Gli interni di Villa Arconati FAR, a Bollate (MI) sono uno scrigno di cultura e bellezza, con affreschi, sculture e opere d’arte. L’immensa passione per l’arte e la cultura di Galeazzo Arconati e dei suoi successori hanno trasformato la Villa in un museo ricco di opere d’arte e testimonianze storiche di assoluto rilievo. Nonostante nel corso dei secoli alcune di queste abbiano abbandonato Castellazzo, molte sono ancora conservate nelle sale della dimora. Una storia decisamente affascinante, con episodi di grande rilivevo, come l’acquisto da parte del nobile milanese di 12 tavole del Codice Atlantico di Leonardo da Vinci, studiate per la realizzazione dei giochi d’acqua del giardino e conservata fino al 1637, anno della loro donazione alla Biblioteca Ambrosiana di Milano. È invece ancora presente, nella gipsoteca del piano terra, la statua colossale dell’imperatore Tiberio, una scultura in marmo del primo secolo alta tre metri e acquistata a Roma.

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Le sale della gipsoteca di Villa Arconati FAR di Bollate (MI)

Per oltre due secoli la scultura venne identificata con il Pompeo Magno sotto il quale venne assassinato Giulio Cesare. Nonostante la diversa attribuzione, l’opera riveste comunque un grande valore storico, risalendo all’inizio dell’epoca imperiale romana e per la grande pregevolezza della sua fattura, che coniuga una maestosa monumentalità con una composta armonia. Un’altra statua, una riproduzione del Gruppo del Laocoonte in terracotta policroma, collocata sullo scalone d’onore ha un’interessante storia da raccontare.

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Scultura di Tiberio a Villa Arconati FAR di Bollate (MI)

Opera di eccellente fattura e piuttosto rara per la sua tecnica di realizzazione, risale sicuramente al periodo precedente il ritrovamento del braccio originale dellla scultura da parte di Ludwig Pollack nel 1906 nella bottega di uno scalpellino romano.

Villa Arconati. Negli interni è conservata una meravigliosa copia del Laoconte

Le tracce di Leonardo da Vinci a Villa Arconati – Far, non riguardano solamente il Codice Atlantico, ma anche le meravigliose scuderie, realizzate seguendo il modello della “scuderia ideale” di Leonardo, raffigurata sul foglio 39 del Manoscritto B, conservato all’Institut de France di Parigi. A testimonianza del gusto degli Arconati per la perfezione formale e artistica, l’acqua per abbeverare i cavalli sgorga da una statua che raffigura il dio Nettuno. Tutto leonardesco invece, l’ingegnoso sistema di caduta del fieno dall’alto mediante canali posizionati nel muro.

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Le scuderie ideali leonardesche di Villa Arconati FAR di Bollate (MIlano).

Queste sono solo pochissime delle molte storie di arte e cultura che offre Villa Arconati-Far. Come scrive Sonia Corain, nel volume “Villa Arconati, i tesori del palazzo”, il sogno di Galeazzo Arconati di essere immortale attraverso l’arte e la cultura è stato portato avanti da tutti i successivi proprietari della Villa, che hanno continuato ad arricchirla nel corso dei  secoli. Per questo, nulla di meglio di una visita saprà svelare la magia di questo luogo unico e prezioso, finalmente riportato ai suo antichi fasti dalla Fondazione Augusto Rancilio. Per informazioni: villaarconati-far.it

Villa ARconati FAR fa parte del network Grandi Giardini Italiani.

Marco Miglio

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