Il Verdicchio

Il Verdicchio Doc – un vino bianco e secco – nasce dall’omonimo vitigno a bacca bianca, che produce l’uva più caratteristica delle Marche.

Di origine locale e coltivazione nota sin dal 1600, ha conseguito ufficialmente il marchio DOC – Denominazione di Origine Controllata – nel 1968.

Le viti del Verdicchio s’arrampicano sui declivi di colline ben esposte, dai terreni argillosi. Ne deriva un prodotto vinificabile sia nel legno che nell’acciaio, capace d’invecchiare bene e proporsi nella doppia accezione di vino fresco o strutturato.

Caratteristiche

Il suo nome deriva chiaramente dal colore dell’uva, i cui toni sfumati di verde sopravvivono alla fermentazione e si fanno riflessi nel vino, sulla base giallo paglierina.

All’olfatto, il Verdicchio viene percepito come fruttato – con richiami di mandorla, agrumi, pesche e mele – oltre che floreale e variegato. Rammenta un po’ anche la salvia.

Al gusto è possibile cogliere una struttura interessante, vicina a quella dei rossi. Il sapore è fresco, persistente e piacevole e anche il palato può riscoprire la la mandorla.

Il retrogusto è amarognolo e il titolo alcolometrico varia tra gli 11 gradi e i 15 (quando il vino è sottoposto a invecchiamento).

Abbinamenti e servizio

Il Verdicchio è un vino a tutto pasto, come si usa dire. S’accosta bene agli antipasti di pesce e di verdure e ai primi con sugo a base di pesce. Onora le carni bianche, i crostacei e i formaggi freschi.

Affianca piacevolmente anche i risotti alla pescatora  e gli spiedini di pesce, mentre, in versione spumante, s’abbina bene alle fritture di verdura e alla tempura di gamberi, oltre che alle notissime olive ascolane.

Esistono anche i passiti di Verdicchio, che accompagnano piacevolmente la pasticceria secca e i dolci alla frutta.

E’ un vino che va servito in calici di media grandezza, alla temperatura di 10-12° C.

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