà emollienti e antinfiammatorie. I fiori venivano impiegati per preparare sciroppi, tisane e oli profumati. Il profumo di Viola odorata è utilizzato ancora dall’industria profumiera per la produzione di fragranze e oli essenziali. L’estrazione avviene tramite distillazione o utilizzando solventi.

I fiori sono eduli (commestibili) tanto da essere usati da secoli per essere canditi. Possono essere utilizzati per decorare dolci, insalate e bevande. Hanno un sapore delicato e leggermente dolce.

Viola odorata
Utili in fitoterapia, in cosmetica e cucina – Foto [Lumistudio]/stock.adobe.com

Viola odorata: tante cultivar una più bella dell’altra

Esistono davvero molte cultivar di Viola odorata, con fiori che variano dal bianco al rosa, al blu intenso. Alcune hanno fiori doppi, mentre altre presentano foglie variegate. Se usate in quantità dispari a gruppi di 3, 5, 7, creano effetti davvero notevoli sia in giardino, sia nei vasi.
Tra le cultivar, di seguito alcune tra le più note e quelle a fiore doppio o particolari nelle colorazioni:

  • Viola odorata ‘De Toulouse’: è la violetta che un tempo era definita Viola di Parma. Ha fiori doppi, di color lavanda;
  • Viola odorata ‘La France’: è tra le più diffuse e consigliate. Ha fiori viola, vellutati allo sguardo;
  • Viola odorata ‘Lady Hume Campbell’: fiori stradoppi, molto profumata, di color indaco;
  • Viola odorata ‘Rose Bruneau’: fiore doppio e grande, di colore lilla, profumo suadente.
  • Viola odorata ‘Flore Pleno’: anche questa pianta ha fiori stradoppi, di colore blu-viola e profumatissimi;
  • Viola odorata ‘Marie Louise’: molto nota e utilizzata, fiori più che doppi, profumo molto aromatico;
  • Viola odorata ‘Orchid Pink’: ha fiore semplice, leggermente profumata e la colorazione dei fiori è cangiante: dal viola molto chiaro al rosa che trascolora al bianco con sottili striature blu centrali;
  • Viola odorata ‘Coeur d’ Alsace’; fiore rosa fuchsia, fiore semplice.

Fiori e foglie: tappeti di colore e profumo

I fiori di Viola odorata sono il suo più rilevante aspetto ornamentale. Sono minuti, solitamente hanno un colore viola profondo, presentano una forma irregolare con cinque petali, di cui l’ultimo prolungato a sperone, con la gola bianca striata di viola e lo stilo a uncino. Il loro profumo, inconfondibile e inebriante, è più intenso nelle ore più fresche della giornata e nelle giornate umide e se ne consiglia la raccolta nelle prime ore del mattino per godere appieno della fragranza coinvolgente che emanano.
Le foglie, basali e disposte a rosetta, reniformi o cuoriformi, leggermente crenate sul margine fogliare, sono di colore verde scuro e creano un contrasto armonioso con i fiori.

Viola mammola
Foglie e fiore – Foto [emilio100]/stock.adobe.com

Guida alla coltivazione e alla cura

Viola odorata è considerata una pianta di facile coltivazione, adatta anche ai giardinieri alle prime armi. Richiede poche cure, ma è importante seguire alcune semplici regole per garantire una fioritura abbondante e un aspetto sano.

Fiori e foglie
Fiori e foglie – Foto [Viktoriia Kolosova]/stock.adobe.com

Terreno necessario alla viola mammola

Viola odorata predilige un terreno ricco di sostanza organica, ben drenato e di preferenza leggermente acido (si può determinare il pH con l’apposito kit in vendita nei garden o con la cartina tornasole) ma vive benissimo anche in terreni neutri o calcarei. Volendo ammendare e migliorare la tessitura del terreno, è possibile e sufficiente, aggiungere terriccio torboso e corteccia di pino. È fondamentale evitare i ristagni d’acqua, che possono causare marciume radicale. Prima di piantare, è consigliabile lavorare il terreno, aggiungendo compost maturo o humus di lombrico per migliorarne la struttura e la fertilità.

V. odorata
Viola odorata di colore azzurro – Foto [Nataliia]/stock.adobe.com

Esposizione e temperature che necessitano alle violette

Viola odorata preferisce un’esposizione parzialmente ombreggiata, soprattutto durante i mesi estivi. La luce solare diretta può bruciare le foglie e ridurre la fioritura. In inverno, può tollerare temperature fino a -10°C, a condizione che il terreno sia ben drenato. In zone dove gli inverni sono molto rigidi, è consigliabile proteggere le piante con pacciame o trasferirle in un luogo riparato. Grazie al suo apparato radicale, si adatta bene a crescere sotto alberi o arbusti, che le forniscono l’ombra necessaria. Nei luoghi con temperature estreme, invece, il vaso consente ampia facilità di coltivazione spostando la pianta in base alle esigenze di luce e temperatura.

Tappeti
Una spontanea esplosione di colore – Foto [Igor Gorshkov]/stock.adobe.com

Necessità idriche e concimazione delle viole

Viola odorata necessita di annaffiature regolari, soprattutto durante i periodi caldi e secchi, specie se prolungati. La stress da carenza idrica si manifesta nelle piante di violette mostrando foglie ingiallite, appassite o addirittura secche. Il terreno deve essere mantenuto umido, ma mai zuppo, quindi è consigliato non eccedere nelle irrigazioni ed è inoltre indispensabile garantire un buon drenaggio. È importante evitare di bagnare le foglie per prevenire l’insorgenza di malattie fungine.
La concimazione deve essere effettuata in primavera e in autunno, utilizzando un concime organico a lenta cessione, ricco di potassio e fosforo, per favorire la fioritura. Come per tutte le piante, è l’acqua non calcarea, quindi l’acqua piovana a essere l’ideale ma Viola odorata riesce a tollerare abbastanza bene anche questa condizione.

Color porpora
Violette di color porpora – Foto [Samuele Gallini]/stock.adobe.com

Potatura e moltiplicazione di Viola odorata

La potatura della viola mammola non è necessaria, ma può essere effettuata per contenerne l’espansione, rimuovere le foglie secche o danneggiate e per stimolare la produzione di nuovi fiori.
La moltiplicazione può avvenire per divisione dei cespi in autunno o in primavera, oppure per talea di foglie in estate. La divisione dei cespi è il metodo più semplice per moltiplicare la viola mammola. È sufficiente separare delicatamente i cespi in più porzioni, assicurandosi che ogni parte abbia radici e foglie. Riguardo le talee di foglie, invece, devono essere prelevate da piante sane e messe a radicare in un substrato umido e ben drenato. Va ricordato che la talea di foglia è un’operazione complessa e che quindi non facilita i neofiti del giardinaggio.

Fiore bianco
Violette a fiore bianco – Foto [wiha3]/stock.adobe.com

Avversità di Viola odorata

Può essere soggetta ad alcune malattie fungine, come l’oidio (mal bianco) e la ruggine, soprattutto in condizioni di umidità elevata. È importante monitorare regolarmente le piante e intervenire tempestivamente con prodotti specifici, se necessario. Anche gli afidi possono attaccare Viola odorata, succhiando la linfa delle foglie e dei fiori. Per prevenire le malattie fungine, è importante garantire una buona circolazione dell’aria intorno alle piante, evitare di bagnare le foglie e creare un terreno ben drenato.

Viola odorata
Baciate dal sole di marzo – Foto [rustamank]/stock.adobe.com

Un grande esperto di viole: Pier Luigi Priola

Come ulteriore approfondimento e conoscenza delle viole, consigliamo l’articolo linkato qui di Pier Luigi Priola, noto vivaista ed esperto di erbacee perenni che da oltre cinquant’anni le coltiva e ne possiede e rivende, una fra le più importanti collezioni in Italia.

Viole
Incontri ravvicinati – Foto [- Erick M -]/stock.adobe.com

Coltivare bellezza e profumo con le violette

Coltivare Viola odorata è un’esperienza gratificante che permette di godere della bellezza e del profumo di questo fiore straordinario. Con le giuste cure e attenzioni, si possono creare un angolo ricchi di colore e profumi, durante la fioritura. Nei restanti mesi, invece, i tappeti di foglie delle violette aiutano nel controllo di infestanti e conferiscono un piacevole ordine alle bordure. La viola mammola è un fiore che in molti stanno riscoprendo, anche grazie al lavoro degli ibridatori che selezionano nuove e interessanti cultivar e ultimamente è facile trovarle nei garden o durante manifestazioni o eventi legati ai fiori, che consentono agli appassionati di giardinaggio di scoprire le novità anche al riguardo delle viole.

Buona Primavera a tutte e tutti…

 

Viole
La vibrante fioritura delle viole – Foto [Vera Kuttelvaserova]/stock.adobe.com
Ivana Fabris
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