Tony Garnier è noto per la sua Cité Industrielle, un progetto lungimirante per una città industriale, diventando così il precursore degli architetti francesi del XX secolo. È stato anche un pioniere nell’uso del cemento armato insieme ad Auguste Perret.
La formazione
Tony Garnier è nato il 13 agosto 1869 a Lione ed è morto il 19 gennaio 1948 a Roquefort-la Bédoule in Francia.
Proveniva da una famiglia interna al mondo operaio vivendo l’infanzia in povertà nel quartiere popolare delle Pentes de Croix-Rousse. Da subitò mostrò il proprio talento come disegnatore e successivamente andò a studiare all’École des Beaux Arts de Lyon dal 1886 a soli 17 anni. Proseguì i suoi studi all’École des Beaux Arts de Paris dal 1889.
Il viaggio a Roma
Nel 1899 vinse il Prix de Rome permettendo di ottenre un soggiorno ed una borsa di studio di diversi anni a Villa Medici a Roma. Rimase nella capitale dal 1899 al 1904 occupandosi di rilievi edilizi dei monumenti antichi che inviava regolarmente all’Académie des Beaux-Arts.
Cité industrielle
Sarà proprio durante il soggiorno a Roma che l’architetto francese lavorò ai progetti di una città industriale utopica chiamata la Cité industrielle. Nel 1901 inviò questo progetto ma fu respinto e distrutto.
Nonostante il primo rifiuto continuò a sviluppare i progetti della Cité industrielle e contemporaneamente consegnò tutti i lavori richiesti. Come, per esempio, gli studi dell’Arco di Tito, della basilica di Santa Maria in Cosmedin e infine un’interpretazione completa e audace della città di Tusculum.
Ripresentò la sua Cité industrielle nel 1904 al termine del suo periodo a Roma e questa volta fu accolto favorevolmente. La rivista La construction moderne lodò la Cité industrielle, per tutta la sua modernità, il suo comfort igienico ma anche per la ricerca della bellezza.
Tony Garnier continuò a lavorare sui progetti della Cité industrielle in tandem con i suoi attuali progetti di costruzione influenzandosi a vicenda. La pubblicazione definitiva risale al 1917, e ulteriori edizioni apparvero fino agli anni ’30.
Lione
Nel 1904 Tony Garnier si stabilì a Lione e nello stesso anno. Oltre a una commissione privata per delle ville lungo il Parc de la Tête d’Or che poi non fu realizzata, ricevette la sua prima commissione edilizia dalla città per la quale avrebbe poi costruito per gran parte della sua vita lavorativa. Si tratta di La Vacherie du parc, una latteria, commissionata sotto il sindaco Victor Augagneur.
Dal 1905 al 1919, Tony Garnier lavorò come architetto comunale per la città di Lione. Ricevette commissioni per grandi progetti edilizi, soprattutto nella parte orientale della città, che all’epoca era in piena espansione.
Mattatoio e la sala del mercato del bestiame
Il suo primo grande progetto fu il mattatoio e la sala del mercato del bestiame, costruito dal 1909 al 1914. Furono inizialmente utilizzati prendendo il nome di Palais de l’industrie per l’Esposizione Universale non riconosciuta ufficialmente del 1914, il sito fu usato dai militari durante la Prima guerra mondiale e non poté avere il suo vero scopo fino al 1928. Il mattatoio chiuse nel 1967. La sala , che oggi è nota come Halle Tony Garnier, è stata conservata ed è oggi uno dei più grandi luoghi di eventi in Francia.
È stata costruita come una costruzione a sbalzo di archi in acciaio a tre cerniere e si estende su una superficie di 210 metri per 80 metri. Il tetto a gradini crea fasce di finestre che corrono per tutta la lunghezza della sala su entrambi i lati del tetto e forniscono una generosa illuminazione.
Quartier des États-Unis
A partire dal 1919, inizia la progettazione di un quartiere cittadino a Lione. Anche in questo caso, Tony Garnier inserisce nei primi progetti le idee della sua Cité industrielle. Ne è un esempio la costruzione in cemento armato, le generose logge assegnate a ogni unità abitativa. La distribuzione degli edifici residenziali su un’area generalmente accessibile e libera da recinzioni sono elementi dei quartieri della Cité industrielle. La costruzione iniziò solo un decennio dopo, nel 1929, e nel corso della fase di progettazione il progetto subì un ridimensionamento a causa dei vincoli di bilancio. Il quartiere residenziale urbano, ora chiamato Quartier des États-Unis, alla fine fu realizzato su metà dell’area originariamente prevista, con circa lo stesso numero di unità abitative.
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