Perovskia atriplicifolia è un’erbacea perenne che fa parte del novero di piante che gli addetti ai lavori definiscono a foglia grigia. In un giardino al sole fanno la differenza poiché coi loro fogliami riescono a valorizzare qualunque genere di piante a cui vengono accostate. Sono tutte molto decorative perché molto spesso non sono interessanti solo per i loro fogliami ma anche per le fioriture. Perovskia atriplicifolia è una di quelle.
Da qualche anno Perovskia atriplicifolia è stata rinominata in Salvia yangii secondo la classificazione filogenetica o classificazione molecolare moderna.
Origini e nomenclatura di Perovskia atriplicifolia
Origina da alcune regioni dell’Asia dove nasce spontanea anche ad altezze rilevanti (Afghanistan, Pakistan, Tibet e si può trovare anche a 3000 metri).
Vasily Perovsky, militare di alto rango nonché nobiluomo russo che fu il finanziatore dei giardini imperiali di San Pietroburgo, un secolo fa circa la introdusse in Europa e ne determinò l’inizio della coltivazione come pianta ornamentale. È dal suo cognome che prende l’epiteto generico, mentre l’epiteto specifico si deve alle sue foglie e deriva dall’unione di due termini greci latinizzati. Uno dei suoi nomi volgari, o comuni che dir si voglia, è salvia russa o russian sage.
Perovskia atriplicifolia, conoscerla meglio
È un’erbacea perenne suffruticosa, dal portamento arbustivo ed è caducifolia. Ricorda un po’ una lavanda, nel suo insieme, anche se le differenze fra i due generi sono notevoli pur appartenendo alla stessa famiglia, le Lamiaceae. Ha portamento piuttosto eretto, la sua altezza varia tra i 100-120 e i 70-80 centimetri o anche meno, secondo la cultivar. Alcune fra le più conosciute sono Perovskia atriplicifolia ‘Blue Spire’, ‘Little Spire’, ‘Lacey Blue’. Benché si coltivi ad uso ornamentale da circa un secolo, il suo uso nei giardini si è diffuso soprattutto negli anni 90 del 900 per il suo essere molto grafica e d’effetto e per l’assenza di bisogni particolari oltre che per non aver bisogno di grande apporto idrico. È molto apprezzata da api, farfalle e impollinatori.
Foglie e fiori
Le foglie di Perovskia atriplicifolia sono di color verde glauco/argento, molto dentate e molto strette che nascono da fusti vellutati e argentei, leggermente legnosi. I fiori sono piccolissimi calici blu/viola chiaro che si dispongono su tutto l’apice dei singoli rami. Fiorisce per tutta la durata dell’estate fino ai primi freddi autunnali. Foglie e fiori sono delicatamente profumati, specialmente le prima se strofinate. Per avere un ottimo effetto scenico, è preferibile piantare almeno tre esemplari per metro quadro o metro e mezzo al massimo, nel caso si abbia spazio a sufficienza in giardino. Diversamente darà lo stesso buoni risultati decorativi ma con un po’ meno rilevanza estetica.
Tecniche colturali
Perovskia atriplicifolia non ha particolari necessità colturali, fatto salvo almeno sei ore di sole e terreni molto drenanti, ragione per cui è indicato ammendare bene il substrato in caso di terra argillosa. Sopporta benissimo le basse temperature (regge anche i -15°). È necessaria la potatura dei rami spogli, a fine febbraio/primi marzo, a circa 20 cm ciascuno, per ottenere una crescita ordinata e fioriture copiose per tutta la stagione. Non ha bisogno di essere irrigata spesso e nemmeno di concimazioni lungo il corso della stagione vegetativa, ma solo una volta l’anno. Si moltiplica per talea erbacea a primavera inoltrata. L’unica vera avversità sono i ristagni idrici dati dai substrati non sufficientemente drenanti. Ammendare il terreno nella fase di impianto con sabbia di fiume in buona quantità, è d’obbligo. Predilige i terreni poveri e sopporta molto bene i venti e la salsedine.
Caratteristiche di Perovskia atriplicifolia
- Tipo di pianta: erbacea perenne, suffruticosa, decidua a portamento arbustivo
- Famiglia: Lamiaceae
- Origine: aree dell’Asia
- Dimensioni: altezza circa dai 60 ai 100 cm a seconda della cultivar
- Colore dei fiori: blu/viola, a calice piccolissimo
- Foglie: verde-glauco/argento, molto dentate e strette
- Periodo di fioritura: da fine maggio per tutta l’estate fino ai primi freddi autunnali
- Esposizione: soprattutto sole, almeno 6 ore al giorno
- Substrato: fare attenzione che sia massimamente drenante (ammendare con sabbia di fiume)
- Resistenza al freddo: alta
- Tossicità per animali e bambini: nessuna
- Attrattività per api, impollinatori e farfalle: sì
Ivana Fabris
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