Giacomo Antonio Domenico Quarenghi (1744 – 1817), è stato un architetto e pittore neoclassico italiano di grande successo, autore di numerose opere di grande rilevanza nel territorio russo durante il regno di Caterina II la Grande. Per questa sua nutrita attività di architetto nell’impero fu nominato “Grande Architetto di tutte le Russie”. Figlio d’arte, Quarenghi studiò pittura a Bergamo, sua città natale e a Roma, dove ebbe come maestri Anton Raphael Mengs e Stefano Pozzi. Nella città eterna si avvicinò all’architettura grazie a Vincenzo Brenna e a una appassionata attività di rilievo degli edifici e delle vestigia classiche. Fino al 1771 viaggiò in Italia, approfondendo la sua cultura architettonica attraverso lo studio dal vero delle opere di Bramante, Sangallo il Giovane e, soprattutto di Andrea Palladio, l’architetto che nel 500 aveva rinnovato l’architettura italiana con una serie di importanti realizzazioni a Venezia e nell’entroterra.
Ebbe anche la possibilità di aggiornarsi sulle opere dei principali architettei delle avanguardie internazionali: i francesi Ledoux e Boullée e l’inglese Adams soprattutto. Nel 1779 il barone Friedrich Grimm assicurò a Quarenghi l’invito in Russia da parte dell’imperatrice Caterina II per diventare l’architetto di corte degli zar. Qui Quarenghi progettò edifici in stile neoclassico semplici ma imponenti, con disegni chiari e precisi, nei quali è evidente l’influenza di Andrea Palladio, architetto tardo rinascimentale. La forma di questi edifici era costituita da un semplice volume rettangolare preceduto da un elegante portico centrale con pilastri e frontone. Con il suo lavoro, Giacomo Quarenghi contribuì alla diffusione del linguaggio architettonico palladiano in Russia, con edifici che conferirono alla città di San Pietroburgo, allora capitale imperiale, molto del suo raffinato carattere neoclassico.
Quanrenghi, l’architetto di tutte le Russie
Tra le sue prime commissioni a San Pietroburgo il Palazzo Inglese a Peterhof (1781-89) e il Teatro Hermitage, che inizò a costruire nel 1782, entrambi in stile palladiano.
Altre prime costruzioni includono la massiccia Borsa e la Banca di Stato (1789-96). Glia ltri interventi a San Pietroburgo comprendono la Sala di San Giorgio nel Palazzo d’Inverno (1786-95), diversi ponti sulla Neva, e una serie di strutture accademiche, tra cui l’Accademia delle Scienze (1785-90), l’Istituto Caterina (1804-07; ora la Biblioteca Saltykov-Shchedrin), e l’Istituto Smolny (1806-08).
Alla residenza reale di Tsarskoye Selo (ora Pushkin), Quarenghi progettò i bagni, la sala da concerto, la chiesa, il Palazzo Alexander e altre strutture. Altre magnifica realizzazione, il Palazzo dell’Ostantino residenza del Conte Sheremetev, con teatro superbamente adornato e fantasiosi padiglioni italiani ed Egizi.
Di questa importante opera, Quarenghi lasciò una summa nel volume, pubblicato nel 1810, Edifici costruiti a San Pietroburgo su progetti del cavalier Quarenghi e sotto la sua direzione.