Un percorso multimediale alla scoperta dell’artista che più di ogni altro rappresenta l’età Neoclassica: è la mostra Magister Canova – inaugurata il 16 giugno scorso presso la Scuola Grande della Misericordia di Venezia. Per l’occasione nessun marmo o gesso dello scultore, ma un’immersione multimediale nella genesi del processo creativo dello scultore (1757-1822).
A Magister Canova la tecnologia si mette a disposizione dell’arte
Parte di una triade iniziata l’anno scorso con Giotto e che si concluderà con Raffaello, Magister Canova rappresenta la prima grande esposizione multimediale dedicata allo scultore del Neoclassicismo, nonché un interessante quanto peculiare dialogo con la contemporaneità. Sono, infatti, le nuove tecnologie a essere messe a disposizione dell’arte, creando ricostruzioni scenografiche e visioni illusorie che indagano e al contempo valorizzano i dettagli delle opere del Canova.
Ideata e realizzata da Cose Belle d’Italia Media Entertainment, Magister Canova è curata da Mario Guderzo e da Giuliano Pisani e proseguirà fino al 22 Novembre. Un’occasione per apprezzare la bellezza che soggiace alla cultura e alla storia italiana e per osservare da vicino l’artista trevigiano tra musica, immagini tridimensionali e suoni, lasciandosi cullare dalla voce dell’attore Adriano Giannini e le note del violoncello di Giovanni Sollima attraverso le sei stanze della sontuosa location.
«fanciullo, / al cupo rezzo dei castagni, antichi / qui s’assidea Canova, alla natura / la man tendendo desioso …»
— Giacomo Zanella, Possagno, in Poesie
All’orgine della creatività
Nessuna vera opera in mostra quindi, nessun Dedalo e Icaro, Tre Grazie o Adone e Venere, ma solo un momento per entrare letteralmente dentro la testa dello scultore. Ad aprire il percorso è infatti, l’istallazione site-specific dell’artista Fabrizio Plessi: un’enorme testa (del Canova) marmorea visitabile dall’interno, un mondo liquido metaforico delle connessioni della mente, per scoprire cosa sta alla base del suo processo creativo.
Magister Canova prosegue analizzando tutte le fasi e gli aspetti dello scultore. Un percorso di narrazione che spazia dal micro al macro, dalla farfalla di Amore e Psiche al gigante Ercole che scaglia Lica, fino alla bellezza senza tempo di Paolina Borghese.
Per conoscere gli orari e le modalità di ingresso, visitate il sito della mostra.