Rosa canina – antica fonte di benessere
La Rosa canina è una pianta perenne, fiorita e, spesso, spontanea. Originaria dell’Europa e dell’Asia, ha una forma arbustiva e cespugliosa.
Il termine canina trae origine da uno scritto di Plinio il vecchio, relativo alla guarigione di un legionario, salvato col decotto delle radici, dopo il morso di un cane affetto da rabbia.
Sin dall’epoca medioevale, la pianta è stata utilizzata per contrastare le malattie del sistema respiratorio e, durante l’ultimo conflitto mondiale, ha surrogato gli agrumi – difficili da reperire nel Regno Unito – per la somministrazione di vitamina C.
Appartenente alla famiglia delle Rosacee, è caratterizzata da fusti, legnosi e spinati, che possono crescere sino a un’altezza massima compresa tra 1 e 2 metri.
Caratteristiche
Le foglie della Rosa canina sono piccole e ovali e le loro pagine presentano margini dentellati.
I fiori vestono il caratteristico color rosa chiaro (bianco, per qualche varietà); mostrano 5 grandi petali, stami gialli e regalano un piacevole profumo. La fioritura inizia al termine della primavera.
In autunno, la pianta genera frutti a forma d’uovo, bacche vestite di rosso scarlatto, che costituiscono la vera fonte delle sue virtù terapeutiche.
Proprietà officinali
In passato, i preparati erboristici di Rosa canina erano basati su macinati dei frutti, mentre, oggi, si fanno seccare le bacche e si procede per infusione.
Alla già menzionata concentrazione di vitamina C, s’aggiungono qualità antinfiammatorie e coadiuvanti dell’assorbimento di calcio e ferro.
Questa combinazione naturale si rivela utile nella cura dell’asma e delle infiammazioni della congiuntiva e conferisce ai prodotti qualità antistaminiche, mediate dall’attivazione della vitamina B9.
Secondo recenti studi, la Rosa canina ha anche qualità toniche, antistress, antiossidanti e diuretiche, oltre che astringenti, per i tannini che contiene.
Naturalmente, è sempre importante il consiglio di un esperto, per la correttezza dei dosaggi e l’associazione con i farmaci. In ogni caso, se ne sconsiglia l’uso in gravidanza.
Collocazione e cure
La Rosa canina può essere posizionata sia in piena esposizione solare che alla mezz’ombra – con un leggero riparo dal caldo eccessivo – e mostra una buona resistenza alle basse temperature.
Il suo habitat naturale è un composto di terra fertile, leggera e ben drenata. Se dispone d’acqua piovana, va annaffiata solo nei periodi siccitosi, evitando con cura i ristagni idrici.
Può essere coltivata sia in giardino che in vaso e il suo sviluppo può essere coadiuvato con conferimenti invernali di concime granulare a lento rilascio.
Periodicamente, è bene potare la pianta, eliminando i rami secchi o danneggiati e creando spazio nella parte centrale dell’arbusto.
Le immagini della cover e della galleria sono state tratte dalla piattaforma free Pixabay.