Echinacea – virtù estetiche e benefiche
L’Echinacea è una pianta fiorita, erbacea e perenne, originaria dell’America settentrionale e del Messico; appartiene alla famiglia delle Asteracee … la stessa della Margherita.
Il suo nome deriva dal termine greco echinos – “riccio“, per la morfologia del disco centrale del fiore, estroflesso e composto da elementi a forma di spine.
È una pianta piuttosto robusta, che cresce su uno stelo alto e rigido e raggiunge un’altezza massima di circa 80 centimetri.
La bellezza dei suoi fiori la colloca, a buon diritto, tra le piante ornamentali, ma è più nota per le qualità fitoterapiche.
Gli sciamani dei native americans – gli indiani d’America – l’utilizzavano per curare le malattie da raffreddamento, le scottature, le ferite e gli effetti del veleno di insetti e serpenti.
Caratteristiche
Le foglie dell’Echinacea nascono alla base del fusto verde, leggermente sfumato in rosso. Hanno una forma a lancia e una pagina cosparsa da una peluria protettiva.
La differenza tra le foglie è uno dei caratteri che distinguono le 2 varietà più diffuse di questa pianta: l’Echinacea Purpurea – che ha foglie dalla superficie più ampia – e l’Echinacea Angustifolia – che le genera più piccole e strette.
I fiori hanno una forma che ricorda le Margherite, un disco centrale di color nero con elementi arancio e i petali radiali, vestiti di un bel viola porpora, con varianti rosso-rosa o, meno frequentemente, bianche.
L’Echinacea fiorisce in estate e le infiorescenze durano sino al mese di ottobre.
Proprietà officinali
L’Echinacea – e, in particolare le varianti Purpurea e Angustifolia, sopra citate – ha facoltà antivirali e immunostimolanti; può rafforzare le nostre difese naturali e curare gli aspetti sintomatici delle malattie respiratorie, oltre ad alcune infezioni urinarie.
I polisaccaridi e l’acido cicorico, contenuti nella pianta, stimolano il nostro sistema immunitario, che diventa più efficiente, quando il corpo è attaccato da agenti infettivi.
Lo stesso acido cicorico e l’acido caffeico, secondo recenti studi, hanno invece un’azione antivirale.
È una pianta che può essere utilizzata per prodotti ad uso esterno (principalmente pomate), che, favorendo la rigenerazione dei tessuti, riescono a lenire le cicatrici e combattere le ulcerazioni della pelle o le afte.
Naturalmente, esistono anche effetti collaterali. Stimolare il sistema immunitario, non è indicato per chi ha subito un trapianto o lotta contro malattie autoimmuni. È anche sconsigliato assumerla in gravidanza o durante l’allattamento.
Come si può vedere, il consiglio di un esperto sarà sempre importante.
Collocazione e cure
L’Echinacea è una pianta che ama l’esposizione solare; può adattarsi anche alla mezz’ombra, ma ne risentiranno le fioriture. Resiste bene, invece, alle temperature fredde dei nostri inverni.
Il suo habitat naturale è un terreno dal composto fertile, ben drenato e con un pH tendenzialmente neutro. Va annaffiata con regolarità, ma non eccessivamente, per evitare i ristagni idrici.
Il suo sviluppo può essere coadiuvato con il conferimento quindicinale di un concime liquido, mixato all’acqua d’irrigazione.
L’Echinacea va potata in prossimità del riposo vegetativo, dall’autunno inoltrato. Occorre eliminare le foglie secche e gli steli sfioriti o danneggiati.
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