Il Parco di Villa Bellini, uno dei principali parchi di Catania, è un’emblema di bellezza, storia e natura per la città siciliana. Immerso nel cuore del capoluogo etneo, il parco è il luogo ideale per una passeggiata rilassante. Inoltre, offre anche la possibilità di scoprire una parte fondamentale della storia cittadina. La sua origine e il suo sviluppo nel tempo sono legati a un continuo processo di trasformazione. Questo aspetto ne ha preservato il fascino e la funzione di giardino pubblico.

Piccoli cenni storici

Il nucleo originario del giardino di Villa Bellini risale al Settecento e apparteneva al principe Ignazio Paternò Castello di Biscari. Il giardino, progettato secondo le norme dell’epoca, presentava siepi disposte a formare labirinti, statue decorative nei vialetti e numerose fontane a zampillo o a cascatelle, dando così al giardino il nome di Labirinto. Affidato a giardinieri esperti come Pietro Paolo Arcidiacono e Giuseppe Squillaci, il giardino prosperò. Alla morte del principe nel 1786, a causa della noncuranza degli eredi, iniziò un lento declino del parco.

Nel 1820 il giardino fu proposto in vendita e nel 1854 fu acquistato dal Comune di Catania, diventando un bene pubblico. Da quel momento, il parco fu trasformato in un giardino aperto alla cittadinanza e, con il tempo, assunse la forma conosciuta oggi, diventando il cuore verde di Catania.

La grande fontana con i giochi d’acqua Foto [Fotokon]/stock.adobe.com
Nel corso della sua storia, Villa Bellini, originariamente progettata come residenza privata nel XVII secolo, ha subito numerosi ampliamenti e modifiche. Situata in una posizione privilegiata con vista sulla città, divenne un luogo di riposo e svago per le famiglie aristocratiche. Con l’intervento del Comune nel XIX secolo, la villa e il suo parco furono trasformati in uno spazio pubblico, favorendo la riqualificazione e l’apertura al pubblico, diventando uno dei luoghi più amati dai cittadini di Catania.

Villa Bellini prende il suo nome dal famoso compositore catanese Vincenzo Bellini, uno dei più grandi operisti del XIX secolo, noto in tutto il mondo per opere come Norma, La sonnambula e I puritani. Durante la trasformazione della villa, nel XIX secolo anche la fama di Bellini cresceva. L’intitolazione a Vincenzo Bellini, che rappresenta un simbolo della cultura catanese, è quindi un omaggio alla sua figura e al suo legame con la città di Catania. La scelta del nome della villa contribuisce a sottolineare l’importanza di Bellini non solo nella storia musicale, ma anche nel patrimonio culturale della città, rendendo il parco un luogo che celebra la grande tradizione artistica e musicale di Catania.

Gli alberi secolari e la flora presente

Il Parco di Villa Bellini non è solo un luogo ricco di cultura, ma anche un angolo verde che custodisce la memoria del passato attraverso gli alberi secolari. Questi monumenti naturali, tra cui pini, lecci, platani e allori (Laurus nobilis), sono testimoni di secoli di storia. Alcuni di questi alberi plurisecolari, sono stati piantati quando la villa era ancora una proprietà privata della nobiltà catanese.

I maestosi alberi del parco non solo arricchiscono il paesaggio, ma svolgono anche una funzione ecologica fondamentale, offrendo benessere ai cittadini e riparo e rifugio a molte specie di uccelli e insetti. Ogni albero ha una sua storia e contribuisce a dare al parco un fascino senza tempo, creando un ambiente che sembra sospeso tra passato e presente.

Inoltre la flora di Villa Bellini è caratterizzata principalmente da specie subtropicali ben acclimatate, come palme (Phoenix dactylifera e Washingtonia filifera solo per citarne alcune) e diverse specie di Araucaria e Ficus. Tra le specie mediterranee, si trovano Pinus pinea, Quercus ilex e Cupressus sempervirens. Il giardino ospita anche numerose siepi e bordure decorative, realizzate con piante come Ligustrum vulgare e Bougainvillea glabra ed erbacee dalle fioriture dai colori sgargianti. Alcuni esemplari della vegetazione originaria includono Araucaria columnaris e Schinus molle.

I punti importanti del parco

Il Parco di Villa Bellini si estende su circa 71.000 metri quadrati ed è ricco di punti di interesse che attirano i visitatori per la loro bellezza e per il loro valore storico. Ha mantenuto nei secoli la sua forma quadrangolare. Situato un tempo in periferia, oggi è al centro di Catania, con diversi ingressi principali. L’ingresso principale, caratterizzato da uno scalone fiancheggiato da aiuole fiorite, porta a un piazzale con una grande vasca che ospitava cigni fino agli anni Ottanta. Sulla collinetta dietro la grande fontana, l’orologio con un quadrante di piante sempreverdi indica la data e viene modificata quotidianamente dai giardinieri.

Il giardino di Villa Bellini è composto da due colline simmetriche, collegate da viali circolari e pedonali che conducono a piazzole con grotticelle, giochi d’acqua e panchine.

 

Sulla collina sud si trova il “Chiostro dei Concerti“, un chiosco in ferro battuto del 1879. Su quella a nord, invece, sorgeva un padiglione in legno, il “Chiosco cinese”; adibito a biblioteca, distrutto da un incendio nel 2001 e mai ricostruito.

Un ampio piazzale separa le due colline e una scalinata porta al “Viale degli Uomini Illustri”, con un orologio solare dodecaedrico che vanno ad arricchire il grande patrimonio ornamentale dei giardini del parco che ospitano statue, fontane, voliere e busti di personaggi storici. Un tempo erano presenti anche grotte in pietra lavica con fontane e pesci rossi.

In questa galleria una raccolta di statue e personaggi importanti con diversi affacci e vedute:

Come è diventata ciò che è oggi

Nel corso dei decenni, il giardino di Villa Bellini ha subito vari interventi di restauro e ristrutturazione, mantenendo comunque intatta la sua natura di spazio pubblico a servizio della comunità. L’aspetto del parco che possiamo ammirare oggi è il frutto di una lunga evoluzione che ha cercato di conservare l’armonia tra gli spazi verdi e gli edifici storici circostanti.

Negli anni 80 e 90, il parco ha vissuto un periodo di abbandono e degrado. Gli interventi di recupero e valorizzazione hanno coinvolto il Comune di Catania, gli architetti locali e vari enti culturali, anche se ancora oggi ci sono diverse difficoltà nel manutere questo spazio verde. Villa Bellini è uno dei luoghi più belli e curati della città. Ogni angolo del parco è stato pensato per offrire ai visitatori non solo la possibilità di godere di spazi verdi, ma anche per fruire di un ambiente che racconta la storia della città e la sua cultura.

Gli eventi e le attività nel parco

Oltre a essere un luogo di relax, il Parco di Villa Bellini è anche un punto di riferimento per eventi culturali, concerti, mostre e spettacoli all’aperto. La sua posizione centrale, facilmente raggiungibile da tutta la città, ne ha fatto uno spazio ideale per ospitare attività di ogni tipo. La grandezza dei giardini di Villa Bellini consente di organizzare eventi di ampio respiro. Questi spaziano dalla musica classica ai concerti di artisti contemporanei. Il parco ospita anche mostre di arte e fotografia, ampliando così l’offerta culturale. Come anche il “Festival delle Belle Arti”, che richiama artisti, turisti e cittadini catanesi per celebrare la cultura locale. La sua versatile struttura permette anche la realizzazione di eventi sportivi e benessere.

Parco di Villa Bellini, il cuore verde di Catania

Il Parco di Villa Bellini è uno dei luoghi più affascinanti e suggestivi di Catania, che racchiude in sé la storia, la cultura e la natura della città. Grazie agli interventi di recupero e alla continua valorizzazione, la villa è diventata un punto di riferimento per cittadini e turisti. Il parco offre uno spazio di incontro, svago e riflessione. Con la sua ricca vegetazione, i suoi alberi secolari e i numerosi eventi che ospita, Villa Bellini rimane uno dei luoghi più amati di Catania. Ogni angolo racconta una storia e ogni visita è un’esperienza unica.

Margherita Scalvini

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