C’è una realtà florida nel mondo degli yacht made in Italy: si tratta di Sanlorenzo, nei cui cantieri tutto procede bene grazie alla lungimiranza del visionario Massimo Perotti. Il manager, che ha preso l’amministrazione dei cantieri liguri dieci anni fa dopo molti anni in Azimut-Benetti, ha apportato diverse innovazioni all’azienda.
A partire dall’assunzione di Sergio Buttiglieri come responsabile dell’interior design, che dopo vent’anni nell’azienda Driade, è stato il primo a portare il design personalizzato a bordo degli yacht. Oppure creando una rete di vendita internazionale – si ricordi, infatti, che il mercato degli yacht è decisamente estero).
Secondo i dati Global Order Book, Sanlorenzo è il secondo cantiere al mondo di yacht oltre i 24 metri: al centro tra il capitano Azimut-Benetti e il terzo classificato Gruppo Ferretti. Il merito del successo è dovuto anche all’egregio lavoro del Buttiglieri, che ha connesso il mondo della nautica a quello del buon gusto del made in Italy, vincendo la sfida.
Con un fatturato che è passato dai 45 milioni di euro nel 2006 ai 306 milioni del 2016, l’azienda ligure si pone l’obiettivo di raggiungere la soglia dei 350 milioni l’anno prossimo.