Con i loro fiori spettacolari le Strelitzia regalano al giardino un tocco tropicale che sfida le mode. Ho sempre avuto una passione per il vintage; scarpe, vestiti, mobili, portano con loro il fascino delle forme e dei materiali che durano nel tempo. Quando ho iniziato a lavorare con le piante, mi sono resa conto che la stessa cosa vale anche per alcune di loro. Ricordo bene le serre di Strelitzia reginae, piene di fiori arancio luminoso durante l’inverno e di foglie verde-argento dritte come spade durante l’estate.
Un’immagine fissa negli anni, fino a quando non è arrivata la moda delle piante tropicali e le serre si sono svuotate per andare a popolare locali famosi, lussuosi giardini con piscina e alberghi cinque stelle. Conosciuta come uccello del paradiso, S. reginae sfoggia fiori spettacolari che ricordano il becco di un volatile tropicale. Chiusi inizialmente in una spata coriacea perfettamente orizzontale, si svelano e si innalzano con tre sepali di un vivace giallo-arancio e altrettanti petali di un blu intenso, creando un contrasto sorprendente che li rende unici nel mondo vegetale.
Nel linguaggio dei fiori, Strelitzia simboleggia il successo e la magnificenza, rendendola la scelta ideale per celebrare traguardi importanti. Apprezzata per il tocco tropicale che riesce a dare in qualsiasi giardino, è anche una pianta robusta, resistente e versatile, adatta a climi secchi o coltivabile in vaso in ambienti più freschi e interni. Per crescere rigogliosa richiede un terreno ricco di sostanza organica, ben drenato e una posizione soleggiata, con un’irrigazione costante durante la fase di crescita.
È originaria dell’Africa meridionale e appartiene alla famiglia delle Strelitziaceae. In condizioni ottimali, questa pianta può raggiungere altezze di due metri e grazie alle sue robuste radici tende a colonizzare il terreno, diventando un fitto cespuglio. Strelitzia nicolai, invece, con i suoi falsi tronchi generati dalla base delle foglie, simili a quelle del banano, negli anni può arrivare anche a dieci metri, diventando maestosa, una vera scultura vegetale, ingentilita dai petali bianchi dei fiori che sembrano uccelli pronti al volo.
Meno conosciuta è Strelitzia juncea, un’erbacea perenna rizomatosa che ha un aspetto spiccatamente diverso dalle altre. Si distingue per i suoi piccioli fogliari simili a giunchi, privi di lamina, che occasionalmente possono presentare all’apice una piccola fogliolina, mentre le sue infiorescenze sono simili a quelle di S. reginae, ma trovandosi su piccioli più bassi crea un particolare effetto ornamentale ‘vedo-non-vedo’. Anche lei può raggiungere l’altezza di circa due metri.
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