Karl Friedrich Schinkel (1781 – 1841) è stato un architetto e pittore prussiano ma anche creatore di mobili e scenografie. Schinkel fu uno degli architetti più importanti della Germania e progettò edifici sia neoclassici che neogotici. In qualità di capo del dipartimento dei lavori statali prussiani e architetto della famiglia reale, progettò la maggior parte degli edifici importanti dell’epoca a Berlino. Le sue opere e i suoi progetti esercitarono una notevole influenza su numerosi architetti del movimento moderno.
Schinkel, giovane architetto promettente
Figlio di un arcidiacono, Schinkel studiò architettura con il brillante Friedrich Gilly (1798 – 1800) e all’Accademia di Architettura di Berlino (1800 – 1802), seguito da alcuni anni in Italia. Tornato a Berlino via Parigi (1805), divenne pittore. Nel 1809 disegnò mobili per la regina Louise che, con il suo ricco legno di pero chiaro, il gioco delle venature abbinate e la semplificazione romantica delle forme in un ambiente classico, anticipò l’imminente periodo Biedermeier e il suo inconfondibile stile.
L’architetto al servizio della casa reale
Diventando architetto di stato della Prussia nel 1815, Schinkel eseguì molte commissioni per il re Federico Guglielmo III e altri membri della famiglia reale. I suoi progetti erano basati sulla rinascita di vari stili storici dell’architettura. Come, per esempio, edifici di rinascita greca come il Königschauspelhaus di Berlino nel 1818 e l’Altes Museum sempre nella capitale tedesca (1822 – 1830). I suoi progetti per un mausoleo per Louise (1810) e la Werdersche Kirche (1821-30), in mattoni e terracotta, sono tra i primi progetti in stile neogotico in Europa.
Nel 1824 Schinkel visitò nuovamente l’Italia e nel 1826 viaggiò attraverso la Scozia e l’Inghilterra. Nel 1830 fu nominato direttore dell’ufficio prussiano dei lavori pubblici e decorò gli appartamenti per il principe ereditario Friedrich Wilhelm e il principe August. Il suo lavoro come urbanista portò a nuovi viali e piazze a Berlino. Ricordato anche per i suoi progetti di palcoscenico e di ferramenta, disegnò le scenografie per le opere di Goethe, immergendo l’intero palcoscenico in un’atmosfera di illusione pittoresca.
Alcune opere di Karl Friedrich Schinkel
Classicismo
Le opere iniziali di Schinkel mostrano l’influenza del classicismo di Friedrich Gilly. Le sue forme chiare, in opposizione alle convessità e concavità barocche, riflettevano perfettamente lo spirito del classicismo prussiano. In contrasto con lo stile impero del periodo, i progetti di Schinkel alludevano all’architettura greca piuttosto che a quella romana.
La pubblicazione nel 1762 dei volumi “Antiquities of Athens” dagli storici dell’architettura James Stuart e Nicholas Revett, ebbero una grande influenza sulle opere di Schinkel e dei suoi contemporanei.
Schinkel divenne un profondo conoscitore della cultura greca tanto che progettò le colonne doriche della Neue Wache senza base come dicevano i dettami ellenici. Errore commesso, invece, nelle colonne doriche della celebre Porta di Brandeburgo di Carl Gotthard Langhans del 1788.
Gli edifici più famosi dell’architetto Schinkel si trovano a Berlino e dintorni. Da citare la Konzerthaus, una sala da concerto di Berlino, costruito negli anni 1819 – 1821 e ricostruito dopo i danni della guerra negli anni ’80 o l’edificio dell’Altes Museum (1823–1830).
Schinkel progettò nel 1825 per conto del re Federico Guglielmo III un prototipo unificato per la costruzione di chiese. Usò come modello la chiesa di San Nicolai nel quartiere Neuen Neustadt di Magdeburgo, completata un anno prima. La cosiddetta “chiesa normale Schinkel” è diventato il modello generale per la costruzione di edifici ecclesiastici nelle aree rurali della Prussia. La costruzione era semplice, classica ed economica con un risparmio sui costi in fase di progettazione.
Revival gotico
Successivamente, Schinkel si allontanò del tutto dal classicismo, abbracciando il neogotico nella sua chiesa di Friedrichswerder (1824 – 1831) la prima chiesa in mattoni non intonacati nella capitale dal Medioevo.
La Bauakademie (Accademia di architettura) costruita tra il 1832 ed il 1836 è da considerarsi il suo edificio più innovativo. Evitava le convenzioni storicistiche e sembrava indicare la strada verso un’architettura “modernista” dalle linee pulite che sarebbe diventata prominente in Germania solo verso l’inizio del XX secolo. Dell’edificio oggi non c’è traccia dato che nel 1962 fu demolito per far posto al Ministero degli Affari Esteri della Germania dell’Est.
Da ricordare anche il castello di Ehrenburg a Coburgo.
Pittura e scenografia teatrale
Usò le sue capacità pittoriche per sviluppare le soluzioni architettoniche che poi ha utilizzato nei suoi progetti. I suoi dipinti mostravano spesso città ideali o cattedrali ma era anche un abile pittore di paesaggi.
Schinkel ha anche realizzato decorazioni teatrali per oltre 40 opere teatrali. Molto nota è la scenografia per il Flauto magico del 1816.
Dal 1823 fino alla morte si occupò del ciclo monumentale di affreschi degli interni dell’Altes Museum . Nel 1825 completò il suo ultimo grande dipinto “Blick in Griechenlands Blüte” (Uno sguardo alla fioritura della Grecia), che idealizzava l’architettura antica.
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