La lussuosa residenza in Tanager Way a Los Angeles è nata dalla lunga amicizia di Emanuele Svetti con Mary Ta e Lars Hypko, istrionici proprietari di Mass Beverly e Minotti LA. L’architettura di McClean Design sulle colline di Hollywood è stata il contesto perfetto: grandi vetrate, con luce che filtra in ogni direzione, una piscina a sfioro che si affaccia su Down Town con un panorama mozzafiato. Queste le caratteristiche principali, le ‘Materie prime’ su cui Studio Svetti Architecture ha basato il progetto ‘TR-102’, una residenza privata di lusso situata a Los Angeles, nell’esclusivo quartiere di West Hollywood. Le due parole chiave erano luce e leggerezza.
La villa è letteralmente incastonata in una sorta di vicolo cieco, dove la vista è incredibile. L’obiettivo era quello di valorizzare gli spazi, sapientemente modellati da McClean, con l’eclettismo tipico dello studio, cercando di definire ogni singola area e creando armonia nell’architettura open-space.
L’ingresso avviene attraverso un cancello, definito da due pareti rivestite in marmo, dove ci si trova subito in uno spettacolare soggiorno definito da pareti di vetro. Si accede alla stanza attraverso un corridoio che indica la via, camminando sopra uno specchio d’acqua al piano inferiore. Partendo dalla filosofia ‘spettacolarizzante’ tipica di Hollywood, le zone living di Minotti sono state integrate con la cucina di Ernesto Meda in Grey Stone, con le lampade in metallo di Henge, in un susseguirsi materico di una palette cromatica tenue che dona agli spazi una sfumatura ricercata, dove l’unico ‘eccesso’ è la selezione di opere d’arte che accompagnano armoniosamente lo sguardo, regalando un effetto di stupore all’ospite.
L’articolazione degli spazi interni celebra con eleganza il forte connubio che si crea tra indoor e outdoor, dove l’essenzialita’ (semplicita’) delle linee architettoniche della casa valorizzano al meglio la vista su Down Town e la vista diretta su la piscina, che si estende su tutto il fronte principale, valorizzando la terrazza esterna con un ampio utilizzo di vetrate scorrevoli che consentono di massimizzare il contatto con l’ambiente esterno.
Nelle aree di intrattenimento poste al piano inferiore continua il collegamento tra interno ed esterno. Questo piano racchiude, infatti, uno spazio verde arricchito da specchi d’acqua interrotti da una cascata artificiale che, scorrendo, regala piacevoli ed inaspettate emozioni. All’interno di quest’isola d’acqua posta su un doppio volume, sono esposti arredi iconici per esterni che offrono ai proprietari un’esperienza immersiva al bisogno.
Nello stesso locale si trova un lounge bar con bancone realizzato su disegno custom, rivestito in pietra di Fossena graffiata e goffrata e cornice inferiore in vetro stop-sol retroverniciato. Sullo stesso piano si trova una sala multimediale per i momenti di svago e le serate con gli amici. Data la tecnologia scelta e l’alto livello di insonorizzazione studiato in fase di progettazione, è possibile godersi anche serate cinema o partite di calcio.
Infine il garage, concepito in realtà per essere una Pinacoteca, un caveau dove si possono ammirare la collezione di automobili e le opere d’arte di proprietà del noto proprietario, un indizio? Le iniziali sono C.K.
Fornitori
Illuminazione e Domotica: Viabizzuno con Graziella Smart Technology
Rifiniture e Rivestimenti Murali: Metropolis
Arredi su misura: Bimar Arredo Contract
Arredi e Complementi: Minotti, Ernesto Meda, Henge, Antonio Lupi
Progetto architettonico: McClean
Design Interni: Studio Svetti Architecture con MASS Beverly
Tipologia: Residenziale
Superficie: 880 mq
Inizio lavori: giugno 2014
Stato: lavori terminati ad aprile 2015
Studio Svetti Architecture
Emanuele Svetti nasce a Cortona nel 1976 e dopo aver completato la sua formazione presso la Facoltà di Architettura di Firenze, specializzandosi in Disegno Industriale sotto la guida del maestro Roberto Segoni, fonda nel 2004 lo Studio Svetti Architecture.
Inizia così un percorso di ricerca e di approfondimento tecnico-progettuale, che va oltre la teoria e il progetto, volto alla riscoperta dell’artigianalità e alla ricerca di nuovi materiali da applicare alla produzione industriale, o materiali tradizionali da reinterpretare in una chiave moderna in quello che ama chiamare ‘New Tuscan Style’. Emanuele Svetti muove i primi passi nel mondo degli interni interagendo con numerose aziende del settore arredamento e contract per le quali cura il design del prodotto e la strategia di mercato. Nella sua concezione antitradizionale, fonde le tendenze moderne con gli stili tipici della moda e del design, unendo il rigore spaziale a tratti di glamour fatti di materia e colore. I suoi interni sono facilmente riconoscibili per l’essenzialità e il rigore delle strutture che letteralmente esplodono nel loro dialogo con la materia e mettono l’uomo al centro di tutto. Quell’uomo, la cui anima è profondamente legata alla sua terra, la Toscana, ricca di richiami alla natura, ai suoi colori e alla sua matericità.
“Ogni progetto è un viaggio, come ogni viaggio è un progetto” così Emanuele Svetti racconta il melting pot emozionale che nasce dall’incontro con nuove culture. Le esperienze personali e le passioni dell’Architetto influenzano e riflettono sulla concezione di una nuova opera, così come su tutto ciò che accade nel mondo: ogni progetto è una sapiente miscela di sensazioni, elementi, forma e materia, colori e intelligenza emotiva.
L’attività professionale cresce sia a livello nazionale che internazionale con lo sviluppo di numerosi progetti dalla California al Nord Africa, dalla Russia alla Cina fino all’apertura della sede londinese nel 2016. Lo Studio Svetti Architettura si dedica così alla progettazione di spazi ricettivi, direzionali e commerciali , con particolare attenzione allo studio degli interni e poi all’architettura residenziale. È qui che Emanuele Svetti esprime il lusso nell’uso dei materiali e nella cura dei dettagli, dove la calibratura dell’equilibrio delle ombre crea spazi rari in cui il design è un tocco di glamour. Un lusso mai ostentato e che punta a raggiungere un fascino senza tempo grazie al contributo di una tecnologia ‘intelligente’, pratica e sostenibile dal punto di vista economico, ecologico e relazionale.