Oggi è stato siglato un accordo importante tra l’Agenzia del Demanio (Direzione Regionale Veneto) e la Venice Gardens Foundation, presieduta da Adele Re Rebaudengo, con l’obiettivo di estendere la durata della concessione originaria stipulata il 23 dicembre 2014 per il recupero e la valorizzazione dei Giardini Reali di Venezia. L’accordo prevede un’estensione della concessione fino al 31 dicembre 2064, portando la durata complessiva a ben 50 anni.
Una proroga importante
Rappresenta una pietra miliare in quanto è il primo caso a livello nazionale di applicazione della modifica normativa introdotta dall’articolo 1, comma 68, della Legge 213/2023, che ha modificato l’articolo 14, comma 2 bis, del D.P.R. 296/2005. Tale modifica amplia la platea di soggetti che possono beneficiare di concessioni e locazioni a lungo termine (fino a cinquanta anni) per la gestione di beni statali.
In particolare, include istituzioni, fondazioni e associazioni senza scopo di lucro che promuovono fini di interesse rilevante nei settori della cultura, dell’ambiente, della sicurezza pubblica, della salute e della ricerca, attraverso l’ottimizzazione e la valorizzazione dei beni di proprietà statale, garantendo la loro fruibilità da parte della collettività.
I Giardini Reali, che costituiscono una delle meraviglie storiche di Venezia, fanno parte del complesso architettonico che include il Palazzo Reale di Piazza San Marco e il Padiglione del Santi. I giardini, nati tra il Bacino di San Marco e la Piazza, hanno rappresentato un esempio di pregevole realizzazione botanica e architettonica sin dalla loro creazione nel XIX secolo.
Tuttavia, negli anni, avevano subito un progressivo degrado, perdendo il loro equilibrio con le strutture circostanti e cadendo in uno stato di crescente abbandono a causa della mancanza di manutenzione. Il disinteresse nei confronti del giardino aveva portato alla quasi totale cancellazione della loro geometria originaria e alla rovina degli edifici annessi, tra cui il Padiglione Santi, costruito dall’architetto Lorenzo Santi tra il 1816 e il 1817, il pergolato in ghisa e il ponte levatoio storico. A questo si aggiungeva la costruzione di edifici incongrui che non si integravano armonicamente con l’ambiente circostante.
I Giardini Reali con Venice Gardens Foundation
Nel dicembre 2014, l’Agenzia del Demanio e il Comune di Venezia hanno affidato alla Venice Gardens Foundation la gestione e il restauro del complesso monumentale dei Giardini Reali. Da allora, la Fondazione ha intrapreso un ambizioso progetto di recupero, con il sostegno fondamentale di Generali, che ha permesso di restituire ai giardini la loro bellezza e funzionalità originarie. Il restauro ha previsto anche il recupero del ponte levatoio storico, che ha ridato vita al legame architettonico tra i Giardini Reali e le Procuratie Nuove, nonché a Piazza San Marco. Nel dicembre 2019, i giardini sono stati riaperti al pubblico, diventando un’oasi di rara bellezza, ecologicamente sostenibile e accessibile a tutti.
Il progetto di restauro ha visto il coinvolgimento di esperti internazionali come Paolo Pejrone, uno dei paesaggisti più noti a livello globale, che ha curato il restauro botanico, e l’architetto Alberto Torsello, incaricato del restauro architettonico, nonché del ripristino della Serra dedicata alle attività artistiche, culturali e di ricerca. Grazie a questi interventi, i Giardini Reali sono tornati ad essere un luogo di pregio, con una ricca varietà di piante provenienti da diverse parti del mondo, che hanno conferito ai giardini una nuova complessità botanica e un fascino inaspettato. L’impegno della Fondazione nella cura quotidiana dei giardini è esemplificato dall’opera del team di giardinieri, coordinati dal Capo giardiniere Edoardo Bodi, che, attraverso specifici programmi di conservazione, unisce le antiche conoscenze botaniche alle nuove tecniche di gestione sostenibile.
Le partnership e le missioni di Venice Gardens Foundation
La partnership con Generali è stata determinante per il successo di questo progetto, e ha permesso di restituire alla comunità locale e internazionale uno dei luoghi più significativi della storia e dell’arte di Venezia. La missione della Fondazione, come sottolineato dalla Presidente Adele Re Rebaudengo, è sempre stata quella di proteggere e valorizzare il patrimonio botanico e architettonico della città, sostenendo iniziative culturali e sociali che contribuiscono a rafforzare il legame tra la comunità e la natura.
“Il restauro dei Giardini Reali è stato possibile grazie a una solida collaborazione tra tutti gli attori coinvolti, istituzioni, professionisti e mecenati. Insieme a una visione condivisa di rispetto, cura e valorizzazione di un patrimonio che non è solo un valore economico, ma anche culturale, botanico e paesaggistico”, ha dichiarato la Presidente.
Oltre al restauro dei Giardini Reali, la Venice Gardens Foundation ha proseguito la sua missione con altri progetti di recupero, come l’Orto Giardino del Convento della Chiesa del Santissimo Redentore, recentemente restaurato e inaugurato il 26 ottobre 2024. La Fondazione si dedica anche ad attività culturali, come il Premio “Campiello Natura – Premio Venice Gardens Foundation”, un’iniziativa che quest’anno giunge alla sua terza edizione, in collaborazione con la Fondazione Il Campiello.
I giardini e i parchi restaurati dalla Venice Gardens Foundation sono tutelati e mantenuti con l’impegno costante dei giardinieri, che seguono un approccio basato sulla sostenibilità e sulla valorizzazione del patrimonio naturale. L’impegno della Fondazione non si limita alla semplice manutenzione, ma mira a creare “nuovi giardini” nel corso degli anni, aumentando il loro valore in termini botanici, paesaggistici, culturali e sociali, e generando un forte interesse internazionale.