Streptocarpus ionanthus o Saintpaulia ionantha, come già anticipato nell’articolo precedente, non è esattamente una pianta per principianti perchè necessita di alcune fini accortezze. Non è necessario armarsi di trattati di agronomia e botanica, per curarla, solo è preferibile avere già un pochino di esperienza onde evitare insuccessi e delusioni. Diversamente, si possono leggere attentamente le indicazioni che seguono e dotarsi di pazienza.
Streptocarpus o Saintpaulia, come curarla?
Saintpaulia non necessita di intense attenzioni ma, come appena anticipato qualche riga più sopra, ci sono degli accorgimenti fondamentali sia per la sua salute sia per la garanzia di fioritura. Saintpaulia, caso raro tra le specie da fiore, può essere coltivata anche in idrocoltura, sistema che facilita il mantenimento di un corretto apporto idrico, senza rischi di marciumi.
Substrato e dimensioni del vaso
Vuole substrati soffici e ricchi ma assolutamente drenanti. Per coltivare al meglio Streptocarpus ionanthus e per evitare problemi, è consigliabile tenere la pianta in un vaso più piccolo della corona delle sue foglie. In questo modo, dopo l’irrigazione il terriccio asciugherà rapidamente evitando dannosi ristagni idrici. Bisognerà, però, avere cura di rinvasarla più o meno ogni due anni, verificando prima lo sviluppo dell’apparato radicale e lo stato di degradazione del terriccio.
Indicatori e suggerimenti per il rinvaso di Streptocarpus ionanthus: quando e come
Qualora le foglie apparissero di misura ridotta o si notassero radici uscire dai fori di drenaggio, procedere al rinvaso, tassativamente mai durante la fioritura. Rinvasare con un contenitore di una-massimo due, misure di più rispetto al vaso da sostituire, facendo molta attenzione a non sporcare le nuove foglioline centrali con il terriccio. Effettuato il rinvaso, bagnare bene, fare sgrondare l’acqua in eccesso e collocarla in un luogo dove si è sicuri di non doverla spostare fino a che avrà francamente attecchito. Non concimare fino a che non si notano almeno tre o quattro foglie nuove nascere e svilupparsi.
Esposizione e temperature
Saintpaulia o Streptocarpus che dir si voglia, ama la luce, ma assolutamente non quella diretta dei raggi del sole che la scotterebbe, specie se collocata dietro ai vetri di una finestra. Si adatta anche ad ambienti meno luminosi ma ne risente la fioritura che in questo caso risulta più scarsa. In estate può essere tenuta all’esterno, alla luce ma sempre protetta dai raggi diretti del sole. La temperatura deve essere superiore ai 15-16 gradi.
Richiesta idrica e umidità di Saintpaulia
Uno degli accorgimenti fondamentali con Streptocarpus, è quello di non bagnare MAI le foglie. Inoltre nel sottovaso non deve mai ristagnare acqua, motivo per cui al suo interno va creato un letto di argilla o piccoli sassi, su cui porre il vaso, in modo che qualora l’acqua dovesse defluire, non ristagni.
Due metodiche per irrigarla
- per immersione: due volte la settimana o più, in base alla temperatura ambiente del locale in cui viene collocata, Porre il vaso in un contenitore più grande riempito per metà con acqua, per una mezz’ora o per il tempo necessario (verificare se il substrato se il terriccio è umido con un polpastrello). Dopo di che togliere il vaso dall’acqua e lasciare sgrondare quella in eccesso ponendolo nel sottovaso in cui si è creato il letto di cui sopra;
- con un piccolo bagnafiori dal becco lungo e sottile, tanto da poter passare sotto le foglie basali di Streptocarpus ionanthus (Saintpaulia) e arrivare al terriccio con la certezza che l’acqua non bagnerà le foglie nemmeno inferiormente e far scendere l’acqua praticamente come un rigagnolo e senza eccedere in quantità. Verificare sempre che nel sottovaso, pur con la sua base interna di argilla, non vi sia un eccesso di acqua. Nel caso eliminarla.
Rallentare le irrigazioni una volta finita la fioritura. Ideali per la violetta africana i vasi a riserva d’acqua e la coltivazione idroponica.
Gradisce una discreta umidità nell’ambiente, soprattutto in inverno nelle case in cui il riscaldamento asciuga molto l’aria. Da evitare assolutamente la nebulizzazione fogliare con l’acqua come invece si fa con la stragrande maggioranza delle piante da interno.
Accertarsi sempre che la temperatura dell’acqua non sia eccessivamente fredda in ogni stagione, onde evitare shock termici all’apparato radicale e che in estate non sia calda se si tiene la violetta africana all’esterno e così anche il bagnafiori. In estate irrigare al mattino per la stessa ragione: sbalzi termici sono a dir poco nefasti per questa pianta.
Concimazioni
Streptocarpus ionanthus ossia Saintpaulia, va concimata solo in fase di fioritura con una cadenza di 15-20 giorni, con un concime per piante fiorite, avendo l’accortezza di diminuire leggermente la quantità indicata dal produttore. Terminata la fioritura, sospendere la somministrazione di concime perchè la pianta entra in riposo vegetativo che quindi non coincide con l’inverno, come accade con quasi tutte le altre piante da interno. Non appena emetterà nuove foglie riprendere con una somministrazione al mese e quando emetterà i boccioli, aumentare con la frequenza indicata poc’anzi.
Cura delle foglie di Streptocarpus
Come detto precedentemente, le foglie di violetta africana non vanno bagnate assolutamente, quindi per pulirle è sufficiente spolverarle con un pennello morbidissimo, tipo quelli per il trucco purché nuovo. Eventuali tracce di cipria, fondotinta o terra ostruirebbero gli stomi delle foglie impedendo la traspirazione e danneggiando sensibilmente la pianta.
Patologie e parassiti
Il vero pericolo sono acqua e umidità in eccesso. Troppa acqua può provocare marcescenze dell’apparato radicale di Streptocarpus ionanthus (Saintpaulia). Troppa umidità favorisce l’insorgenza di malattie come la botrite. Non è facilmente attaccata dai parassiti. Quando accade è perchè la pianta è sotto stress e ne diviene quindi facile preda. Lo stesso vale per le fitopatologie. Fare molta attenzione, in caso di doverla trattare, al fatto che è alquanto sensibile ai prodotti chimici, pertanto vanno usati solo in caso di infestazioni gravi.
Porre invece molta cura nell’osservare che al momento dell’acquisto non presenti foglie basali o steli flosci se non appassiti o addirittura ammuffiti. In tal caso meglio rinunciare.
Moltiplicazione
Saintpaulia si riproduce mediante talea di foglia. Si utilizza una foglia sana con tutto il suo picciolo staccandoli di netto con un cutter disinfettato precedentemente e si adagia in un vasetto di terra. Meglio evitare il bicchiere di plastica come nella foto. Richiederebbe un rinvaso che potrebbe danneggiare le giovani piantine. Alcuni usano fissare la foglia al terriccio con un piccolo gancio, ma solitamente non è necessario. È sufficiente che il picciolo sia inserito e semisommerso dalla terra precedentemente nebulizzata così che resti appena umida. Volendo si può occludere il vasetto con un sacchetto di plastica a cui praticare dei fori perchè non si formi un eccesso di umidità. Nell’arco di circa un mese, dovrebbero apparire le nuove foglioline alla base della foglia-madre della violetta africana. Non serve rinvasare. Il vasetto di solito è sufficiente per far crescere la pianta nuova che dopo circa setto/otto mesi dovrebbe iniziare a fiorire.
Ivana Fabris
©Villegiardini. Riproduzione riservata
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