Lo Spazio-1 della Collezione Giancarlo e Danna Olgiati ospita fino all’8 gennaio una mostra dedicata ai Kabakovs: Ilya & Emilia, una coppia d’arte che si mette in dialogo e in contrapposizione con le opere avanguardistiche appartenenti alla collezione degli Olgiati.
I due grandi artisti russi saranno ospiti di una grande retrospettiva alla Tate Modern di Londra a partire da ottobre 2017; nel frattempo, però, si godono la permanenza in casa Olgiati dopo la personale dell’artista italiano Giulio Paolini (settembre 2015) e la rassegna tematica “Sulla croce” (marzo 2016).
La mostra offre sette opere dei due artisti in relazione con ventisei tra dipinti e disegni delle avanguardie storiche risalenti al primo Novecento: cubofuturismo, suprematismo, astrattismo europeo, futurismo italiano e costruttivismo. Il dialogo che si instaura è dunque di tipo intellettuale oltre che storico-artistico: da Kandinskij a Schwitters, da Malevich a Léger, senza dimenticare Rodchenko, Balla o Boccioni.
Un cortocircuito temporale che mira alla fusione e alla sintesi dell’arte senza tempo: il presente sarà pure complesso e frammentato, ma le radici non vanno dimenticate.
Il catalogo della mostra dal titolo “The Kabakovs and the Avant-Gardes” ha al suo interno anche un saggio critico di Robert Storr, curatore del MOMA di New York dino al 2002 e curatore della Biennale di Venezia 2007, oltre a un testo della storica dell’arte Ada Masoero, un’intervista agli Olgiati, nonché naturalmente la riproduzione delle opere esposte.