Salvatore Spataro, architetto, ha curato la ristrutturazione di un piccolo appartamento al piano rialzato di un palazzo situato su uno dei tratti più affascinanti delle rive dell’Arno, nel centro di Firenze. La dimora, situata in un edificio dei primi anni 70, era costituita da un corridoio centrale con la classica disposizione a pettine dei vari ambienti, “che oggi fa rabbrividire qualsiasi architetto dotato di un po’ di buon senso”.
Il progetto
Il nuovo progetto ideato da Salvatore Spataro modifica completamente la planimetria originaria, riducendo lo spazio adibito a passaggio e creando nuovi ambienti per l’appartamento. La zona giorno è stata progettata per sfruttare al meglio la suggestiva vista sull’Arno ed è composta da un susseguirsi di ambienti con aperture ad arco valorizzate da un’elegante tonalità grigio perla e soffitti decorati con stucchi e rosoni in gesso.
Tra il soggiorno e la cucina, c’è un elemento sospeso rivestito da riquadri specchiati, quasi una tenda, che funge da separatore che divide i due ambienti, alla base del quale si trova un camino a bioetanolo rivestito in marmo bianco statuario. Le soluzioni progettuali operate da Salvatore Spataro sono un mix di stili classici e moderni. Nell’appartamento convivono modanature, stucchi e archi che donano un aspetto elegante, con arredi dalle linee semplici e rigorose. Nella zona living una grande libreria corre lungo tutta una parete e ha nicchie che riprendono la geometria dell’arco, i divani e i pouf grigi hanno un aspetto minimal.
Il grigio torna anche nei mobili della cucina, mentre il piano di lavoro e il rivestimento della parete sono realizzati con lo stesso marmo utilizzato per il camino. La cucina in marmo bianco e il tavolo in marmo nero producono un gioco di colori e riflessi che dialogano con il bianco delle pareti e l’interno grigio antracite degli archi. Le due camere, anch’esse caratterizzate da soffitti decorati con intonaco, si affacciano su un silenzioso cortile interno e sono rese più accoglienti dall’utilizzo di tendaggi e testiere in velluto.
Nei bagni torna il contrasti dei marmi della cucina: bianco e nero. Salvatore Spataro ha usato grande cura dei dettagli scegliendo rubinetterie cromate e lavabi realizzati su misura in marmo Bardiglio e grigio emperador chiaro. L’illuminazione ha avuto un ruolo fondamentale nel progetto, con la realizzazione di diverse sorgenti luminose e interruttori nei vari angoli delle stanze.
Il bianco assoluto delle pareti è esaltato dai chiaroscuri prodotti dalle modanature; allo stesso tempo, il pavimento in legno a spina di pesce conferisce un tono neutro e caldo in contrasto con il colore grigio utilizzato per i dettagli.
Salvatore Spataro, architetto
Nato nel 1981 a Noto, Salvatore Spataro si è laureato con Lode, all’Università degli Studi di Firenze (Università degli Studi di Firenze, Italia). Dal 2008 al 2016 ha collaborato con Pierattelli Architetture a Firenze, occupandosi della progettazione di hotel, appartamenti privati, edifici per uffici. È co-fondatore di GGAF-Gruppo Giovani Architetti Firenze, e di IMAKE (associazione culturale per la promozione del design autoprodotto).
Con la casa editrice LetteraVentidue Srl ha pubblicato ‘What’s up – 15 giovani architetti europei ‘ (Nov. 2012), e ‘NEEDS- Architetture nei Paesi in Via di Sviluppo’, catalogo dell’omonima mostra itinerante inaugurata a Firenze nel marzo 2011.
Ha partecipato a numerosi concorsi di architettura e design. Nel 2014 ha presentato presenta la sua prima collezione di Design intitolata ‘Design Meets Sicily’, una linea autoprodotta nata con l’obiettivo di reinterpretare – in modo originale – elementi e caratteri della cultura e della tradizione siciliana. La Collezione BaroqEAT nel 2015 è stata nominata per il Compasso D’Oro Internazionale nella categoria Design per il Cibo e il Patrimonio Locale. Salvatore Spataro nel 2016 è stato tra gli Under 35 selezionati per partecipare alla XXI Esposizione Internazionale della Triennale di Milano. Dal 2016 è consulente della società Linoleum Gomma Zanaga Srl e dal 2019 ha la Direzione Artistica del marchio Le Porcellane | Firenze 1948.
Vive, lavora e sogna tra Firenze e Noto (SR).
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