È una storia che merita di essere raccontata quella di Villa Nemini Teneri, in Sicilia, fortemente voluta e creata da una coppia amante dell’architettura, del design e della natura. Una vera oasi di bellezza, biosostenibilità e relax affacciata sul mare e immersa nella macchia mediterranea, con cui vive in piena osmosi. Villa Nemini Teneri, a Sampieri, frazione di Scicli, è la realizzazione del desiderio, profondamente sentito, di Francesca e Bruno che hanno curato in prima persona anche la progettazione e la fase esecutiva, in collaborazione con professionisti di settore. È nata così un’abitazione che rispecchia alla perfezione la sensibilità della coppia, anche grazie a una cura spasmodica di ogni dettaglio.

Nemini Teneri, ‘Non dipendere da nessuno’

A partire dal nome, Nemini, nato dalla crasi dei due cognomi dei proprietari, a cui l’aggiunta di Teneri ha aggiunto ulteriore significato. Tradotto dal latino, significa infatti ‘Non dipendere da nessuno’… “Un motto che ci è piaciuto molto”, spiegano Francesca e Bruno. “Rappresentava in modo elegante quello che erano state le nostre scelte di vita privata. E poi anche nel portare avanti il progetto architettonico della casa non abbiamo voluto dipendere da nessuno, abbiamo seguito il cuore e non gli aspetti commerciali”.

Sostenibilità e spirito del luogo

L’intervento é ispirato a principi di sostenibilità, integrazione con lo spirito del luogo ed esprime una essenzialità, che colpisce a prima vista. Grazie alla memoria della lezione della scuola del Bauhaus, evidente nella totale assenza di ornamenti giustapposti o arbitrari che hanno lasciato il posto a raffinati abbinamenti e fusioni di materiali. Texture e colori che diventano essi stessi decorazione, rivelandosi nella loro essenza. “Senza compromessi e finzioni, lasciando invece che la loro funzione strutturale o di rivestimento si rivelasse appieno per definire l’identità stessa del progetto architettonico, fedele al concetto di less is more”.

La piscina naturale con vasca di 20 metri di lunghezza per 3,10 metri di larghezza, dove è possibile nuotare in totale privacy godendo del piacere di un’acqua non trattata con nessun agente chimico, in quanto la depurazione viene realizzata con apposite piante acquatiche nel laghetto adiacente e trasferita nella piscina mediante un sistema di circolazione nascosto. Foto courtesy Villa Nemini Teneri.

Materiali per un basso impatto energetico

Per assicurare alla casa un basso impatto energetico, altro requisito imprescindibile, la struttura è stata realizzata in legno X-LAM. È una tecnologia in grado di assicurare un eccellente isolamento acustico, oltre a una superiore capacità di resistenza sismica. “Nel corso degli anni abbiamo seguito diverse ristrutturazioni e ci siamo quindi dovuti adeguare a ciò che abbiamo trovato. In questo caso, potendo partire da un ‘foglio bianco’, abbiamo deciso di non adeguarci alle modalità di edificazione più diffuse, con mattoni o cemento armato.

Abbiamo scelto di optare per una struttura portante in XLAM, costituita da diversi strati di legno lamellare. È una materia prima rinnovabile e naturale che offre un comfort abitativo unico grazie all’altissima tenuta all’aria, al buon isolamento termico in tutti i periodi dell’anno. Nondimeno grazie alla totale assenza di emissioni tossiche e a una buona regolazione del livello di umidità dell’aria in tutti gli ambienti, in quanto capace di assorbire o rilasciare la quantità di vapore necessario”.

Il rivestimento esterno in sughero

La casa è inoltre rivestita in sughero che, oltre a regalare alle facciate un aspetto ‘morbido’ e una texture simile a quella delle cortecce degli alberi, stempera l’austerità delle rigorose geometrie del volume architettonico favorendo l’integrazione, anche cromatica, nel paesaggio. Una soluzione di rivestimento non molto diffusa in Italia ma amata e utilizzata da prestigiosi architetti. Tra questi, i premi Alvaro Siza e Eduardo Souto De Moura, entrambi vincitori del Premio Pritzker, il riconoscimento più importante per il mondo dell’architettura.   

Gli abbinamenti materici degli interni

La ricercatezza degli abbinamenti materici è stata sviluppata anche nei rivestimenti interni, nei quali sono stati riportati materiali utilizzati in esterno quali ferro e legno, questa volta trattato con cera d’api naturale per nobilitarne maggiormente la superficie. Questi sono stati sapientemente alternati a strati di juta e calce naturale. Sono stati trattati manualmente e offrono all’insieme un aspetto distinto e accogliente, in contrasto con la pavimentazione in cemento industriale elicotterato e con la parete della zona cucina rivestita interamente in ferro.

La ventilazione interna, pensata nel rispetto dell’ambiente

Tutti gli ambienti interni sono serviti da un impianto di ventilazione meccanica controllata, che assicura il regolare ricambio dei flussi d’aria e regola l’umidità garantendo il massimo confort. “Abbiamo vissuto per molti anni in montagna, in una baita in mezzo ai boschi e continuiamo a farlo in inverno. Questo contatto con la natura ha aumentato la nostra sensibilità ecologica.

Abbiamo quindi sviluppato una visione per cui, necessariamente, le nuove costruzioni e i materiali utilizzati non devono fare violenza all’ecosistema. È fondamentale quindi rispettare il luogo, evitando il più possibile gli spostamenti di materiali e integrando il costruito con l’ambiente, secondo un principio di massima parsimonia nello sfruttamento e nel consumo delle risorse naturali.

Foto courtesy Villa Nemini Teneri.

Connubio fra estetica e sostenibilità

“Per noi questo è l’unico modo possibile di vivere e quindi di fare architettura”. Questo si traduce nella ricerca di connubio tra estetica e sostenibilità che si ritrova anche nel giardino, dove le piante utilizzate e messe a dimora, una a una, da Bruno, sono state scelte in modo da ridurre la richiesta di acqua. Si tratta, infatti, di piante prevalentemente autoctone e arido-resistenti, con scarse esigenze idriche. La scelta della massima naturalezza si ritrova anche nella piscinadi 20 metri per tre, stretta e lunga per assecondare la morfologia del terreno.

Acqua e fitodepurazione

Una fresca e piacevole oasi, che consente di godere della piacevolezza di un’acqua non trattata con agenti chimici. La sua depurazione viene infatti realizzata tramite le piante poste in un grazioso laghetto comunicante ma fisicamente separato dalla piscina mediante un tipico muro in pietra posata a secco.

Villa Nemini Teneri: la forma segue l’emozione

Villa Nemini Teneri è un progetto abitativo che, attraverso queste scelte, al tempo stesso etiche e di design, esprime una serie articolata di valori. Senza contraddirlo, derogano dal noto aforisma “la forma segue la funzione” enunciato dall’architetto Sullivan a fine 800 e diventato la regola aurea per molto design e architettura contemporanei. Questo progetto sembra piuttosto ispirato dal principio che la forma debba seguire l’emozione, la sensibilità, le aspirazioni e desideri dei proprietari.

Il fine era dare vita a un progetto abitativo completamente personalizzato che, senza seguire o inseguire stili e stilemi di tendenza, si configura, innanzitutto, come specchio dell’anima e rappresentazione tangibile della loro personalità. Il risultato di questo connubio tra rigore estetico e rispetto dell’ambiente è una bio architettura deluxe, innovativa e con un valore che comunque va oltre gli aspetti strettamente affettivi, configurandosi come un bene di valore progettuale e materiale.

Villa Nemini
Una veduta d’insieme della villa. Dopo il concept preliminare dell’Architetto Giovanni Benedetti e dello studio ErranteArchitetture di Sarah Becchio e Paolo Borghino, i proprietari hanno sviluppato il progetto e curato ogni dettaglio della sua realizzazione in collaborazione con professionisti locali tra cui gli ingegneri Giorgio Scrofani e Raffaele Giannone; lo studio Darch2 di Viviana Pitrolo e Danilo Demaio, architetti. Foto courtesy Villa Nemini Teneri.

Il lusso dell’essenzialità

Tutte le soluzioni adottate infatti, oggi ancora molto dispendiose dal punto di vista economico, sono in anticipo sui tempi. Tuttavia la configurano come prototipo esemplare di un nuovo modo di costruire in sintonia con le esigenze di parsimonia energetica e riduzione nello spreco delle risorse che con ogni probabilità diventerà un obbligo nel prossimo futuro. “Quello che ci rende maggiormente orgogliosi”, concludono Francesca e Bruno, “è di essere riusciti a creare sogno da condividere. Una casa a misura d’uomo, con un’anima e dei contenuti poetici che si riescono a captare solo vivendola. Quotidianamente come facciamo noi o solo per qualche giorno, come capita ai nostri molti ospiti ai quali affittiamo la villa per periodi di vacanze all’insegna del lusso dell’essenzialità, parafrasando Eileen Gray, designer pioniera dell’International Style. 

neminiteneri.com

 

Testo di Leonardo Arese

©Villegiardini. Riproduzione riservata

 

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