Si è tenuto il 14 dicembre l’evento Plagio Rossetti nella Facoltà di Architettura di Ferrara, diretto da un gruppo di studenti riuniti nel collettivo HPO. Lo scopo è la denuncia dell’attuale condizione, scandalosamente, di rovina del luogo destinato per le spoglie del famoso architetto ferrarese del Quattro/Cinquecento: Biagio Rossetti.
Attualmente è infatti presente solo una navata laterale dell’antica Basilica di Sant’Andrea in via Camposabbionario a Ferrara, coperta dalla proliferazione della vegetazione spontanea e dei neo edifici dallo scarso valore architettonico.
I giovani studenti hanno voluto denunciare l’impietoso silenzio che grava attorno a questa situazione, nonostante i grandi cicli di studi e conferenze dedicati al Rossetti: nessuno parla di risanamento della struttura funeraria e attualmente gli stessi resti di Sant’Andrea si trovano all’interno del cortile della Scuola Media Dante Alighieri.
La Basilica, che è stata vittima di alcuni crolli durante la seconda guerra mondiale, è attualmente ad uno stato di degradazione non indifferente. La proposta del collettivo è stata operativa: di prima mattina i giovani ragazzi si sono presentati di tutta l’attrezzatura necessaria e hanno ripulito la zona.
E non è finita qui: nel pomeriggio la stessa Basilica è diventata il teatro una rivisitazione del Giulio Cesare di Shakespeare con i disegni di Bruno Zevi tratti da “Saper vedere l’Urbanistica”.