Trame – i radiatori che ricordano i filati di un tessuto
Trame è il nome di una serie di radiatori di design, progettati, nel 2012, da Stefano Giovannoni, per l’italiana TUBES.
La superficie radiante e gli elementi tubolari in acciaio dei termoconvettori sono stati plasmati, dal celebre designer, con un concept che riproduce i filati di un tessuto.
Naturalmente, la qualità del visual e del segno formale innovativo s’appoggiano, ferma restando la funzionalità, su sperimentazioni tecnologiche d’avanguardia.
Questo speciale connubio tra tecnologia e design, viene descritto, dallo stesso Giovannoni, come:
… la creatività (che) incontra la tecnica armonizzando funzionalità ed estetica …
ed è stato premiato, nel 2014, con il prestigioso Red Dot Design Award.
In effetti, non sono molti i prodotti per il riscaldamento ambientale con caratteristica d’arredo per gli spazi circonstanti.
Il modello base di Trame si sviluppa su una superficie radiante di 52,2 centimetri di larghezza x un’altezza di 150,2 e viene proposto in 3 diverse declinazioni: Trame 14, Trame 20 e Trame 28, secondo il diametro dei tubolari.
Il designer
Stefano Giovannoni, nato a La Spezia, nel 1954, si è formato in architettura all’Università di Firenze. Oggi, vive e basa le sue attività a Milano.
Ha insegnato nella stessa facoltà fiorentina, alla Domus Academy di Milano, all’Università del Progetto di Reggio Emilia e nella facoltà di architettura dell’Università di Genova.
Ha collaborato, sia come architetto che come designer, con brand prestigiosi del panorama internazionale, vincendo premi come il Design Plus di Francoforte, il 100% Design londinese, il Good Design Award di Chicago, il Red Dot Design Award e l’Interior Design Award di New York.
L’azienda
TUBES radiatori è stata fondata nel 1994 e ha posizionato il quartier generale nella sede storica di Resana (in provincia di Treviso).
Il focus della sua attività riguarda il settore termoidraulico e i caloriferi in particolare, con un approccio progettuale permeato di tecnologia e gusto per il design industriale.
Nel tempo, ha collaborato con firme di prim’ordine, come, per fare qualche nome: Satyendra Pakhalé, Roberto e Ludovica Palomba e, ovviamente, Stefano Giovannoni.
Alcuni tra i suoi pezzi sono entrati a far parte delle collezioni del Centre Pompidou di Parigi, del Museo d’Arte Contemporanea di Montreal (Canada) e dell’International Design Museum di Monaco.
Grazie anche a queste collaborazioni, ha conseguito premi e riconoscimenti, come il Best of the Year di New York e il Red Dot Design Award.
Per i credits, le immagini della galleria sono tratte dal sito web di TUBES; vi consigliamo di vistarlo per suggestioni e approfondimenti.