VENINI, storica azienda simbolo dell’eccellenza vetraria italiana, partecipa alla terza edizione di Homo Faber, che si tiene presso la Fondazione Giorgio Cini a Venezia dal 1 al 30 settembre 2024. In occasione dell’evento internazionale dedicato all’alto artigianato contemporaneo, VENINI contribuisce all’allestimento della sala Dialogues con una selezione di vasi storici, emblemi di una tradizione che si evolve nel segno dell’innovazione. Un luogo dedicato alla celebrazione delle collaborazioni creative tra artigiani e designer, tra diverse generazioni di maestri, e tra insegnanti e allievi. In questo spazio prende vita il dialogo tra le mani che creano e le menti che progettano, dando forma a opere uniche che raccontano storie di eccellenza, passione e dedizione.
Una tradizione che risale al 1921
Con una tradizione che risale al 1921, VENINI si distingue non solo per la maestria nella lavorazione del vetro, ma anche per la capacità di innovare costantemente, rimanendo al passo con l’evoluzione del design e delle tendenze artistiche. I vasi esposti nella sala Dialogues rappresentano il perfetto connubio tra tradizione e modernità, offrendo ai visitatori un viaggio attraverso la storia e l’innovazione del vetro di Murano. In occasione di Homo Faber 2024 è possibile, infatti, ammirare una selezione di opere di VENINI, che incarnano l’incontro tra la visione contemporanea dei Grandi Maestri del Design e la sapienza dei vetrai veneziani. Tra questi, il vaso Battuto a Nido d’Ape (1940) di Carlo Scarpa, ispirato alle strutture naturali degli alveari e alle antiche trame tessili. L’opera, scolpita a freddo dagli artigiani, è un omaggio alla bellezza delle forme organiche della natura.
Venini, una fornace al servizio dei più grandi designer
Le sculture Oman (1994) e Yemen (1994) di Ettore Sottsass invece raccontano storie di terre lontane e antiche civiltà. Oman, con la sua presenza monumentale e architettonica, evoca i colori, i profumi e l’eleganza dell’Oriente, mentre Yemen cattura l’essenza del Paese con le sue tonalità e i volumi che riflettono emozioni e memorie. Non solo vasi, ma ponti tra culture, visioni poetiche nate dalle mani esperte dei maestri vetrai di Venini.
Homo Faber, un tributo all’eccellenza e alla maestria di Venini
La partecipazione di Venini a Homo Faber 2024 è un omaggio alla maestria che ha reso la fornace celebre in tutto il mondo, e un riconoscimento del ruolo centrale che il lavoro artigianale svolge nel racconto delle tappe fondamentali della vita umana, tema centrale dell’edizione di quest’anno, intitolata “The Journey of Life”. L’allestimento curato da Luca Guadagnino e Nicolò Rosmarini, unito alla straordinaria cornice della Fondazione Giorgio Cini, offrirà ai visitatori un’esperienza immersiva unica, dove l’arte vetraria di VENINI si inserisce in un dialogo tra passato e futuro, tra tecnica e creatività.
Venini: una storia, un’eccellenza artistica, una passione tutta italiana
Fondata nel 1921 dall’avvocato milanese Paolo Venini e dall’antiquario veneziano Giacomo Cappellin, la Venini S.p.A., allora Cappellin, Venini & C., è destinata a diventare un nome di riferimento nel mondo del vetro artistico, ponendo le basi di quell’identità stilistica che ancora oggi la contraddistingue. Nel tempo, Venini stringe significative collaborazioni con artisti come Napoleone Martinuzzi, Carlo Scarpa, Vittorio Zecchin e, nel dopoguerra, con Gio Ponti, Fulvio Bianconi, Tapio Wirkkala e Mimmo Rotella, fino ai contributi di designer e architetti contemporanei del calibro di Peter Marino, Ron Arad, Tadao Ando, Gae Aulenti, Doriana e Massimiliano Fuksas, Ettore Sottsass, Alessandro Mendini, Gaetano Pesce, Emmanuel Babled, Francesco Lucchese, Monica Guggisberg e Philip Baldwin, Michela Cattai, Hani Rashid e Lise Anne Couture, Benjamin Moore, Dan Dailey, Giorgio Vigna e molti altri.
La storia di un’evoluzione che resiste al tempo
Così l’originale produzione artistica si rinnova nelle forme e nel linguaggio. Fra progetti iconici e nuove creazioni, la vetreria presenta le sue opere in due collezioni: Art Glass raccoglie straordinari vasi scultorei e oggetti per il decoro; Art Light presenta lampadari e importanti installazioni luminose destinate a grandi spazi pubblici o privati.
Venini, cromie impareggiabili
Venini vanta una palette cromatica senza eguali che, insieme alle tecniche di lavorazione del vetro, è parte di un patrimonio culturale tramandato di generazione in generazione. La fornace di Venini è, infatti, l’unica in grado di realizzare 125 colorazioni di vetro, frutto di una lunga e appassionata formulazione alla ricerca di nuove combinazioni. La struttura è organizzata per lavorare con 14 forni attivi nello stesso momento, mettendo a disposizione degli artisti e dei maestri vetrai una tavolozza cromatica che non ha eguali.
Le opere di Venini, oggetti da collezionismo di alto livello
Da sempre, VENINI realizza oggetti dal design intramontabile che si rivalutano nel tempo. Grazie all’eccellenza qualitativa, all’alto contenuto artistico e al valore manifatturiero intrinseco a ogni pezzo, i vetri VENINI vengono battuti ad aste importanti raggiungendo cifre da record: appartiene a VENINI, infatti, l’opera di vetro di Murano tra le più pagate della storia che con “La Sentinella di Venezia” firmata da Thomas Stearns del 1962 ha raggiunto ben 737mila dollari.
Venini, creazioni che sono vera arte
Le creazioni firmate Venini sono entrate a far parte delle collezioni permanenti di musei della portata del Metropolitan Museum e del MOMA di New York, della Fondazione Cartier di Parigi, del Victoria and Albert Museum di Londra e delle Gallerie dell’Accademia di Venezia. Il museo Venini, raccogliendo 45.000 disegni, 10.000 foto d’epoca e 4.000 opere d’arte, rappresenta il più prezioso archivio storico della vetreria artistica moderna e contemporanea. La società è controllata dalla famiglia Damiani, già a capo dell’omonimo brand internazionale di alta gioielleria, con l’obiettivo di dare maggior impulso a una delle più autentiche eccellenze del made in Italy.
Homo Faber 2024
Homo Faber 2024: The Journey of Life, si svolge a Venezia dal 1 al 30 settembre. E la terza edizione di Homo Faber Biennial, una manifestazione che rende omaggio alle eccellenze dell’artigianato contemporaneo, curata dalla Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship, un’istituzione no-profit con sede in Svizzera che sostiene gli artigiani di tutto il mondo, al fine di promuovere un futuro più umano, inclusivo e sostenibile. homofaber.com
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