A Gressoney Saint Jean una tipica casa di montagna in pietra è stata ristrutturata da Studio Art Design secondo canoni originali, con il recupero di alcuni ambienti e l’inserimento di arredi moderni.
La casa si trova in una zona pianeggiante poco dopo Gressoney Saint Jean e confina con il campo da golf della località. In fondo alla valle ci sono le piste da sci del Monte Rosa, che funge da splendido scenario. Il paese è un tipico centro di montagna con case in pietra e finestre di piccole dimensione e originali schermature esterne in legno (caratteristica tipologica importata dai Walser, comunità originaria del Canton Vallese in Svizzera trasferita in Valle d’Aosta) ma è caratterizzato dall’insolita presenza di immobili di grandi dimensioni, con impianto di villa nobiliare.
Alla fine dell’Ottocento, infatti, la località era frequentata dalla Regina Margherita e dal consorte Re Umberto I (la sua proprietà è l’attuale sede del Comune) con il loro seguito. L’edificio era un albergo di piccole dimensioni, da ristrutturare mantenendo le sue caratteristiche tipiche strutturali come i solai in legno a vista, boiserie e muratura portante. I nuovi proprietari, due fratelli assidui frequentatori della località montana, acquistarono l’immobile e decisero di frazionarlo in due parti con alcune zone comuni nel seminterrato. “Il progetto di ristrutturazione è stato radicale”, spiega Francesca Fossa, architetto dello Studio Art Design di Genova. “Oltre alle nuove distribuzioni interne, sono stati completamente rinnovati tutti gli impianti, i serramenti, le finiture murarie interne le boiserie, l’apparato tessile e ovviamente tutti gli arredamenti della casa. Sono stati mantenuti i solai in legno e la vecchia scala interna di distribuzione ai piani, oltre all’impianto strutturale interno ed esterno con le tipiche facciate in pietra con bucature protette da ante in legno e balconate su tutta la facciata”.
I materiali scelti da Studio Art Design per i completamenti sono stati quelli tipici delle vecchie case di montagna. La maggior parte delle pareti, dei soffitti e gli arredi integrati (gli armadi nelle camere, le librerie…) sono stati realizzati in legno di larice di recupero, mentre le murature non foderate in legno sono state finite con una rasature in calce naturale. “Nel living abbiamo dato particolare attenzione alla profondità di campo e alla continuità tra gli ambienti.
Divani, luci e complementi sono stati scelti e studiati in modo da rendere più attuali gli spazi interni e sono stati inseriti importanti quadri a soggetto montano, il caminetto sempre in funzione e la tipica stufa in maiolica già appartenente alla famiglia da tempo”, continua Francesca Fossa. Nel seminterrato trovano posto una cantina tradizionale con pavimentazione in pietra, una ski room molto attrezzata e una piccola Spa con sauna, bagno turco e una vasca idromassaggio con vista aperta sulla valle.
Testo di Giorgio Caspetti/Foto di Fabio Lombrici
Pubblicato su Villegiardini 02/2020 di Febbraio 2020
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