La Gerbera – splendidi fiori e aria pulita

La Gerbera è una pianta erbacea (in realtà un genere), appartenente alla famiglia delle Asteracee e originaria del Sud Africa.

Particolarmente apprezzata per i fiori dai colori intensi e di lunga durata, si è diffusa, nel nostro paese, nel dopoguerra, importata dai mercati nord europei.

Le sue qualità ornamentali sono arricchite da una geometria praticamente perfetta delle corolle e dalla disponibilità in tinte e sfumature diverse, che consentono di realizzare composizioni assai variegate.

È una pianta che, coltivata in giardino, non supera i 30-35 centimetri di altezza, mentre in vaso si stabilizza, normalmente, tra i 20 e i 25 centimetri.

Caratteristiche

Le foglie della Gerbera nascono rotonde e, col tempo, assumono profili a lancia, generando – nelle pagine inferiori – una peluria che le rende setose al tatto.

I fiori emergono da steli allungati, con infiorescenze terminali disegnate sulle sembianze di grandi margherite e corone semplici o doppie, a tinta unita.

La fioritura sopraggiunge in primavera e si protrae fino all’autunno; secondo le varietà, le corolle si vestono di arancione, bianco, giallo, lilla, rosso, rosa e persino viola, con tonalità intense e sfumature tra le corone, nei fiori doppi.

Varietà più nota

La varietà più diffusa della Gerbera è la Gerbera Jamesonii, proveniente da una regione particolare del Sud Africa, il Transvaal, noto per le miniere di diamanti. I suoi fiori coprono un po’ tutto lo spettro cromatico del genere e possono essere arancioni, bianchi, gialli, rossi o rosa.

Qualità depurative dell’aria

La Gerbera è in grado di depurare l’aria dalle particelle di  benzene e tricloroetilene; collocata in prossimità delle aree destinate al bucato, è in grado di assorbire la trielina contenuta nei tessuti lavati a secco.

Collocazione e cure

La Gerbera ama la luce del sole, ma non l’esposizione diretta e predilige zone di buona aerazione, con correnti non fredde.

Pur preferendo temperature oscillanti tra i 15 e i 25 °C, in estate, sopporta bene anche escursioni termiche verso l’alto, purché le radici trovino sempre un po’ di umidità. In inverno, è bene non sottoporla a temperature inferiori ai 5 °C.

Il suo habitat naturale è un terreno d’impasto morbido, tendente all’acido e dal buon drenaggio. Va annaffiata con regolarità, evitando accuratamente i ristagni d’acqua, che potrebbero far marcire le radici.

Non occorre sottoporla a potature ed è sufficiente eliminare i fiori e le foglie che si sono seccati, per favorire il passaggio di aria e luce.

Il suo sviluppo può essere coadiuvato, in primavera, aggiungendo fertilizzanti liquidi all’acqua d’irrigazione, con cadenza quindicinale.

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