Passiflora – fiori esotici e virtù benefiche
La Passiflora è una pianta erbacea e perenne, originaria dei continenti americano e asiatico, oltre che dell’Australia.
Appartenente alla famiglia delle Passifloracee, ha grandi qualità ornamentali e viene utilizzata in diversi ambiti, dall’erboristico al gastronomico.
Il suo nome deriva dalla crasi dei 2 termini latini che indicano il fiore e la passione; in sintesi, è il “fiore della passione“.
Le 2 varietà più diffuse, per le valenze descritte, sono la Passiflora Cerulea (quella più coltivata nel nostro paese) e la Passiflora Incarnata.
È una pianta arbustiva, dalle tendenze rampicanti e si sviluppa in lunghi rami – dotati di viticci – che possono raggiungere anche i 5 metri.
Caratteristiche
Le foglie della Passiflora si distribuiscono, in sequenze alternate, lungo i fusti, hanno una forma a lancia e vestono un bel color verde scuro.
I suoi splendidi fiori hanno corolle piuttosto ampie (sui 10 centimetri); petali, filamenti e stami disegnano forme esotiche e suggestive, dipinte di bianco e verde – alla base – e di bianco, blu (o lilla) e giallo a salire.
La fioritura appare durante la stagione estiva e si protrae da giugno a settembre.
I frutti sono bacche carnose – a forma d’uovo – contenenti una polpa che avvolge i semi. Non tutti sono commestibili ed è quindi bene assumere informazioni.
Le bacche delle Passiflore sudamericane, ricche di sostanze nutritive e benefiche, sono anche note come maracuja il “frutto della passione“.
Proprietà officinali
La Passiflora vanta diverse proprietà officinali. I preparati erboristici, realizzati con le sue componenti, hanno azioni ansiolitiche e sedative, efficaci in caso d’insonnia.
Secondo recenti studi, la pianta contiene anche sostanze ad attività antispasmodica, che inducono il rilassamento di alcuni tessuti muscolari, come quelli legati all’intestino e ai bronchi.
Naturalmente, è sempre opportuno ricorrere al consiglio di un esperto, per i dosaggi d’assunzione e le associazioni con i farmaci. In ogni caso, se ne sconsiglia l’uso in gravidanza.
Collocazione e cure
La Passiflora predilige ambienti a clima caldo o temperato. È una pianta che ama l’esposizione solare (ne esalta la fioritura) e va protetta dal freddo, ricorrendo a pacciamature sulle radici.
Il suo habitat naturale è un terreno dall’impasto fertile, fresco e ben drenato. È bene annaffiarla regolarmente, per conservare l’umidità del terreno circostante, avendo cura di evitare i ristagni idrici.
Il suo sviluppo può essere coadiuvato dal conferimento di compost domestico o fertilizzante liquido (mixato all’acqua d’irrigazione).
Al termine della stagione invernale, sarà opportuno potarla, eliminando i rami danneggiati e creando spazio nelle aree più intricate della chioma.
Le immagini della cover e della galleria sono state tratte dalla piattaforma free Pixabay.