Golfo dei poeti. Villa Marigola ha una delle viste più spettacolari sul Golfo della Spezia. Si trova in cima a un promontorio sul mare tra Lerici e San Terenzo.
Fu acquistata dai Marchesi Ollandini nel tardo 700, inizialmente come tenuta agricola per la produzione di olio e vino, con un agrumeto a spalliera. Lo stile era quello di una casa di campagna. 

Una vista sul parco
La porzione di parco antistante alla villa con le statue e la vegetazione di piante autoctone e altre esotiche ornamentali Foto © Dario Fusaro

Da casa di campagna a dimora nobiliare

Diventò villa di villeggiatura quando nel 1888 passò nelle mani del banchiere inglese Sir Reginald Pearse, che abbellì le sale in stile liberty. All’epoca esisteva una folta colonia di inglesi che svernavano nella Riviera Ligure e, come i famosi fratelli Hanbury a Bordighera, Pearse subiva il fascino del collezionismo botanico. Affiancò al fitto lecceto gli alberi ornamentali per creare un parco paesaggistico all’inglese.

Veduta dall'alto di Villa Marigola con il suo giardino all'italiana
Il parco è accessibile su richiesta dalla strada litoranea Lerici-San Terenzo. Il viale alberato di accesso conduce a un piazzale antistante la Villa, con ampio belvedere sul Golfo. Dal piazzale possono essere raggiunti i giardini all’italiana caratterizzati da percorsi inghiaiati, aiuole fiorite ed essenze pregiate, oltre alla zona boschiva con percorsi interni attrezzati Foto © Dario Fusaro

Il giardino di agrumi e il parco, affacciati sul Golfo dei poeti

Secondo l’usanza ligure, sulla terrazza in prossimità dell’edificio padronale c’era un “giardino di agrumi” che confinava con il fondo agricolo, coltivato a vite e olivo, in declivio fino alla sottostante scogliera. Successivamente, nel XIX secolo, un’ampia porzione del parco venne trasformata in un parco panoramico con vista su Lerici, San Terenzo, Porto Venere, la Palmaria. Si deve tuttavia l’attuale impianto di Villa Marigola a Franco Oliva, architetto, che dal 1926 al 1949 ridisegnò le sale della villa in stile razionalista, valorizzando la prospettiva sul Golfo dei Poeti. Si occupò anche del parco, collegando in un unico asse il bosco sempreverde alle spalle della villa con il parterre all’italiana.

 

Un tipico giardino all’italiana ottocentesco

Tutto venne incorniciato da cipressi e da magnifici esemplari di Magnolia grandiflora, le quali, come le palme, hanno raggiunto il loro massimo splendore. Oliva ha rivisitato i tradizionali canoni del parterre all’italiana, semplificando e ammorbidendo il disegno, creando un giardino chiuso tra ordinate siepi, che sembrano sospese sul mare.

 

Villa Marigola rappresenta nella storia dell’arte dei giardini uno dei pochi giardini all’italiana affacciati sul mare, perfettamente conservato, inserita in un contesto paesaggistico unico al mondo e per questa ragione può annoverarsi tra i giardini più belli d’Italia.

Scorcio del giardino
Scorcio del giardino con una grande palma, alberi di agrumi, i bossi e delle panchine Foto © Dario Fusaro

Golfo dei poeti e Villa Marigola: un patrimonio italiano da conservare e proteggere

Grazie a Carispezia, del gruppo Cariparma Crédit Agricole, oggi viene assicurata la manutenzione e la valorizzazione del più importante bene culturale visitabile a Lerici, che ha trovato una sua nuova valorizzazione come centro di manifestazioni culturali e di congressi. Villa Marigola fa parte del circuito dei Grandi Giardini Italiani.

 

Pubblicato su Villegiardini 06/2021 di Giugno 2021

Testo di Franco Niccoli
Foto © Dario Fusaro
Courtesy by Crédit Agricole

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