Matelasse’ – il vaso che ricorda un tessuto goffrato

Matelasse’ (potremmo tradurlo con “trapuntato”) è il nome di un vaso contenitore di design, creato, nel 2011, da Patricia Urquiola, per l’italiana Kartell.

Plasmato in forma di cilindro dalla superficie dinamica, irregolare e simile a un tessuto goffrato (gonfiato o con un’impronta a rilievo), segue un segno morbido, ottenuto con spessori esterni variabili.

Nasce da un concept originale, di mood contemporaneo, che s’adatta a diverse soluzioni d’arredo.

Costruito con materiali plastici d’alta qualità (PMMA), resistenti e colorati, viene proposto in 7 tinte diverse (opache o trasparenti – di cui 3 dedicate): bianco coprente, cristallo, nero coprente, ambra matelasse’, arancio, rosso matelasse’, verde acido matelasse’.

Il suo formato standard è di 23 centimetri di diametro (base) x un’altezza di 30 e pesa poco più di un chilo e mezzo.

La designer

Patricia Urquiola, nata a Oviedo (Spagna), si è laureata nei Politecnici di Milano e di Madrid. Oggi, vive e opera nel capoluogo lombardo, dov’era stata allieva del celebre Achille Castiglioni.

Sperimentate alcune collaborazioni di prestigio – Vico Magistretti e Lissoni Associati – ha fondato un suo studio, che opera nei settori del design e dell’architettura.

Ha lavorato per marchi importanti, come: Agape, Alessi, B&B Italia, BMW, Bosa, Cassina, De Padova, Driade, Ferragamo, Glas Italia, Kvadrat, Molteni&C, Panasonic, Paola Lenti e, ovviamente, Kartell.

Firma di prim’ordine dell’interior design, ha un approccio “empatico” ai progetti, che le è valso premi significativi, come: la Medaglia d’oro delle Belle arti spagnola, il Designer of the year di Architektur und Wohnen Magazine e l’EDIDA Elle Deco International Design Awards.

Alcuni suoi pezzi sono presenti nelle collezioni del MoMA – il Museum of Modern Art di New York.

L’azienda

Kartell – fondata, nel 1949, da Giulio Castelli e, attualmente presieduta di Claudio Luti – è una delle aziende più note nel settore dell’arredo made in Italy.

Produce mobili, oggetti di stile, complementi e punti luce, con un segno di design contemporaneo e inconfondibile.

Realizza proposte innovative e iconiche, utilizzando materie plastiche dai colori intensi e illuminandole con trasparenze suggestive.

Per citare Patricia Urquiola:

Lavorare con Kartell mi ha permesso di avanzare su una ricerca espressiva che soltanto stampi molto sofisticati riescono a risolvere, comunicandola ad un vasto pubblico.

Nel tempo, Kartell ha coinvolto firme importanti, come: Ron Arad, Ronan ed Erwan Bouroullec, Rodolfo Dordoni, Piero Lissoni, Alberto Meda, Jean-Marie Massaud, Alessandro Mendini, Nendo, Philippe Starck, oltre alla stessa Patricia Urquiola.

Ha ricevuto premi come il Compasso d’Oro dell’ADI – e, nel 1999, ha allestito un museo interno, insignito del premio Guggenheim “Impresa & Cultura”.

Per i credits, le immagini della galleria sono tratte dal sito web di Kartell; vi consigliamo di visitarlo per nuove suggestioni o approfondimenti.