Una passeggiata nello storico giardino di delizie dei Borbone alla scoperta di alberi monumentali, secolari boschetti di camelie, antiche cultivar e serre di ananas.

Destinazione natura

Il turismo botanico è il travel trend del 2025: con l’arrivo della primavera aumenta la richiesta di un turismo lento, lontano dal caos della città, perfetto per chi desidera godere del ricchissimo patrimonio verde italiano che vanta giardini e parchi storici di rara bellezza dove perdersi tra attrazioni floreali e riscoprire la passione per l’orti-cultura.

A Napoli il Giardino Torre del Real Bosco di Capodimonte, ex fruttiera reale, giardino di delizie e vivaio all’interno della riserva di caccia voluta da Carlo di Borbone (1716-1788), è tappa ambita per chi desidera visitare uno scrigno prezioso di biodiversità mediterranee ed esotiche. Posto al margine nord orientale del Bosco di Capodimonte, il polmone verde più grande della città con i suoi 130 ettari di prati, alberi monumentali e oltre 400 specie botaniche.

Il Giardino Torre ha riaperto al pubblico nel luglio 2023, dopo un lungo restauro botanico e architettonico sotto la direzione della società Delizie Reali Scarl, e oggi si presenta nella sua originaria vocazione di azienda agricola e giardino produttivo, museo vivo e laboratorio permanente di cucina mediterranea basata su principi di biodiversità e sostenibilità. Una tenuta storica di circa ventimila metri quadrati luogo ideale per tutti i gardening-enthusiast che desiderano riconnettersi alla natura, immergersi in spettacolari fioriture e passeggiare tra frutti esotici e antiche cultivar.

L’Agrumeto Storico e Fruttiera Reale

Varcando il cancello d’ingresso del Giardino Torre del Real Bosco ci si ritrova immersi nell’Agrumeto Storico dei Borbone, dal 2021 nell’elenco degli Alberi Monumentali d’Italia: un filare di mandarini e aranci, bordato da siepi di mirto e disposto lungo il perimetro delle aree a frutteto e da un boschetto di mandarini e cultivar a spalliera di sfusato amalfitano e limoni di Sorrento. Qui nel 1816, in via sperimentale, fu introdotto il mandarino che nel 1840 venne descritto da Michele Tenore, direttore dell’Orto Botanico di Napoli, con il nome di Citrus deliciosa.

Addentrandosi lungo i viali della Fruttiera Reale, un tempo dispensa personale del Re, è inoltre possibile ammirare un impianto organizzato in filari di diverse specie frutticole: antiche cultivar di pere come la “Mastantuono”, la “Pera Coscia” e la “Spadona”, susine “Regina Claudia” e le ciliegie “O Monte” e “Giulia” e, ancora, filari di nespoli (giapponesi ed europei), alberi di albicocche, pesche nettarine, percoche e cachi. Dal mese di maggio fino a luglio, inoltre, il giardino è un’esplosione di susine e corbezzoli, fragole e gelsi.

Arricchiscono la collezione anche varietà di agrumi e cultivar eccezionali come il cedro “Mano di Buddha” e il “Kaffir lime”. Al centro della Fruttiera si erge inoltre un maestoso esemplare di Canforo (Cinnammonum camphora), prezioso per le dimensioni e il valore storico, nonché per il suo valore ambientale di albero habitat. Arrivato dalla Cina intorno al 1825, questo esemplare è uno dei canfori più grandi d’Italia e dal 2021 rientra nella lista degli alberi monumentali. La sua chioma di 450 mq domina tutta la Fruttiera e ricopre nella sua interezza la fontana marmorea che si trova ai suoi piedi.

Il Giardino dei Fiori

Dalla Real Fruttiera si accede al Giardino dei Fiori che, per gli aspetti architettonici, rappresenta la parte più preziosa dell’intero complesso, riabilitata e riaperta al pubblico grazie ad un progetto botanico realizzato sulla base di precise ricerche storiche e all’utilizzo di elenchi floristici e fotografie d’archivio. L’intervento, mirato al ripristino dell’area, ha permesso di ricreare un ambiente ricco di piante esempio del migliore collezionismo botanico.

Verso la fine dell’Ottocento, con il diffondersi della moda dell’esotismo, quest’area accoglieva infatti curiosità botaniche come banani rosa, magnolie tripetale, orchidee “scarpette di venere” e una ricca collezione di camelie antiche (ibridi di Camellia japonica) che ancora oggi si può ammirare. Oggi, durante il periodo primaverile ed estivo, il giardino diventa un’esplosione di colori e fiori provenienti da ogni parte del mondo: ci sono il geranio malvarosa (Pelargonium graveolens), il glicine (Wisteria chinensis), l’elegante Iris Germanica e ancora la Rosa bracteata, la Bougainvillea californiana e la Tulbaghia violacea originaria del Sudafrica.

Tra le curiosità botaniche anche la Aristolochia gigantea una rampicante tropicale che presenta grandi foglie cuoriformi e spettacolari fiori profumati, la Eremophilia nivea pianta della seta tipica delle regioni ad Ovest dell’Australia, la Akebia quinata caratterizzata da grandi foglie cerose e fiori profumati e ancora pennacchi rossi di Callistemon, siepi di Argyranthemum frutescens e di lentisco. Ai lati della fontana a nicchione posta al centro del Giardino si trovano le settecentesche “ananassiere” volute dai Borbone, piccole serre seminterrate, realizzate in muratura e riscaldate generalmente con la semplice fermentazione del letame.

La Purpignera

Il margine destro è caratterizzato dall’Esedra con peri a spalliera e una vasca con ninfee ed altre specie vegetali acquatiche. Da qui, attraverso una sorta di “stanza” di passaggio si accede al Giardino della Purpignera dove anticamente si coltivavano piante ornamentali in vaso e dove ancora oggi si conservano un gelso e una spalliera di limoni varietà sfusato di Amalfi e Calabresella. Ma in primavera a colpire lo sguardo sono soprattutto i fiori che crescono nei due semenzai-bulberie dove è possibile ammirare calle e calendule, giacinti, dalie e agapanti ma anche varietà di fiori meno note come l’emerocallide, la Pontederia e il Cyperus papirus pianta tropicale di grandi dimensioni, utilizzata dagli antichi egizi per produrre carta di papiro.

Storia, orti, cucina

Storia, orti, cucina è la vocazione del sito che recupera la propria destinazione originaria di azienda agricola e giardino produttivo, ma anche di luogo di delizie, museo vivo, laboratorio permanente di cucina mediterranea basata sui principi di biodiversità e sostenibilità, centro didattico di educazione alimentare e botanica che vede la partecipazione di una comunità attiva costituita da associazioni culturali, cooperative sociali e piccole imprese virtuose del territorio. La Caffetteria-Bistrot e la Pizzeria allestiti negli ambienti del Casamento storico, propongono un’offerta gastronomica che trae ispirazione dal luogo. La filosofia è quella della filiera corta e della stagionalità: dagli orti alla tavola. Gran parte dei prodotti usati in cucina provengono dagli orti della tenuta e da altri piccoli artigiani del territorio.

Delizie Reali

Delizie Reali è il brand nato per il recupero e la valorizzazione della Stufa dei Fiori e del Giardino Torre nel Real Bosco di Capodimonte a Napoli. Nel 2018 la società consortile Delizie Reali Scarl vince il bando di gara europeo indetto dall’allora Mibact e si è aggiudicata la gestione per 20 anni dei due siti storici. A capo della società Nunzia Petrecca, Amministratrice Delegata Delizie Reali Scarl che, con un importante investimento privato, porta avanti il restauro botanico e architettonico del sito condotto da Minerva Restauri, impegnata nelle attività di conservazione dei beni culturali di grande valore storico-artistico, e dalla Euphorbia specializzata dal 1995 nella cura e manutenzione dei giardini storici.

Nel 2023 il Giardino Torre riapre al pubblico e viene ulteriormente arricchito con cultivar e curiosità botaniche grazie ai fondi PNRR per i Parchi e i Giardini Storici che hanno valorizzato l’identità del luogo e migliorato le condizioni di conservazione del bene. Il progetto Delizie Reali rientra nel più ampio Masterplan del Museo e Real Bosco di Capodimonte per dare una nuova destinazione ai 17 edifici borbonici presenti nel bosco.

Giardino Torre del Real Bosco

Aperto dalle ore 9.30 alle 16.30 Ingresso consigliato da Porta Miano, Porta Grande, Porta Piccola (20 min a piedi), varco pedonale S. Maria ai Monti. Chiusura settimanale lunedì e martedì.
Prenotazione obbligatoria per bistrot e pizzeria al numero 0812241770