Da Giardinieri provetti o da neofiti, tutti ci siamo cimentati nell’acquisto di una pianta in vaso nel corso della nostra vita. Per qualcuno, poi, è addirittura quasi impossibile trattenere l’irrefrenabile e compulsiva ‘necessità’ di portarsene a casa almeno una, dopo un’innocente visita in un garden o in un vivaio o, con un atto di generosità, salvarne una dai sofferenti reparti dei supermercati. Scegliere le piante, da mettere in giardino, sul terrazzo o in casa, dovrebbe, però, comportare una maggiore consapevolezza proprio per evitare gli insuccessi.

Essere buoni consumatori

La maturità di essere consumatori consapevoli, generalmente ci ha portato o almeno dovrebbe aver maturato in noi, al momento dell’acquisto di un qualsiasi prodotto che sia alimentare o no, la buona pratica di svolgere alcuni controlli base, al fine da evitare delle ‘fregature’. Giusto per fare qualche esempio: l’osservazione del prodotto, la verifica delle date di scadenza, la tracciabilità, l’integrità della confezione ecc.

Quando ci accingiamo invece ad acquistare una pianta in vaso, siamo così attenti o comunque preparati per poter valutare la qualità del nostro acquisto o ci limitiamo semplicemente a valutarlo in base al nostro impulso o all’entusiasmo di acquistare qualcosa di bello?

Scegliere le piante, alcune considerazioni

Arrivato a questo punto della riflessione, mi corre l’obbligo di fare una precisazione che non è solo formale riguardo le piante da interno e da esterno. Non esistono piante né da interno né da appartamento, in quanto questa è solo una semplificazione che abbiamo assimilato senza comprenderne a fondo il significato, ossia che questa tipologia di piante necessita di ambienti controllati e protetti, in quanto sono piante costrette a vivere fuori dai propri habitat ottimali, e quindi a rischio.

Per ciò che concerne le piante da esterno, invece, troppo spesso sottovalutiamo che il ‘nostro esterno’ non è spesso compatibile con le esigenze ambientali delle piante in vendita, per cui concludiamo che, proprio perchè da esterno, vadano sempre bene a prescindere da dove e come verranno collocate.
La realtà, invece, ci dice che spesso l’euforia conseguente all’acquisto di una pianta, che sia ‘d’appartamento’ o da ‘esterno’ si spegne in fretta a causa della morte o della crescita stentata della pianta acquistata.

Scegliere le piante
Interno di un garden Foto [artrachen]/stock.adobe.com

Le piante acquistate a volte muoiono in fretta. Ma la colpa di chi è?

Stanti le premesse di cui sopra, sicuramente non della pianta!
Già, spesso la colpa principale è nostra in quanto ci dimentichiamo che le piante sono esseri viventi complessi per cui dobbiamo informarci bene sulle loro esigenze in termini di temperatura, luce, terreno, umidità, fabbisogni nutritivi ecc. e valutare se è veramente l’acquisto giusto per noi, ma non basta.

Nello scegliere le piante, non dobbiamo dimenticare che la pianta in vaso è il prodotto di una tecnica di coltivazione che in molti casi forza i naturali tempi di crescita di una pianta attraverso l’utilizzo massiccio di concimi e stimolanti ed è in grado di spingere o alterare le epoche di fioritura, fruttificazione e radicazione.

Vivere in Natura, vivere in vaso

In Natura una pianta deve affrontare le dure condizioni ambientali in cui si trova a nascere, crescere e svilupparsi a partire dal suolo, dalla competizione per la luce con altre piante e a combattere contro predatori e insidie climatiche. L’uomo invece è in grado di offrire alle talee, ai semi, ecc., condizioni ottimali in termini di terreno, temperatura, luce, disponibilità di acqua, elementi nutritivi e quant’altro possa permettere la produzione di un prodotto accattivante, bello e rigoglioso. Insomma il sogno di tutte le piante, cioè crescere e vivere in un luogo perfetto, senza competizione o stress da adattamento ambientali. In pratica come trovarsi a crescere nel Giardino dell’Eden.

Così come per Adamo ed Eva, per i quali l’Eden ebbe uno scotto da pagare, anche la produzione vivaistica ha un prezzo da pagare e sta a noi far sì che questo non ricada ancora sulle nostre spalle. In particolare mi sto riferendo al limite tecnico della crescita in vaso, in quanto uno dei punti crociali da osservare in una pianta che andremo ad acquistare è la sua radice.
Un aspetto, questo che generalmente sottovalutiamo probabilmente perché destinato ad essere messo nel terreno e che poi non vediamo crescere.

L’aspetto delle radici al momento dell’acquisto, punto cruciale nello scegliere le piante

Eppure, così come il terreno è il primo tassello del giardino da curare per avere piante sane, il secondo è sicuramente la qualità della radice delle piante in vaso che andremo a comprare e a seguire – ma non meno importanti – tutte le premesse fatte fino a qui, in tema di esigenze pedoclimatiche.

Foto [Olga]/stock.adobe.com

Il ruolo della genetica e il limite del vaso

Il limite principale della coltivazione in vaso è sicuramente il tempo in cui le piante vi rimangono, in quanto il vaso è uno spazio limitato, troppo limitato per un apparato che deve sostenere la pianta stessa e non solo in termini di stabilità ma soprattutto dal punto di vista dell’approvvigionamento di acqua e sostanze nutritive.

La genetica della pianta, frutto di milioni di anni di esperienze pratiche di sopravvivenza e di dura selezione, la porta ad una esplorazione compulsiva del suolo e, nel caso della coltivazione in vaso, mica sa che è stata fatta nascere e crescere nella terra dell’Eden per cui, una volta esplorato lo spazio limitato a disposizione, pur di sopravvivere si adatta e comincia a crescere come può. A meno che, il vivaista non sia così bravo con il rinvaso, in modo da offrire nuovi orizzonti di substrato da esplorare, o che tale pratica sia economicamente vantaggiosa per lui, la prospettiva per le piante è che in generale il rinvaso non è abbastanza remunerativa per cui si vedono costrette a vivere in condizioni complicate, a volte per anni.

La spiralizzazione delle radici, fattore dirimente nello scegliere le piante

Quindi, poiché una pianta in vivaio ha risorse limitate in termini di substrato, si adatta riducendo la parte vegetativa per avere minori esigenze nutritive e, soprattutto nei vasi tondi, ecco che comincia un processo di crescita “anomalo” che vede crescere le radici sempre più verso l’esterno del vaso, in cerca di spazio e allungarsi disperatamente, tanto da seguire il profilo del vaso cominciare a svilupparsi in modo circolare fino a spiralizzare.

Quando le piante non vengono rinvasate in tempo o trapiantate il prima possibile, questo fenomeno della spiralizzazione diventa irreversibile e anche una volta messe a dimora nei nostri giardini con altri volumi di substrato da esplorare, le radici non sono più in grado di reagire, diventando strozzanti e causando la morte della pianta stessa.

A seguito di un espianto a causa della morte o di un deperimento all’apparenza ingiustificato, molto spesso mi è capitato di osservare in piante, soprattutto arbusti ma anche alberi, che l’apparato radicale, anche a distanza di anni dalla messa a dimora, si presentava con la caratteristica forma spiralata e strozzata.

Scegliere le piante
Ecco come si presentano le radici spiralizzate (soprattutto sul fondo, in questo caso) di una pianta che ha sofferto una permanenza prolungata in vaso. Talvolta la spiralizzazione è persino più evidente e più circolare Foto [NajmiArif]/stock.adobe.com

L’importanza di osservare e capire

Detto ciò, quando vi accingete a scegliere le piante in vaso da acquistare, sarebbe necessario osservare non solo l’aspetto esteriore di una pianta in termini di vigoria, ma anche l’aspetto delle radici che dovrebbero presentarsi bianche, nelle loro parti più giovani (radici assorbenti) e non spiralizzate, soprattutto le radici più ‘vecchie’.

Questa osservazione è importante soprattutto per le piante arbustive e arboree e un po’ meno per le piante annuali e biennali, le quali avendo comunque dei cicli vegetativi corti, dovrebbero almeno presentare apparati radicali freschi e bianchi, che anche se in fase di spiralizzazione possono essere ‘rotti’ o comunque ‘decompattati’ o ‘pettinati’ al momento dell’impianto e non condizionare il loro breve sviluppo.

Pertanto non vergognatevi, comunque a chiedere preventivamente al vivaista o all’addetto del garden da quanto tempo sono invasate le piante che intendete acquistare e, nel caso, con cautela date un colpetto al vaso per ‘spiare’ lo stato delle radici.

Ah, ultimo ma non meno importante, diffidate dalle piante soprattutto arbusti usuali per i nostri giardini, che si presentano con abbondanti fioriture fuori stagione. Sono un po’ l’equivalente della frutta fuori stagione o della mela dell’Eden: hanno un grosso prezzo da pagare.

Scegliere le piante
Foto [boyloso]/stock.adobe.com

Andrea Iperico
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