Dal 18 al 22 gennaio 2024 Pedrali torna a Parigi per la 30esima edizione di Maison&Objet, l’appuntamento internazionale per i professionisti dei settori retail, residential e hospitality. Alla sua 13esima partecipazione, l’azienda 100% Made in Italy sarà presente con uno stand – #PedraliBacktoNature – progettato dallo studio milanese DWA Design Studio situato nel padiglione 6 (stand G2 H1) all’interno di Today, la sezione dedicata all’interior design contemporaneo che combina originalità e innovazione.
Maison&Objet, attraverso il tema Tech Eden, guiderà espositori e visitatori lungo un percorso volto a esplorare il concorso tra intelligenza umana e natura nella progettazione del prossimo futuro. I luoghi saranno reinterpretati in chiave tecnologica e sostenibile, e gli spazi dedicati al retail e al residenziale si trasformeranno per offrire nuove soluzioni volte a un futuro sempre più attento all’ambiente.
#PedraliBacktoNature rievoca le origini di Pedrali, nata proprio con le collezioni outdoor ma che si è evoluta negli anni includendo prodotti per l’indooor, e si concretizza attraverso un allestimento fluido in cui l’interno e l’esterno si susseguono, diventando l’uno il prolungamento dell’altro. L’ambiente che ne emerge, omogeneo ma differenziato nelle proposte, è uno spazio morbido, accogliente, dove la natura spontanea ma progettata diventa il segno distintivo che definisce e conferisce senso allo spazio. Una natura che, tipicamente concepita nell’ambiente esterno, si integra qui con gli ambienti interni diventando un segno architettonico. Viceversa, gli spazi outdoor sono immaginati con la stessa cura che si riserva all’indoor, in una continua commistione degli ambienti.
Pedrali accoglie i propri visitatori in uno spazio di 135 mq, nel quale prendono vita tre diverse scene, ciascuna sviluppata su una pedana rialzata. Le collezioni sono mostrate attraverso un allestimento che si configura come uno spazio geometrico, in cui ogni stanza è caratterizzata dalla propria volumetria ed è definito dai toni naturali della terra come il beige e il sabbia, una palette neutra che consente di porre in risalto i prodotti, presentati in tonalità più intense e decise. Al fine di perseguire la filosofia sostenibile che da sempre guida l’azienda, sono stati riutilizzati alcuni componenti architettonici che hanno caratterizzato lo stand dell’ultima edizione del Salone del Mobile.Milano. In un’ottica di impegno ambientale, sono stati selezionati, inoltre, materiali grezzi che permettono allo stand di essere smontato e riutilizzato, o smaltito in maniera corretta differenziando le diverse parti.
A impreziosire l’allestimento, elementi decorativi appartenenti alla collezione “Unico” realizzati da DWA Design Studio che dopo aver osservato lo scarto di lavorazione che si ottiene durante lo stampaggio delle sedie Pedrali, ha avuto l’intuizione di riconoscere il potenziale della materia avanzata dando vita, attraverso una lavorazione combinata in cui il riutilizzo si unisce all’artigianalità, a pezzi sempre diversi e dal valore unico. È la prima ambientazione a vedere protagonista Guinea, di CMP Design, poltrona per outdoor che suggerisce un’idea di leggerezza fisica e visiva oltre che iconica. La struttura portante in alluminio, ampia e accogliente, è abbinata ad una seduta realizzata in rete tessile impermeabile sulla quale appoggia un soffice cuscino removibile. La versione con schienale in rete tessile impermeabile ricorda le tradizionali sedie da regista, esaltandone la trasparenza e la leggerezza.
Tratto distintivo sono i braccioli realizzati in teak, elemento che interrompe la struttura in alluminio introducendo un dettaglio vivo, piacevole al tatto che non si scalda al sole e non si raffredda in inverno. Un legno resistente e tropicale che i designer hanno voluto preservare attraverso un utilizzo ponderato, certificato FSC® C114358 e trattato con olio all’acqua. I braccioli, la seduta e lo schienale di Guinea sono assemblati meccanicamente, consentendo un agile disassemblaggio al fine del riciclo e della sostituzione dei componenti. All’interno di questo spazio, trova la sua naturale collocazione anche Guinea nella versione con schienale in doghe di alluminio, rivestito in tessuto dalla tonalità turchese. Le poltrone sono collocate intorno al tavolo Toa, disegnato da Robin Rizzini, che unisce con equilibrio il linguaggio tecnico-industriale a quello decorativo, dando vita ad un prodotto funzionale ed espressivo. Leggero ed essenziale alla vista, è caratterizzato da una robusta struttura in pressofusione di alluminio. Elemento caratterizzante sono le gambe a ponte dalla forma affusolata realizzate in pressofusione di alluminio che, più sottili alla base, si allargano verso l’alto confluendo sotto al ripiano in un elemento a “T”.
Il tavolo Anemos disegnato da Pio & Tito Toso è protagonista del secondo ambiente che rappresenta, idealmente, un patio esterno: uno spazio ibrido che enfatizza il concetto della permeabilità degli spazi outdoor e indoor. Anemos è un tavolo caratterizzato da forme semplici e architettoniche. Il suo tratto distintivo è la base, formata da due gusci di cemento separati tra loro e fissati al ripiano che, come una membrana strutturale, si liberano dal loro immaginario di peso e grazie ad una doppia curvatura assumono una forma flessibile e sinuosa. Il risultato è un tavolo che sembra scolpito dal vento, otticamente leggero ma allo stesso tempo stabile e solido grazie al suo importante peso, capace di supportare ripiani anche di grandi dimensioni. La superficie opaca e leggermente ombreggiata del cemento, in questa occasione presentata nel color argilla, esalta la matericità della base. A incorniciare Anemos, le poltroncine Babila Twist di Odo Fioravanti, realizzate in acciaio e caratterizzate da una seduta ampia e accogliente, ricoperte da un intreccio realizzato con una corda piatta di polipropilene, resistente agli agenti atmosferici. Il tratto distintivo di Babila Twist è la combinazione tra la scocca intrecciata e il telaio in tubo d’acciaio provvisto di doghe per la seduta, uniti attraverso viti che consentono un agile disassemblaggio al fine del riciclo e della sostituzione dei componenti. Sulla seduta di Babila Twist appoggia un confortevole cuscino in poliuretano espanso drenante, capace di asciugare velocemente, rivestito con un tessuto per esterno.
La terza ambientazione mette in scena Lamorisse wood di CMP Design, la cui caratteristica principale è il contrasto tra la struttura portante, dalla forma sobria, ed il cuscino ricco e accogliente. La struttura, caratterizzata da un bracciolo a sezione rotonda in frassino curvato al vapore nel quale si innestano le gambe, accoglie infatti un morbidissimo cuscino generoso e avvolgente. Le gambe a sezione ovale si integrano al bracciolo aumentando leggermente di spessore in prossimità degli innesti per garantire maggiore solidità. Una sottile struttura metallica sostiene la seduta mentre la presenza di cinghie elastiche e lo schiumato poliuretanico indeformabile garantiscono un elevato livello di comfort. Lo schienale, morbido e avvolgente, è sfoderabile e unito alla seduta attraverso una zip. Una fascetta in cuoio fissa lo schienale alla struttura. Lamorisse Wood è realizzata con legno 100% certificato FSC® C114358 e verniciata all’acqua con vernici di origine vegetale.
Al centro della scena, con ripiano in fenix color terracotta, Frank di Robin Rizzini, tavolo ispirato da forme architettoniche e materiali industriali. Linee razionali e curve insieme contribuiscono a trasmettere un’immagine di leggerezza e contemporaneità al tempo stesso. La struttura su cui appoggia il ripiano è composta da due basi realizzate in pressofusione di alluminio dallo spessore variabile leggermente curvate. La percezione può variare in base alla prospettiva: viste frontalmente richiamano la forma di una vela che, leggermente inarcate, creano un effetto ottico leggero ed etereo. Osservate lateralmente il loro volume appare pieno. Le basi, rastremate verso il fondo, confluiscono a terra in una curva meno accentuata e sono collegate da una robusta trave in acciaio, posta sotto al ripiano. L’elegante e maestosa presenza di dieci lampade a sospensione Isotta di Basaglia Rota Nodari, poste sopra il tavolo, valorizza l’ambientazione. A completare i tre set, le lampade wireless Giravolta, nella nuova versione touch con tre diverse intensità di luce, di Basaglia Rota Nodari e il portavasi Hevea, nella versione speciale a tutta altezza, di Victoria Azadinho Bocconi, complemento d’arredo versatile che permette di portare la natura all’interno di ambienti indoor. Due zone lounge, una ispirata a un salotto en plein air l’altra a un confortevole contesto indoor, arricchiscono lo stand. Il sistema di sedute lounge per esterno Reva Cocoon, di Patrick Jouin, definisce la prima ambientazione: divani con struttura in alluminio composti da elementi lineari, ad angolo e chaise longue, con importanti schienali in acciaio inox ricoperti da un intreccio realizzato con una corda in polipropilene resistente agli agenti atmosferici.
Il concetto di avvolgenza viene esaltato dai morbidi cuscini che si appoggiano allo schienale stesso – disponibile nella versione alta o nella nuova versione bassa – che, sulla scia della filosofia sostenibile che da sempre guida l’azienda, sono realizzati con materiale riciclato: prodotti al 70% in fibra di poliestere riciclata, ottenuta dal riutilizzo post consumo di contenitori in poliestere di colore bianco. Con i suoi generosi volumi e con gli alti schienali, Reva Cocoon crea uno spazio nello spazio, offrendo protezione e riparo dall’esterno per chi ha scelto di ritagliarsi un momento di relax e di evasione.
L’incordatura, realizzata 100% in Italia da esperti artigiani, offre la privacy necessaria, pur mantenendo questo arredo arioso e consentendo giochi di luci e ombre, grazie ad un intreccio più fitto nella parte inferiore e più rado nella parte superiore, con l’obiettivo di portare all’esterno la medesima qualità e cura degli arredi indoor. Grande attenzione è posta nella scelta dei materiali, che devono garantire resistenza alle diverse condizioni atmosferiche, una facile pulizia e la durata nel tempo. L’atmosfera rilassante è accentuata dal comfort di Panarea lounge, di CMP Design, nata con l’obiettivo di richiamare un paesaggio costiero mediterraneo, riportando alla mente i colori e la brezza rinfrescante di una serata all’aria aperta in una terrazza affacciata sul mare. Una poltrona lounge caratterizzata da un intreccio artigianale in corda di polipropilene 100% Made in Italy che avvolge il telaio in tubo d’acciaio. Sulla seduta appoggia un cuscino in poliuretano espanso drenante rivestito con un tessuto realizzato con il medesimo filato dell’intreccio. Nella scena troviamo anche i tavolini Buddy di Busetti Garuti Redaelli che, grazie al loro carattere amichevole e versatile, possono essere collocati in qualsiasi ambiente completandone l’arredo. Le iconiche lampade wireless ricaricabili Giravolta, di Basaglia Rota Nodari, si inseriscono armonicamente nella scena.
All’estremità opposta dello stand, sorge la seconda zona lounge con protagonista Jeff, il sistema di divani modulare e componibile di Patrick Norguet. Jeff è progettato come un insieme di piccole architetture che, sapientemente combinate tra loro, danno vita a molteplici scenari. Il suo elemento caratterizzante è l’armonia dei volumi: forme squadrate sono abbinate a curve delicate capaci di ammorbidire e donare equilibrio all’insieme. Ogni modulo è realizzato in schiumato poliuretanico confortevole ed indeformabile, appoggiato su una piattaforma in multistrato. Questo permette di avere un divano eccezionalmente confortevole dove le sedute, dalle forme morbide e organiche, contrastano dolcemente con schienali e braccioli, dalle forme più geometriche e rigorose. Comfort assoluto, morbidezza e sensualità sono sintetizzati nella poltrona Ila di Patrick Jouin, la cui silhouette esprime un’accoglienza straordinariamente generosa grazie al ricorso a linee curve e flessibili. La poltrona presenta una scocca esterna in poliuretano rigido e una scocca interna in schiumato poliuretanico flessibile, oltre che una base centrale girevole in acciaio a forma di tronco di cono. Il poggiatesta dalle dimensioni importanti conferisce ulteriore carattere alla poltrona. Nella scena troviamo anche i tavolini monoblocco Caementum, disegnati da Marco Merendi & Diego Vencato, realizzati in cemento colorato in massa con ossidi naturali che garantiscono un aspetto inalterabile nel tempo. Spazio anche a Hevea Partition, complemento d’arredo disegnato da Victoria Azadinho Bocconi, sistema portavasi a tre colonne che permette di comporre layout e pareti verdi portando la natura all’interno di ambienti indoor. I vasi si fissano in modo semplice e intuitivo e possono essere posizionati contrapposti tra loro o a spirale. Gli elementi di Hevea Partition sono uniti meccanicamente e, di conseguenza, facilmente separabili per consentire la pulizia dei vasi e per un corretto smaltimento dei diversi componenti a fine vita del prodotto.
Un’area di confronto e dialogo si sviluppa intorno al tavolo Blume di Sebastian Herkner, che riprende le linee ricercate della collezione la cui forza distintiva emerge dalla sofisticata silhouette a forma di fiore della colonna che, correndo lungo la sua altezza, dona uno stile inconfondibile. Ad impreziosire la scena la poltrona Narì di Andrea Pedrali, con struttura e incordatura nel color miele e cuscini gialli a contrasto, che richiama alcuni degli elementi delle prime sedie da giardino realizzate in ferro battuto presenti nella collezione Pedrali degli anni Sessanta, reinterpretandoli in chiave contemporanea. La poltrona ha una struttura in acciaio e un intreccio realizzato in estruso di PVC con anima in nylon che avvolge i braccioli e lo schienale. L’incordatura, realizzata in Italia da esperti artigiani, si stringe nella parte inferiore della seduta e si allarga verso l’alto per richiamare la geometria a ventaglio ispirata allo schienale della poltrona Serenella. La seduta e lo schienale accolgono un cuscino in schiumato poliuretanico composto da due sezioni unite da una zip, che appoggia su una seduta con doghe in acciaio. Le gambe sono caratterizzate da un doppio tubo d’acciaio dalla forma lineare e semplice. A completamento dell’ambiente Blume System di Sebastian Herkner, modulo a tre o quattro piani che dà vita ad un sistema di librerie con struttura realizzata in acciaio e fissata attraverso fusioni di alluminio senza viti a vista, così da mettere in evidenza i dettagli preziosi delle gambe ed essere stabile e resistente. Le diverse anodizzazioni dell’alluminio e colori di verniciatura, abbinati a eleganti mensole in marmo o in materiali più innovativi, consentono personalizzazioni ed esprimono massima versatilità.
Pedrali, bellezza, tradizione e innovazione
Pedrali è un’azienda italiana che produce arredi dal design contemporaneo per il contract e la casa. Le collezioni dal disegno industriale, funzionali e versatili, sono il risultato di un processo che unisce tradizione, innovazione ed eccellenza ingegneristica. Interamente sviluppate in Italia, sono realizzate in metallo, materiale plastico, legno e imbottito, anche in combinazione tra loro. I prodotti Pedrali nascono dalla collaborazione sinergica con designer italiani e internazionali che, con il loro prezioso contributo, permettono di ottenere importanti riconoscimenti. Il più prestigioso nel 2011: il XXII Compasso d’Oro ADI per la sedia Frida, disegnata da Odo Fioravanti. La filosofia 100% Made in Italy trova concretezza nella produzione interna presso l’Headquarters di Mornico al Serio (Bergamo), dotato di un magazzino automatico progettato da Cino Zucchi-CZA Cino Zucchi Architetti e nello stabilimento di Manzano (Udine). L’elevata qualità e il rispetto per l’ambiente rappresentano per Pedrali prassi consolidate, comprovate, ad esempio, dalla scelta del legno certificato FSC® C114358, proveniente da foreste controllate, per il quale si utilizzano vernici a base acqua composte per lo più da resine di origine vegetale. Dal 2018 Pedrali ha avviato, inoltre, lo studio di Corporate Carbon Footprint ottenendone la certificazione secondo la norma UNI EN ISO 14064-1:2019. A dimostrare l’impegno di Pedrali verso un miglioramento continuo, oltre che le azioni concrete legate alla qualità dei materiali utilizzati e agli impianti produttivi, sono le certificazioni di sistema e di prodotto come UNI EN ISO 9001:2015 per la qualità dei processi aziendali, UNI EN ISO 14001:2015 per una produzione basata su una politica ambientale sostenibile e UNI ISO 45001:2018 per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, ottenuta nel 2023. Nel 2020 l’azienda ha inoltre presentato le prime collezioni “recycled grey” realizzate in polipropilene riciclato, derivanti per il 50% da scarti di materiale plastico post consumo e per il 50% da scarto di materiale plastico industriale per le quali Pedrali ha ottenuto, a partire dal 2021, la certificazione ReMade in Italy
®. Le certificazioni di prodotto greenguard e greenguard gold assicurano, inoltre, basse percentuali di emissione di composti organici volatili al fine di garantire un ambiente privo di sostanze chimiche. Il 2023 ha segnato per Pedrali un importante traguardo: 60 anni dalla fondazione dell’azienda, che risale al 1963. Per l’occasione è stato inaugurato il Pedrali Pavilion progettato da AMDL CIRCLE e Michele De Lucchi, al cui interno è ospitata la mostra “Pedrali60, we design a better future” curata da Luca Molinari Studio. pedrali.com
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