Stella di Natale: così bella con le sue grandi foglie colorate che creano subito l’atmosfera del Natale. Appena arriva in casa, però la Stella di Natale perde le foglie. Succede sempre, anche ai più abili e per svariate ragioni, benchè non sia un soggetto capriccioso.
Il più delle volte è solo perchè non si sa abbastanza di questa pianta altamente decorativa e rappresentativa del Natale e non si conoscono le buone pratiche agronomiche necessarie a prendersi cura di lei. Altre volte è dovuto a come viene allevata e commercializzata da chi la produce. Niente di male, però. Quasi sempre si può rimediare.
Arriva l’inverno: la Stella di Natale perde le foglie
Entra nelle case rigogliosa e troppe volte ne esce subito dopo l’Epifania ridotta a pochi rami nudi apparendo pressochè morta. Inutile sperare che questo evento non si verifichi più o meno massicciamente. Anzi, per quanto riguarda la Stella di Natale (Euphorbia pulcherrima o Poinsettia che dir si voglia) è un mezzo miracolo quando non accade. Già dopo averla portata a casa, infatti, si assiste alla caduta delle prime foglie basali. Un giorno una, qualche giorno dopo, un’altra, poi un’altra e un’altra ancora e, quando va bene, ci si ritrova con una pianta i cui rami sono completamente nudi. In genere restano solo le brattee rosse apicali. Sin dalle prime foglie che cadono, si prova a fermare il fenomeno un po’ a tentoni e la prima cosa che si pensa è che abbia bisogno di più irrigazioni. Così, si procede aumentando (troppo) le annaffiature provocando inconsapevolmente altri danni.
In questo modo, il più delle volte, si resta con un pugno di…foglie secche in mano.
Perchè la Stella di Natale perde le foglie
Le sue necessità
Innanzitutto va ricordato che questa è una pianta che proviene da latitudini dove le temperature sono calde e soprattutto costanti, con un certo grado di umidità nell’aria ed esposte in pieno sole per buona parte dell’anno.
Come viene invece coltivata
In Europa viene allevata nei vivai in maniera intensiva in funzione alle richieste del mercato nel periodo natalizio e, il più delle volte, le distese di foglie rosse che si vedono un po’ ovunque, sono piante nate da troppo poco tempo ma forzate adeguatamente perchè emettano, nel periodo richiesto, le brattee colorate. Inoltre, nella fase di trasporto-vendita, può capitare che si interrompa la catena del caldo di cui invece hanno davvero bisogno e che, nei grandi supermercati ad esempio, vengano collocate in quei posti dove sono più esposte a colpi d’aria e sbalzi termici ripetuti. Anche le irrigazioni che vengono date non sono costanti e secondo le necessità della Stella di Natale. In pratica, troppo spesso è una pianta destinata a grossi stress e sofferenza garantita, perché pensata per il largo consumo, stile ‘usa e getta’.
Calore, umidità, ossigenazione dell’aria: fattori fondamentali per la Stella di Natale
L’elevata temperatura degli appartamenti, lo scarso ricambio d’aria che richiederebbe una pianta come la Stella di Natale che origina in paesi dove il clima è maggiormente arieggiato, la povertà di ossigeno provocata dal calore del riscaldamento che consuma la parte ossigenante dell’aria, l’umidità atmosferica pressochè assente, sono i fattori predisponenti alla cascola delle foglie.
Terreno
In natura la Stella di Natale ama i terreni leggeri, torbosi ma misti, soffici e drenanti, mentre quelle che si acquistano sono perlopiù coltivate appunto per un consumo veloce, non per durare a lungo, con un substrato poco affine alle sue necessità. In genere sono quasi tutti solo composti da terriccio universale che, se ci si dimentica di bagnare sufficientemente e in maniera corretta, provocano asfissia radicale o che, se si bagna troppo, trattiene poco e la base del vaso resta continuamente a contatto con l’acqua fuoriuscita dai fori di drenaggio, generando lo stesso rovinoso risultato. È così, infatti, che si provocano altre conseguenze e tutte nella direzione del ristagno idrico. Condizione che la Stella di Natale teme moltissimo.
Foglie della Stella di Natale che cadono: i sintomi
Le foglie non cadono tutte per la stessa ragione. Ci sono alcuni parametri da osservare per capire la causa e comprendere di cosa abbia più bisogno.
Foglie che perdono tono e tendono ad abbassarsi di continuo malgrado si irrighi nella maniera corretta
Causa: il substrato non è adeguato. Potrebbe essere troppo o troppo poco drenante.
Cura: se facendo una verifica si confermano queste due condizioni, rinvasare utilizzando terriccio universale mescolato a terriccio per acidofile contenente lapillo vulcanico nella misura di due parti del primo e una parte del secondo, oppure due parti di terriccio universale e una di sabbia di fiume. Porre in un vaso di una misura più grande ed effettuare il rinvaso cercando di non toccare il pane di terra, se non solo superficialmente.
Foglie che si accartocciano e cadono nel giro di pochi giorni, appena la pianta è stata portatata a casa
Causa: le temperature dell’ambiente sono troppo elevate e c’è scarsa umidità della stanza. Oppure è esposta a colpi d’aria o a sbalzi termici.
Cura: spostarla in un ambiente leggermente più fresco o controllare di non averla posta nei pressi di un termosifone. Apporre vicino al vaso un recipiente basso e un po’ largo pieno d’acqua così che per effetto dell’evaporazione si ricrei un microclima più umidificato. In caso sia stata posta troppo vicino ad una finestra o ad una porta, scegliere un posto più riparato da sbalzi di temperatura e colpi d’aria fredda.
Foglie che prima ingialliscono e poi cadono iniziando dal basso
Causa: eccesso di irrigazioni
Cura: verificare sempre che i primi 5 cm di terriccio siano asciutti prima di dare acqua. Bagnare bene solo in questo caso, ponendo però dell’argilla espansa nel sottovaso in modo che le radici sentano l’acqua senza assorbirla per risalita e ne traggano l’umidità necessaria.
Foglie con macchie bianche al centro con l’aspetto di una muffa
Causa: fenomeno di marciume causato da Botrytis cinerea, un fungo.
Cura: eliminare le parti colpite, diminuire le irrigazioni e spostare la pianta in un locale più areato.
Cosa fare quando la Stella di Natale perde le foglie
Prima di dichiararsi sconfitti buttando la pianta che, peraltro, potrebbe vivere davvero molti anni, fare un tentativo per vedere se si riesce a recuperarla, vale davvero l’impegno.
Con poco si potrebbe ottenere davvero un ottimo risultato e godere delle fioriture della Stella di Natale, ripetute anno dopo anno. Quindi, persa per persa, conviene prendere il coraggio a due mani e provvedere ad un intervento che, per quanto possa apparire drastico, potrebbe essere risolutivo.
La Stella di Natale perde le foglie: tagliare per risanare
Se la pianta mostra rami nudi fino agli apici dove però persistono le brattee rosse, procedere a tagliarli in rapporto di circa un terzo rispetto alla lunghezza dei rami. In pratica, se la pianta è alta 40-45 cm, tagliare a circa 12-15 cm dal colletto, cioè quel punto dove termina l’apparato radicale nella terra e inizia la parte aerea, cioè i rami. Se fosse più bassa, stesso rapporto: in caso di una pianta alta 30, tagliare a 10 cm. Qualora fosse invece molto piccola, asportare solo gli apici tagliando circa 3-5 cm di porzione di ramo.
Perchè nella Stella di Natale la potatura è sempre necessaria
La potatura è sempre indispensabile nella Stella di Natale poiché le foglie colorate (brattee appunto) che proteggono i veri fiori (ciazi), si formano solo sui rami dell’anno. È maggiormente indicata in questi casi perchè la si induce ad emettere foglie nuove. Usare sempre lame affilate e disinfettate: un cutter o una forbice a lame sottili. Appena effettuato il taglio, la Stella di Natale emetterà del lattice da ciascun ramo: è la sua linfa. In questo caso è indispensabile fermarne la fuoriuscita. Si può agire in diversi modi: facendo un piccolo impacco con terriccio impastato con acqua oppure con cenere di legna impastata allo stesso modo. La cicatrizzazione è fondamentale. Qualora non fuoriuscisse lattice, asportare tutto il ramo fino alla base poiché significa che è praticamente morto.
La Stella di Natale perde le foglie: riposo per favorire la ripresa
Fatta l’operazione di taglio, è buona norma collocare il vaso della Stella di Natale in un ambiente con poca luce e con una temperatura di qualche grado inferiore ai 20°. Tutto ciò per indurre la pianta ad andare in riposo, condizione necessaria perchè riesca a recuperare lo stress subito.
Irrigazione idonea ad un po’ di meritato riposo
Altro passaggio importante è bagnare poco per frequenza e quantità. La pianta vegeterà meno, in condizioni di luce scarsa e non le necessiterà essere irrigata con la metodica utilizzata in condizioni normali. In ogni caso, anche se dovesse sentire un po’ la sete, non ne risentirà. Pertanto, irrigare ogni quindici giorni circa ma giusto quanto basta perchè le radici sentano un po’ di umidità. Questo trattamento dovrà durare circa un mese, dopo di che si potrà riportare la Stella di Natale, in un ambiente luminoso e caldo. Se la fase di riposo coincide con la fine dell’inverno, allora è indicato provvedere ad altri piccoli accorgimenti.
Rinvaso per tornare allo splendore
Dopo la fase di riposo e dopo aver riportato la Stella di Natale alla luce e al caldo, è il momento di occuparsi del substrato. Se si è provveduto a rinvasare al momento dell’acquisto, provare a svasare la pianta e controllare quanto nel frattempo è cresciuto l’apparato radicale nel terreno di coltura che le si era fornito al primo rinvaso. Qualora si vedessero apparire delle radichette qui e là, nel pane di terra, procedere con un nuovo rinvaso. Usare sempre terriccio composto come spiegato più sopra, questa volta smuovendo delicatamente il pane di terra così da liberarlo meglio su tutta la superficie. Dopo di che utilizzare un vaso di pochi centimetri più grande (una misura al massimo) e riempire compattando e irrigando bene, avendo cura di far defluire perfettamente l’acqua in modo che non ristagni nel sottovaso.
Concimare il giusto per aiutarla
Una volta avviata bene la stagione – con temperature stabili che non scendano più sotto ai 18-20° – iniziare a concimare con un prodotto liquido da diluire in acqua, una volta al mese giorni al massimo.
Una Stella di Natale rinata
La Stella di Natale supererà la fase critica, se le cure date saranno garantite con un certo rigore di interventi. Richiederà un po’ di pazienza e precisione ma dopo sarò tutto più facile. La pianta avrà nuova vita e chi la cura più esperienza, due condizioni fondamentali per godere della sua presenza tutto l’anno. In estate si potrà anche tenerla su un balcone o in giardino ai piedi di un albero, appunto a condizione che la Stella di Natale (Euphorbia pulcherrima) non venga colpita dai raggi diretti del sole. Si creeranno le giuste premesse perché produca un’altra volta le bellissime brattee rosse grazie agli accorgimenti necessari e presa la debita confidenza con le cure che le necessitano, andando incontro all’autunno. È così che, anno dopo anno, con poco, tornerà sempre a dare molte soddisfazioni.
Ivana Fabris
©Villegiardini. Riproduzione riservata
Ti potrebbero interessare anche: