Quattro livelli interconnessi
La sfida era creare un ambiente invitante con facilità di movimento tra la casa e il garage, che non hanno ingressi comunicanti e non sono sullo stesso livello. Il garage è una struttura moderna e indipendente aggiunta circa un decennio fa. Copre una grande porzione del lotto. L’obiettivo era quindi quello di utilizzare i tetti dei due garage, che hanno altezze diverse, e costruire un nuovo livello alla porta della casa. Il risultato: la casa sarebbe stata collegata sia al nuovo ponte che al garage.
Per raggiungere questi obiettivi, lo spazio è stato progettato su quattro livelli: l’ingresso del garage, l’angolo soggiorno/lounge (allo stesso livello della casa), il giardino/zona di passaggio e l’area cucina/pranzo (sul tetto del garage). Le diverse zone consentono la separazione delle funzioni e rendono lo spazio abitativo esterno particolarmente dinamico. Questo effetto lo troviamo maggiormente nell’angolo pranzo, situato nel punto più alto, mentre l’area lounge, a un livello inferiore, è uno spazio privato e accogliente simile a un bozzolo.
Vegetazione e privacy con Brisson e Miller
La privacy era una priorità per i proprietari, data la posizione della proprietà su una strada di case a schiera. Volevano anche avere quanta più vegetazione possibile. Dopo aver lavorato insieme al progetto Terrasse Coloniale, Martine Brisson ha nuovamente chiamato l’architetto paesaggista Roxanne Miller e il suo team di Verdigo. Il giardiniere ha optato per piante da fiore a bassa manutenzione con un’elevata tolleranza alla luce solare diretta. Le piante conferiscono un tocco lussuoso e lussureggiante al design elegante e contemporaneo.
Contrasto tra legno e acciaio
L’ampio uso del cedro, punteggiato da elementi in metallo nero, assicura un aspetto coerente per i diversi spazi, conferendo loro un’atmosfera naturale e urbana, contrastante. Le assi di cedro ricoprono pavimenti, pareti, fioriere, persiane e pergolato. Vasche in acciaio nero con illuminazione integrata di Homier Luminaire, ospitano piante e separano l’area di passaggio dallo spazio di cottura, contribuendo a dargli un carattere più intimo. Il leggero cambiamento di livello fornito da un’alzata di scale evidenzia anche la divisione tra i due spazi.
Un pergolato personalizzato
Il pergolato in cedro è il fulcro di questa ambientazione soffusa. Progettata da Martine Brisson e realizzata su ordinazione da JPtransfert con le sue persiane, sospese da una struttura in alluminio, forniscono ombra e creano un gioco di linee che convergono verso un punto di fuga, lasciando entrare una luce ambrata diffusa. Sono state aggiunte delle persiane in legno all’asse verticale per creare uno schermo di privacy tra i proprietari e i loro vicini.
Il patio è invitante e vario di giorno. Di notte, assume un carattere completamente nuovo grazie all’illuminazione attentamente pianificata. La varietà di ambientazioni consente ai proprietari di godersi l’aria aperta in modi diversi a seconda dell’attività del momento, dell’ora del giorno, se il loro umore è festoso o rilassato e se preferiscono l’ombra o la luce del sole.
Martine Brisson
Martine Brisson è una designer il cui percorso di carriera unico l’ha portata ad approcciare lo spazio in modi che a volte assomigliano più all’architettura che all’interior design. Prima di pensare al contenuto di uno spazio, si concentra sull’involucro che lo definisce. Prima di studiare per diventare interior designer, la Sig.ra Brisson era una stilista di moda, un soprano lirico e un’artista multidisciplinare. Durante i suoi tour internazionali ha coltivato il suo talento per il design e il suo amore per l’architettura e gli spazi. Negli ultimi dieci anni, la Sig.ra Brisson ha lavorato nel campo della progettazione in Quebec, principalmente a Montreal. Ha vinto tre premi per progetti di terrazze residenziali: Terrasse Colonial, Terrasse DL e Terrasse VF, e spesso affronta le stesse sfide di molti architetti. Lavora con elementi come la luce del sole, il vento, il terreno irregolare e la scelta armoniosa della vegetazione. La Sig.ra Brisson ha un particolare gusto per gli spazi semplici a misura d’uomo. Invece di fare appello all’immaginazione, privilegia spazi che ispirano un senso di benessere. Non insiste nell’imporre il suo stile; piuttosto, cerca di comprendere i desideri dei suoi clienti e crea spazi liberi in cui possono esprimersi.