Malbech – il rosso caldo, sapido e fruttato
Il vitigno Malbech (detto anche Malbec, Auxerre o Cot) ha origini nelle regioni sud-occidentali della Francia. Nel XIX secolo, è stato esportato in Argentina, dove, oggi, si trovano le coltivazioni più intensive.
Il Malbech sudamericano è più dolce e intenso, mentre il francese è più strutturato e tannico. Si trovano altre viti nel Cile, in Spagna e, più limitatamente, in Australia.
In Italia, il vitigno si è diffuso soprattutto nelle regioni nord-orientali – Friuli e Veneto – dove ritroviamo le sue etichette DOC e DOCG.
Il prodotto della vinificazione è assai versatile; il vino può essere bevuto giovane – quando prevalgono le componenti fruttate – o lasciato riposare nel legno delle barrique, che ne affina i profumi, con richiami di cioccolato, caffè e vaniglia.
Le caratteristiche
Il Malbech veste un color rosso scuro, intenso e consistente, dalla caratteristica tinta rubino.
All’olfatto, offre un bouquet composito, vinoso e ricco di note fruttate mature (ciliegie, lamponi, more e ribes), oltre a sentori di erbe aromatiche.
All’assaggio, si rivela caldo, morbido, sapido e armonico, dolce – eppure gradevolmente tannico – e tornano i richiami fruttati; il gusto tende ad asciugarsi nel finale.
Il servizio
La bottiglia di Malbech va stappata almeno un’ora prima della degustazione – per dare il giusto apporto di ossigeno – e il vino va versato in calici medio ampi (come i baloon), per liberare l’intenso profumo.
La temperatura di degustazione consigliata dai produttori si attesta tra i 15° e i 18° Celsius.
Gli abbinamenti
I migliori accostamenti enogastronomici del Malbech si realizzano con gli affettati, i risotti, le carni bianche e rosse – anche elaborate – i formaggi stagionati e le portate ai funghi.
Si abbina bene a piatti dai sapori intensi – magari ravvivati da salse – e risulta interessante anche come vino da meditazione.
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