Un appartamento anni 80 in un albergo storico dell’Engadina, una committenza sensibile e con grande senso estetico che ha partecipato con entusiasmo al progetto realizzato da Virginie e Nathalie Droulers, dello studio Droulers Architecture a Milano e progetti in tutto il mondo, con originalità e competenza, seguendone puntualmente le varie fasi dei lavori. Creatività e rigore estetico hanno ispirato la rémise en forme dell’appartamento che presentava i segni dell’età. “Il legno era vecchio, l’arredo da ripensare. Conoscevamo bene i committenti, una coppia straniera, a cui siamo affezionate. Abbiamo realizzato per loro molti altri progetti, definire gli interventi da fare nell’appartamento è stato facile perché, con gli anni, si è venuta a creare una felice sintonia tra di noi.
La padrona di casa ha chiesto allo studio Droulers Architecture un appartamento comodo e facile da vivere. E che non fosse, necessariamente, legato alla tradizione: ci ha chiesto di osare, e noi, con grande piacere, l’abbiamo fatto”, racconta Virginie. “La scelta, coraggiosa, di usare i marmi per i bagni, per esempio, o i disegni più freschi delle boiserie. Abbiamo anche selezionato colori non della tradizione montanara, come il giallo e il rosa. In realtà, ci siamo divertite molto a realizzare questo progetto”. L’arredo è stato ripensato. Alcuni pezzi sono stati comprati da Virginie e Nathalie insieme alla padrona di casa, mentre altri, come sedie, poltrone, specchi e testat e dei letti sono stati disegnati dallo studio Droulers e realizzati da maestri artigiani.
Il Kulm ha chiesto che fossero mantenuti alcuni elementi, come il legno di cirmolo e la rubinetteria, per rispettare rigore estetico e uniformità con il resto dell’albergo. La cucina è rimasta quella dell’albergo, senza subire modifiche. Virginie e Nathalie conoscono molto bene l’Engadina. “È un luogo amato fin dall’infanzia, a cui sono legati ricordi allegri e spensierati di lunghe passeggiate con mia madre, che la amava immensamente, alla ricerca di luoghi mai visti. Lo straordinario connubio dei laghi e delle montagne, dure e bellissime, la rende unica”, racconta Virginie. Come la madre Roberta, talentuosa interior decorator, anche loro hanno realizzato molti progetti in Engadina di cui, oltre la natura e le montagne, conoscono ville e interiors. “È sempre un grande piacere per noi lavorare in questi luoghi, dove oltre a molti nostri lavori, è custodita una parte del nostro cuore”, conclude.
Testo di Margherita Dallai / Foto di Pietro Savorelli
Pubblicato su Villegiardini 01/2019 del gennaio 2019
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