È Parma la Capitale italiana della cultura 2020
Il dado è ormai tratto: sarà Parma la Capitale italiana della cultura 2020, così come ha appena dichiarato il ministro Dario Franceschini.
Dopo Mantova nel 2016, lo scettro è poi passato a Pistoia nel 2017, mentre questo è l’anno di Palermo. Nel 2019, invece, Matera indosserà le vesti di Capitale europea della cultura.
Scelta dalla giura del Ministero dei beni e delle attività culturali presieduta da Stefano Baia Curioni, Parma è stata scelta tra le dieci città finaliste del titolo. Si tratta di Agrigento, Bitonto, Casale Monferrato, Macerata, Merano, Nuoro, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso.
Parma è l’esempio italiano virtuoso di arte e bellezza
D’altronde, la città ci era già andata molto vicina nel 2016.
Ma perché questa particolare attenzione alla cittadina d’origine romanica? Il patrimonio artistico e culturale che la caratterizza l’aveva già resa con successo Antica Capitale del Ducato di Parma e Piacenza dal 1545 al 1859.
Immenso è poi lo scenario di cui godere: dalla celebre Piazza del Duomo (dichiarata come una delle più belle del mondo) al seicentesco Teatro Farnese, che fu uno dei primi al mondo ad essere dotato di un arco di proscenio permanente. Tra le bellezze che hanno conquistato la giuria c’è poi la Galleria Nazionale, che tra gli altri conserva le opere di Tintoretto, Tiepolo, Leonardo Da Vinci e Beato Angelico.
Impossibile poi non riconoscere parte del merito alla Cupola del Duomo del Correggio: è l’Assunzione della Vergine (databile al periodo 1524-1530) con cui il pittore ha raggiunto l’apice della sua carriera artistica, insieme all’operato all’interno del Monastero di San Giovanni. Infine, come ribadisce il nomen omen, non può mancare nella lista delle eccellenze della città il Parmigianino, che ha affrescato splendidamente la Basilica di Santa Maria della Steccata.
Di tutte le prelibatezze culinarie, l’offerta culturale e l’ampio spettro artistico della città parmense, a conquistare il ministro Franceschini è stata proprio la capacità della città di fare rete e sinergia tra pubblico e privato, producendo un’offerta culturale ineguagliabile.
E alla proclamazione così ha esclamato con emozione il sindaco parmense, Federico Pizzarotti: ”Raramente ho poche parole, ma stavolta mi avete lasciato senza”. E così i turisti al cospetto di tanta innegabile bellezza.
Il premio delle meraviglie
Ma cosa comporta la vittoria del premio? Parma potrà rappresentare per un anno un’offerta turistico-culturale di grande spessore grazie al contributo statale di 1 milione di euro. L’iniziativa è infatti istituita con la Legge Art Bonus che valorizza la progettualità delle candidate italiane a Capitale Europea della Cultura 2019. Tale legge è naturalmente volta a sostenere tutti quegli eventi e quelle attività capaci di promuovere la coesione sociale, l’innovazione e lo sviluppo economico del Bel Paese.
Siamo certi che anche Parma riuscirà a tenere alta la bandiera italiana: in bocca al lupo!