Piante acidofile quali sono? Quale terriccio per piante acidofile? Concime per acidofile, ma quale?
Queste sono le domande più frequenti che vengono poste su queste piante. In realtà le risposte sono semplici, esattamente come la loro coltivazione che in vaso, su terrazzi e balconi, malgrado quanto si possa pensare, è più praticabile proprio in virtù della condizione indispensabile alla loro buona salute: il substrato.

Piante acidofile, qualche risposta
Generalmente sono piante che originano in particolari areali. Molte provengono dall’Oriente (soprattutto Cina e Giappone) e da zone collinari-montuose. In natura generalmente si sviluppano nella mezz’ombra luminosa di altri alberi o provengono da aree il cui profilo pedologico è quello delle brughiere che sono composte da suoli torbosi. Necessitano perciò di substrati acidi, che hanno cioè un pH inferiore a 7, poichè questo consente loro un miglior assorbimento di nutrienti come manganese, rame, zinco e soprattutto ferro.

Se non si rispettano queste esigenze, le piante acidofile (in vaso soprattutto), dopo poco tempo mostrano, segni di clorosi e occorre intervenire somministrando ferro chelato che si acquista facilmente nei garden oppure online.
Per il resto si può solo dire che generalmente sono piante che hanno fioriture che non si dimenticano.

Quali sono le piante acidofile?
Sono molte e molto ambite proprio per le loro fioriture. Solo per fare qualche nome alquanto noto fra gli arbusti: ortensie, gardenie, camelie, peonie, azalee, skimmie, rododendri e magnolie, ma qui si tratteranno solo quelle che fioriscono ad aprile. Eccole.
Camelia
Magnifica sempreverde, dalla fioritura seducente ed elegante, con i suoi fiori è un’ottima scelta per il terrazzo o il balcone. In genere si adatta bene al vaso, purchè profondo e capiente, e regala momenti di intensa bellezza. Richiede annaffiature regolari, specie quando inizia a fiorire.
Suggerimento: il terriccio per le camelie va rinnovato aggiungendone un po’ ogni anno senza però coprire mai il colletto dell’arbusto. Si rinvasa ogni 2-3 anni se si possiedono piante piccole in vasi di due misure più grandi. Una volta adulte, invece, meglio evitare di svasarle per non danneggiarle, date le dimensioni.

Peonie arbustive
Veri e propri arbusti caducifolia molto somiglianti alle ‘sorelle’ erbacee, ma ancora più straordinari i fiori che si aprono da metà aprile in poi. I fiori sono grandi e tendono a reclinarsi in giù per il peso, quindi talvolta sono necessari supporti adeguati. A questo indirizzo, un approfondimento sulle peonie.
Suggerimento: accettano il vaso purchè sia capiente e profondo e il substrato sia un terriccio per acidofile di buona qualità, possibilmente quello commercializzato in un mix con lapillo vulcanico. Si rinvasa ogni 3-4 anni.

Azalea
Salvo alcune specie (come la magnifica A. mollis) è una pianta sempreverde che si ricopre interamente di fiori e con certe cultivar, può rifiorire anche a settembre. I fiori iniziano a dare spettacolo talvolta già a marzo e sono un’esperienza che difficilmente si scorda. Può essere a portamento eretto e globoso e avere dimensioni piccole e medie ma, volendo, anche strisciante. Con questo habitus forma morbidi cuscini che si allargano sul vaso dalla fioritura spettacolare, adatto a balconi e terrazzi. Un articolo dettagliato qui.
Suggerimento: anche l’azalea necessita di terreno per acidofile e, se si deve contenerne lo sviluppo, va potata subito dopo la fioritura come la forsizia e per le stesse ragioni.

Kalmia latifolia ‘Minuet’
Sempreverde, acidofila tout court come tutte le appartenenti al genere che comprende piante magnifiche. Data la collocazione, meglio optare per questa cultivar che ha dimensioni più contenute ma è comunque una delle piante per terrazzi di una certa grandezza, considerato che cresce un metro e si allarga altrettanto. Ama i climi più freschi, quindi è preferibile coltivarla nelle zone della Penisola più collinari o montane. Regge infatti temperature sotto lo zero proibitive per molti altri generi. Inizia a fiorire nella seconda metà di aprile e produce grappoli di fiori campanulati alquanto particolari.
Suggerimento: con questa pianta non ci si può permettere divagazioni in tema substrato. Necessita solo di terriccio per acidofile, possibilmente ricco e soffice, drenante e con un certo grado di umidità, senza però allagarla o tenerla troppo bagnata.

Enkianthus campanulatus
Un’altra acidofila di tutto rispetto. Bellissima la fioritura che inizia ad aprile e si protrae circa due-tre mesi. Produce una moltitudine di fiori che, a seconda della cultivar, possono essere bianchi (la specie) o rosa e rosso. Anche questa è una pianta per terrazzi, poichè raggiunge dimensioni importanti. È una caducifolia e in autunno la livrea delle foglie regala un ulteriore spettacolo.
Suggerimento: resiste bene al freddo ma teme i venti freddi.

Callistemon
È un’acidofila sempreverde dalla curiosa fioritura. Produce infatti fiori che allo sguardo sembrano scovolini rossi, lunghi circa una quindicina di centimetri. Desidera un’esposizione in pieno sole, a esclusione delle aree italiane più calde, dove invece è preferibile collocarlo in mezz’ombra. In base alla specie scelta, bisognerà regolarsi con le basse temperature perchè non tutte sopportano il freddo quando tocca lo zero. In vaso la crescita è più contenuta ma in ogni caso necessita di un certo spazio, pertanto è preferibile collocarlo in un terrazzo. È necessario irrigare senza eccedere, anche se è una pianta che tollera la siccità purché limitata a periodi davvero brevi. Sopporta bene anche la salinità.
Suggerimento: va rinvasato ogni due anni sostituendo interamente il substrato con terriccio nuovo. Il rinvaso va fatto a fioritura conclusa in un vaso di due misure più grande, al massimo.

Erica arborea
Magnifica sempreverde, spontanea anche in Italia. Questa specie è un arbusto che può diventare anche alto, quindi è più idoneo a terrazzi di medie dimensioni più che a balconi. Anche questa pianta acidofila, a differenza di altre necessita di esposizione in pieno sole e una buona irrigazione ma senza eccedere. Può tollerare la mezz’ombra e va posta attenzione agli eccessi idrici.
Suggerimento: teme i venti freddi o le correnti fredde improvvise.

Rhododendron
È un sempreverde ma è soprattutto il re delle acidofile per la maestosità della sua fioritura. Produce boccioli molto grandi che si aprono in aprile in infiorescenze composte da fiori campanulati grandi. Vuole un’esposizione più in ombra che in mezz’ombra, ma necessita che sia luminosa per poter fiorire bene, quindi è adatto come pianta per il balcone a nord. Cresce lentamente ed è difficile doverlo potare se coltivato in vaso. Il terriccio deve essere tassativamente per acidofile ma molto drenante. È sensibile agli alti tassi di inquinamento tipici delle grandi città.
Suggerimento: il rododendro ha un apparato radicale superficiale e questa caratteristica espone la pianta a soffrire maggiormente il caldo. Tenere umido il substrato ma senza eccedere.

Daphne odora ‘Aureomarginata’
Decisamente un arbusto per spazi ampi, poichè tende ad avere un portamento allargato e un’altezza che nel tempo arriva a circa un metro. Fiorisce già a febbraio e i fiori di marzo che emette, donano profumi che celebrano la primavera in tutti i suoi aspetti. Approfondimenti in questo articolo.
Suggerimento: predilige la mezz’ombra e terriccio per acidofile ma è essenziale che abbia un vaso profondo perchè riesca a vivere terrazzo anziché in piena terra.

Pieris japonica
È una sempreverde affidabile e dalle pochissime esigenze. Inizia a produrre già nella seconda metà di marzo, una serie di infiorescenze a grappolo composte da numerosi fiori campanulati e dall’aspetto ceroso, insieme alla nuova foliazione che assume un colore rosso acceso in contrasto alle foglie verdi. I fiori sono delicatamente profumati, quanto basta a profumare l’aria.
Suggerimento: accetta anche substrati solo leggermente acidi o neutri, ma in questo caso meglio porre attenzione all’irrigazione e all’esposizione. Meglio dunque su un balcone a nord.

Chamelaucium uncinatum (Wax flower, fiore di cera)
È una sempreverde di origine australiana che, infatti, vuole un’esposizione al sole. Fra le acidofile è una pianta che si adatta anche a substrati non spiccatamente acidi. Coltivandola in vaso, meglio comunque utilizzare il terriccio che la pianta predilige. Fiorisce a inizio primavera emettendo fiori che appunto sembrano di cera per la loro consistenza, che spuntano su lunghi rami ricoperti di foglie aghiformi. Non necessita di grandi quantità d’acqua, quindi verificare sempre che il substrato sia asciutto prima di irrigare. In estate procedere invece come d’uso. È abbastanza resistente al freddo, ma in caso di inverni molto rigidi, meglio ripararla in serra fredda.
Suggerimento: è una pianta che bisogno di fotoperiodismo corto per riuscire a fiorire bene, cioè beneficia di un periodo più breve di ore di luce che precede la fioritura. Se posta in mezz’ombra produce meno fiori.

Loropetalum
Un’altra bella acidofila sempreverde. Molto facile da coltivare e accetta il vaso senza grosse difficoltà a condizione di offrire un buon substrato ricco di humus e mezz’ombra. Tollera anche substrati non completamente acidi ma considerata la coltivazione in vaso, meglio utilizzare un terriccio specifico. Dalla fine di marzo/inizi aprile, è in piena fioritura. Molto diffusa la specie, a foglia bordeaux scuro con i fiori fuchsia.
Suggerimento: tende a svilupparsi, anche se con lentezza, ma sopporta bene le potature, anche in forma obbligata da effettuarsi tassativamente dopo la fioritura.

Magnolia stellata
Si annovera fra i piccoli alberi ma si può considerare un grande arbusto perchè in vaso non cresce molto ed ha una crescita lenta. È una caducifolia ed è adatta ad ampi terrazzi per il suo magnifico sviluppo rameale. A questo link, un articolo di approfondimento sulla pianta.
Suggerimento: ama il sole, ma considerate le temperature e l’irraggiamento di questi ultimi anni, meglio un’esposizione che preveda sole non oltre le 14, in estate, onde evitare scottature fogliari.

Mahonia
Arbusto sempreverde, tenace, rustico e dedicato soprattutto a chi ama i fogliami un po’ coriacei e spinosi. Esistono comunque anche specie e cultivar con foglie prive di spine, come M. eurybracteata. Cresce abbastanza lentamente e in mezz’ombra, ma la sua fioritura di colore giallo intenso, luminoso e vibrante, merita l’attesa di vederla crescere. Fiorisce tra marzo e aprile ma in alcune specie inizia già in inverno. In questo articolo un approfondimento.
Suggerimento: fiorisce in genere all’apice dei rami, quindi la potatura, ove necessaria, è da effettuarsi dopo che sono apparsi i fiori e ponendo attenzione a non asportare la cima del fusto centrale.

Andromeda polifolia
Sempreverde poco conosciuta che merita però un posto in balcone come arbusto che inizia a fiorire ad aprile e prosegue fino ai primi caldi. Ha un’altezza contenuta e tendenzialmente globosa ed è adatta anche ai balconi, oltre che ai terrazzi. Ha foglie che ricordano quelle del rosmarino e produce miriadi di fiori piccoli, rosa con un lungo picciolo dello stesso colore e di forma campanulata.
Suggerimento: anche per questa acidofila, è fondamentale porre attenzione a irrigare. Non resiste alla siccità ma non vuole nemmeno eccessi idrici. Controllare sempre il grado di umidità del substrato prima di procedere a somministrare acqua.

Piante acidofile, la ricchezza della scelta mese per mese
Di sicuro la scelta fra le acidofile che fioriscono in aprile è ampia e nei prossimi mesi ce ne saranno altre. Sono piante che con poche cure riescono comunque a dare molte soddisfazioni e balconi e terrazzi trarranno benefici in tutte le stagioni dalla loro presenza.
Appuntamento quindi ai prossimi mesi con nuovi suggerimenti di arbusti per il balcone e con le fioriture di altre piante acidofile.
Ivana Fabris
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