Verduzzo – il bianco aromatico, dallo speciale equilibrio acidi-zuccheri
Il Verduzzo è un vitigno a bacca bianca, diffuso, in Italia, nelle regioni nord orientali e, in particolare, nel Friuli Venezia Giulia (Colli Orientali) e nel Veneto.
Le viti generano grappoli compatti, con acini di medie dimensioni e bucce spesse e ricche di pruina, dal color giallo verde.
Il prodotto della vinificazione è, normalmente, un bianco fermo e secco, ma ne esistono declinazioni dolci, più rare e legate a zone specifiche (una varietà pregiata è il Ramandolo).
Tra le versioni dolci, dotate di un’acidità che bilancia bene le componenti zuccherine dell’uva, troviamo anche vini spumantati e passiti.
La versatilità del prodotto lo rende adatto all’affinamento prima in acciaio e poi nel legno delle barrique.
Le caratteristiche
Il Verduzzo veste un bel color giallo dorato e consistente – con venature tinta rame – che assume toni più scuri e ambrati nei passiti.
All’olfatto, regala aromi variegati e intriganti, fatti di note fruttate (albicocche, fichi, mele, nocciole, pere e pesche), richiami di mandorle e miele d’acacia – nelle versioni dolci – e sentori speziati (vaniglia) nei passiti.
All’assaggio, i profumi fruttati, freschi o secchi, trovano eco immediata nel palato, che assapora un gusto morbido, vellutato, equilibrato e persistente.
Il servizio
Una bottiglia di Verduzzo fermo e secco va stappata mezz’ora prima della degustazione e il vino va versato in calici di ampie dimensioni, per meglio diffondere i profumi. Per i passiti e gli spumanti, sono preferibili i calici a stelo lungo e i flûte.
Per i secchi e i passiti, la temperatura di consumo consigliata da produttori ed esperti si colloca tra gli 8° e i 10° Celsius. Va invece abbassata di un paio di gradi per gli spumanti.
Gli abbinamenti col cibo
I migliori accostamenti enogastronomici del Verduzzo sono legati alle tradizioni culinarie friulane e venete.
In particolare, per i fermi e secchi, segnaliamo: i primi alla zucca, i risotti alle erbe, il pesce e i molluschi, le frittate e gli affettati, come il prosciutto di San Daniele.
Gli amabili e i passiti si abbinano bene con i formaggi stagionati e piccanti. i fichi, le torte a base di mele e la piccola pasticceria secca.
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