La Basilica di Santa Maria Novella è uno dei più grandi e importanti esempi di architettura e arte rinascimentale a Firenze, una città che ospita alcune delle più celebri opere artistiche della Storia. Situata in una piazza omonima nel cuore del centro storico fiorentino, questa Basilica rappresenta un punto di riferimento religioso e culturale, con la sua imponente facciata, le opere d’arte al suo interno e il suo significato storico.

La storia

La costruzione della Basilica di Santa Maria Novella ebbe inizio nel 1246, grazie all’opera dei frati domenicani che si insediarono a Firenze. I frati, che appartenevano all’Ordine dei Predicatori, acquisirono il terreno dove sorgeva un antico convento e iniziarono a erigere una Basilica che fosse adatta alla loro crescente comunità. La Basilica fu progettata da vari architetti e artisti nel corso dei secoli. Il contributo più significativo alla sua realizzazione fu dato da due personaggi cruciali: Leon Battista Alberti, che progettò la facciata, e Giovanni di Paolo, che realizzò l’altare maggiore.

L’interno della Basilica, con i suoi affreschi e decorazioni, riflette anch’esso l’evoluzione dell’arte fiorentina dal Medioevo al Rinascimento. Le opere di Masaccio, Giotto e Filippino Lippi, così come le modifiche architettoniche nel corso dei secoli, testimoniano un continuo dialogo tra le diverse correnti artistiche e architettoniche che hanno caratterizzato Firenze nel corso dei secoli.

Santa Maria Novella
Parte della Basilica con il rosone sopra il portale principale, con le vetrate da cui passa la luce che illumina le navate. Ai lati e a fianco il portone, diversi affreschi Foto © Margherita Scalvini

L’architettura di Santa Maria Novella

La Basilica si presenta con una pianta a croce latina, un formato tradizionale che si riscontra in molte chiese medievali e rinascimentali. La navata principale è lunga e spaziosa, con cappelle laterali che accolgono numerose opere d’arte. L’architettura interna, sobria ma grandiosa, si caratterizza per un gioco di volumi e di luci che rendono l’ambiente raccolto e solenne.

Il cuore della Basilica è dominato da un imponente altare maggiore, che segna il punto focale della liturgia. Il soffitto a volte, decorato con affreschi, conferisce alla Basilica una sensazione di verticalità e grandezza. La Basilica è inoltre dotata di un chiostro che si estende lungo uno dei lati dell’edificio, dando un ulteriore senso di tranquillità e spiritualità.

La Basilica di Santa Maria Novella è un esempio di architettura che abbraccia diversi periodi storici. La sua costruzione iniziò nel XIII secolo, ma l’aspetto che oggi si può ammirare, risale principalmente al Rinascimento. In particolare, la facciata progettata da Alberti nel 1456, che ricevette l’incarico di progettarla, con il suo ordine classico e la sua simmetria, riflette le ideologie rinascimentali di proporzione e bellezza. Questo intervento fu particolarmente significativo perché la facciata di Santa Maria Novella divenne un esempio di classicismo rinascimentale, con un perfetto equilibrio tra la tradizione medievale e l’innovazione dell’arte del Rinascimento. Il portale principale è affiancato da due grandi colonne corinzie e da un rosone centrale, che richiama gli elementi architettonici dell’antichità classica.

Le opere d’arte all’interno

Santa Maria Novella è un vero e proprio museo di arte rinascimentale, con una straordinaria collezione di dipinti, affreschi e sculture. Tra le opere più celebri vi sono i dipinti di Masaccio, che nel 1425 realizzò gli affreschi nella cappella Brancacci, un ciclo che rappresenta un caposaldo dell’arte rinascimentale e che ha influenzato in modo determinante il corso dell’arte occidentale.

Masaccio, La Santissima Trinità, 425-28, affresco a Santa Maria Novella [Armin Kleiner, Public Domain, Wikimedia Commons]
Un’altra celebre opera, è il Crocifisso di Giotto, che si trova nella cappella maggiore. Questo dipinto è uno degli esempi più noti della maestria di Giotto, che riuscì a fondere la spiritualità medievale con un linguaggio artistico più realistico.

Santa Maria Novella
Crocifisso di Giotto a Santa Maria Novella [I, Sailko, CC BY-SA 3.0, Wikimedia Commons]
La Basilica ospita anche numerosi affreschi di Filippino Lippi, tra cui quelli nella Cappella di San Filippo Neri, che aggiungono un tocco di eleganza rinascimentale alla già ricca decorazione. Inoltre, le cappelle laterali sono decorate con numerosi altri affreschi di artisti fiorentini. Come il Ghirlandaio, che ha realizzato il ciclo di affreschi nella Cappella Sassetti. Ma anche Sandro Botticelli, che ha contribuito con le sue opere d’arte alle cappelle della Basilica.

L’apertura al pubblico

La Basilica di Santa Maria Novella è una delle principali attrazioni turistiche di Firenze e accoglie ogni anno migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo. Sebbene la Basilica rimanga un luogo di culto attivo, è possibile visitarla anche come museo. I visitatori possono esplorare la Basilica, ammirando le sue opere d’arte, la sua architettura e la sua storia secolare. La chiesa è aperta tutti i giorni, e l’ingresso è generalmente gratuito, ma è possibile acquistare un biglietto per una visita guidata che offre un approfondimento sulla storia e sulle opere artistiche al suo interno.

Foto © Margherita Scalvini

La Basilica e tutte le sue strutture sono la testimonianza della storia dei frati domenicani a Firenze e dell’importanza della Basilica nel contesto religioso e culturale della città. Santa Maria Novella rappresenta uno dei principali punti di riferimento artistici e architettonici di Firenze, città che da secoli è considerata una delle capitali mondiali dell’arte e della cultura. Con la sua facciata rinascimentale, le opere di grandi maestri e la sua maestosa architettura, Santa Maria Novella non solo è un luogo di culto, ma anche un simbolo della fioritura culturale e artistica che ha caratterizzato l’Italia nei secoli passati.

 

Margherita Scalvini

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