Uncomfortable – Scomodo
L’architetto e designer ateniese Katerina Kamprani ha ideato “The Uncomfortable“, una serie di prodotti visual, nati dalla distorsione funzionale di oggetti d’uso quotidiano.
Ha ricreato i concept strutturali di annaffiatoi, sedie, saliere, posate, tazze, bicchieri e scarpe rendendoli strani, stravaganti, inutilizzabili e … divertenti.
Ogni modello nasce da uno studio mirato dell’oggetto originale, per comprometterne, con abilità e un certo “sense of humor“, ogni possibilità d’utilizzo reale.
Sul suo sito internet, Katerina ribadisce di essere un architetto e fare un lavoro ingegneristico e razionale. Progetta infatti edifici, interni e stand fieristici.
Oltre a questo, si occupa di interior design, visual 3d, animazioni, e web design.
La funzione
I designer sono, per definizione, attenti ad accostare sempre il bello e l’utile.
Katerina, in questo caso, ha scelto di rileggere la quotidianità secondo un mood che le permette di esprimere il disagio e la frustrazione che la frenesia quotidiana induce.
E così, l’annaffiatoio bagna se stesso, le porte dell’armadio si aprono verso l’interno e la ciotola per la colazione perde il latte.
Sono creazioni divertenti, eleganti nella disfunzionalità, fedeli alla propria genetica e contaminate da una sola, profonda modificazione fisica e concettuale.
Arte e riflessione
Camminando al confine tra design e arte, la Kamprani si è decisamente sbilanciata verso la seconda e le sue realizzazioni sono state esposte in vari contest, con un certo successo di pubblico.
In fondo, le sue provocazioni, oltre a strapparci un sorriso, ci fanno riflettere. Metafora del concetto è l’annaffiatoio rivolto verso se stesso … l’essenza della riflessione non è, forse, guardarsi dentro ?
Per le sue creazioni, si è servita di strumenti digitali, che utilizza, di frequente, nella sua attività – 3dsMax e Vray – applicazioni adatte alla modellazione 3d.
Per i credits, le immagini della cover e della galleria sono tratte dal sito internet di Katerina Kamprani, che vi invitiamo a visitare.