Ranuncolo asiatico (Ranunculus asiaticus il nome botanico): è una bulbosa da mettere a dimora in autunno per avere splendide fioriture primaverili. È un’erbacea perenne il cui nome evoca grazia e bellezza nell’immaginario di chi conosce i fiori almeno un po’. Sia che si parli di quello dei prati che sboccia a profusione in primavera (Ranunculus acris), chiamato in genere botton d’oro, sia che ci si riferisca a quello a fiore doppio, il ranuncolo suscita sempre emozioni davvero piacevoli.
Origini e nomenclatura
Il ranuncolo asiatico ha, appunto, origini asiatiche. Le sue origini sono attribuite alle aree del Mediterraneo orientale, più specificatamente della regione dell’Anatolia. Il nome deriva dal latino ranuncŭlus (piccola rana) ma è di derivazione greca, è il diminutivo di βάτραχος appunto, rana. L’epiteto specifico fa riferimento all’area di provenienza.
Ranuncolo asiatico, conoscerlo meglio
È un’erbacea perenne molto diffusa, specialmente le cultivar orticole ottenute da ibridazioni. Appartiene alla famiglia delle Ranuncolaceae e nasce da una piccola radice tuberosa che ricorda quella delle dalie in miniatura. Fiorisce in primavera, producendo un cespo basale di foglie di circa trenta centimetri di altezza da cui si ergono gli steli che portano fiori solitari. Le ibridazioni hanno dato vita perlopiù a un’infinità di piante dai colori pastello seppur molto accattivanti, anche nella gamma dei rossi più intensi che appaiono vellutati o dei gialli che non sono mai tendenti al fluo. È molto utilizzato nei bouquet e negli addobbi per i matrimoni per la pienezza di petali delle corolle che ne fanno un fiore molto romantico. Può essere coltivato sia in giardino sia in vaso nonché nei rock garden ed è magnifico come fiore reciso.
Foglie e fiori
Il ranuncolo asiatico forma un cespo basale di foglie molto incise, plurilobate e di color verde scuro o verde glauco. I fiori delle cultivar sono composti da una corolla a coppa piena, molto ricca di petali da far ricordare, in piccolo, quelli delle peonie. In forma spontanea, invece, ha una corolla composta da cinque petali disposti a raggiera attorno a un disco scuro contornato di molteplici stami. Data la ricchezza di petali e la forma del fiore, nelle cultivar di origine orticola, il centro si evidenzia quando è completamente aperto e gli stami sono ricchi di antere cariche di polline.
Tecniche di coltivazione
Valgono le linee guida di tutte le bulbose che si possono trovare qui, fatte salve alcune varianti:
- prima della messa a dimora, è consigliabile porre i bulbi di ranuncolo asiatico in ammollo per almeno un’ora, in acqua a temperatura ambiente. Questa pratica facilita la germinazione e l’attecchimento;
- il ranuncolo asiatico ama l’acqua più di altre bulbose, perciò necessita di irrigazioni più frequenti durante la fase vegetativa, facendo molta attenzione acché il substrato di coltivazione non resti troppo zuppo;
- necessita di concimazioni frequenti in fase di fioritura (una volta ogni dieci-quindici giorni), purché si dimezzino le dosi indicate dal produttore del prodotto, con concime liquido per piante da fiore.
A parte questo, il ranuncolo asiatico non è una pianta esigente e si coltiva senza difficoltà.
Caratteristiche del ranuncolo asiatico
- Tipo di pianta: tuberosa, erbacea perenne; caducifolia
- Famiglia: Ranuncolaceae
- Origine: asiatica
- Dimensioni: altezza 30-40 centimetri circa e 25-30 cm. in larghezza
- Colore dei fiori: bianco, crema, giallo, rosa, salmone, arancio, rosso, bordeaux
- Foglie: molto incise, plurilobate e di color verde scuro o verde glauco
- Periodo di fioritura: primavera
- Esposizione: almeno 5-6 ore di sole
- Resistenza al freddo: i bulbi resistono all’inverno
- Tossicità per animali e bambini: sì
- Interessante per api, impollinatori e farfalle: sì
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