Pelizzari Studio ha progettato un attico sospeso tra le montagne del bresciano che ruota attorno ad una terrazza giardino da vivere quotidianamente e in ogni stagione.
Nel saggio Dell’abitare: Corpi spazi oggetti immagini, Maurizio Vitta definisce l’abitare un rito in cui “i gesti, le azioni, gli oggetti, gli scenari, i sentimenti che lo compongono obbediscono a una ritualità che scandisce i ritmi e le movenze dell’esistenza quotidiana, che sempre si ripete e sempre si rinnova”.
La mappa dell’universo domestico ruota intorno a orbite fisse ed è composta da cose che incanalano comportamenti, atti, situazioni in uno schema tradotto in distanze, passaggi, sequenze, che trova soprattutto negli oggetti la sua piena rappresentazione.
Sembra che il progetto di questo attico di 400 mq sospeso fra le montagne lombarde, ai margini di un centro abitato, nasca proprio da queste riflessioni. Concepito come abitazione per una giovane coppia di imprenditori, ha tutte le caratteristiche della funzionale abitazione di città, ma a contatto con la natura, è anche rifugio che accompagna gli ospiti nello svolgersi della vita quotidiana, dei giorni e delle notti, delle fasi naturali dei cambi stagionali.
“Il concept è stato pensato per un’abitazione che ama ricevere, ma anche rilassarsi apprezzando la natura”, racconta Claudia Pelizzari. Le grandi vetrate si aprono su una terrazza giardino, dove le sedute sono raccolte attorno ad un braciere in corten.
“Questo è un po’ il fulcro della casa. Le serate quassù sono fresche anche d’estate. Cosa c’è di meglio che sorseggiare un aperitivo chiacchierando con amici o anche solo una tisana guardando le stelle?”, prosegue Claudia.
Il rito del fuoco ci porta lontano nel tempo, ci aiuta a rivivere in un istante autentico tracce della nostra storia, anche personale; è archetipo, modello originario, vitale e intenso. Qui ha guidato il progetto, che restituisce al focolare il ruolo importantissimo che ricopriva in passato (quando ancora ci si radunava lì intorno, invece che davanti alla televisione).
Qui trova ora un nuovo luogo naturale e contemporaneo: un living all’aperto con camino centrale, dove si sente forte lo spirito della montagna. L’ingresso della dimora è definito da un pannello con boiserie in legno laccato color verde palude e una consolle in ottone e legno; non è una stanza chiusa, ma un momento che esprime attesa e invito insieme.
Al relax e alla lettura è dedicato il soggiorno, con una grande libreria a parete in legno che ospita volumi, decori e complementi magistralmente esposti, e ancora un secondo camino centrale.
La preparazione del cibo e il pranzo si svolgono in due ambienti grandi e accoglienti, comunicanti tra loro e con l’esterno senza soluzione di continuità visiva. Il riposo, a cui è riservata un’ampia camera padronale è anticipato da una promenade che attraversa due dressing rooms, una maschile, l’altra femminile. Infine, il rito della cura di sé, reso prezioso dalle finiture in marmo che fanno dei bagni ambienti raffinati per il benessere.
Un ascensore privato collega l’attico alla base dell’edificio, dove si trovano i garage dalle pareti scultoree e luminose e la spa di pertinenza. La palette color sabbia e grigio, interrotta a tratti dai toni del verde, grigio grafite, nero e giallo acido offrono una sensazione di relax.
Ispirazioni formali dialogano con oggetti sinuosi ed insoliti. Il mood di grande respiro è il risultato di bilanciamenti tra design custom made, pezzi iconici e opere d’arte contemporanea che sorprendono già all’ingresso della penthouse.
L’effetto è una sintesi armoniosa di funzionalità ed estetica che ben interpreta un abitare chic, dai dettagli sartoriali. La penthouse è stata progettata in modo che le zone più vissute, come il living e la master bedroom fossero direttamente a contatto con la terrazza per meglio godere di tutte le fasi della luce.
L’utilizzo di materiali sofisticati come marmi e ottone, si contrappone a scelte più soft come la moquette o il rovere pregiato nelle cabine armadio e nella zona notte. pelizzari.com
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