Visibile dal Westminster Bridge, affacciato sul Tamigi, si staglia in tutta la sua maestosità uno degli edifici più caratteristici di Londra, il Palazzo di Westminster. Costruito tra il 1840 e il 1870 in stile neogotico, tutt’oggi è sede del Parlamento britannico.

I primi edifici

Nel zona dove ora sorge il Palazzo di Westminster si sono susseguiti diversi edifici. Secondo le leggende qui si ergeva un tempio del dio Apollo di epoca romana anche se i primi edifici confermati furono costruiti soltanto nell’alto medioevo.

Tra il 1045 ed il 1050 Edoardo il Confessore fece costruire prima l’Abazia di Westminster e poi a seguire il Palazzo. Nel corso del tempo acquisì sempre più importanza diventando la residenza principale della famiglia reale inglese. Per questo motivo ma anche per la vicinanza della Abazia, importante centro religioso e politico, nel tempo si sono concentrate nell’area di Westminster le principali istituzioni di governo.

Dopo varie modifiche e aggiunte al complesso un incendio distrusse parte dell’edificio nel 1529. L’allora re Enrico VIII decise di lasciare il palazzo trasferendosi al Palazzo di Whitehall. Da quel momento, nonostante sia considerata tutt’oggi una residenza reale, il palazzo di Westminster è stato utilizzato esclusivamente dalle due camere del Parlamento e dalle Alte Corti.

L’incendio

Il 16 ottobre 1834 scoppiò un incendio nella Camera dei Lord che poi si propagò per tutto il palazzo. L’edificio era infatti composto per la maggior parte in legno ricoperto di malta tanto che già diversi decenni prima era stato presentato un rapporto firmato da moltissimi architetti noti che consigliava di introdurre una migliore protezione antincendio. Sfuggirono alla distruzione soltanto la Westminster Hall, la Jewel Tower, la cripta della Cappella di Santo Stefano e il chiostro.

“The Burning of the Houses of Lords and Commons” dipinto da William Turner nel 1835 mostra il Palazzo di Westminster in fiamme – CC0

La ricostruzione

Per la ricostruzione ci fu un acceso dibattito riguardante lo stile architettonico da adottare. Si crearono due fazioni, da una parte chi spingeva per uno stile Neoclassico e considerava il gotico come troppo grezzo per il parlamento. D’altra parte chi sosteneva il gotico considerava il neoclassicismo uno stile pagano legato troppo all’antichità e troppo “francese” se messo a confronto dell’inglese gotico. La commissione reale, istituita per avviare la ricostruzione, scelse che il palazzo di Westminster fosse ricostruito nello stesso sito utilizzando lo stile gotico o lo stile Tudor.

Venne scelto il progetto di Charles Barry, che prevedeva una ricostruzione in stile gotico ed i lavori iniziarono il 27 aprile 1840. La Camera dei Lord fu completata nel 1847 e la Camera dei Comuni cinque anni dopo.

Palazzo di Westminster nel 1909 – CC0

I danni della seconda guerra mondiale

Durante la seconda guerra mondiale il palazzo di Westminster subì dei danni a causa dei bombardamenti. Nel 1940 una bomba esplosiva provocò ingenti danni alla facciata sud mentre nel 1941 colpirono l’edificio un totale di dodici bombe. A subire i danni maggiori fu la Camera dei Comuni.

Nel gennaio 1945 il Parlamento incaricò all’architetto Giles Gilbert Scott la ricostruzione delle parti danneggiate. Il britannico scelse di mantenere le caratteristiche essenziali del design di Charles Barry prevedendo soltanto minimi ammodernamenti.

L’architettura esterna del Palazzo di Westminster

La commissione sceglie Charles Barry

La scelta di utilizzare lo stile neogotico rispetto al neoclassico è dovuta a diversi fattori. C’era la necessità di integrare il nuovo palazzo con gli unici resti del palazzo distrutto. Si trattava della Westminster Hall e della cappello di Santo Stefano che, eretti nel Medioevo, erano stati costruiti in stile gotico. In aggiunta il neoclassico era spesso associato allo stato americano e di conseguenza ad un repubblicanesimo da cui volevano prendere le distanze.

Venne scelto Charles Barry che aveva proposto un edificio in stile Gotico perpendicolare. Questo architetto, però, era nuovo per gli edifici gotici e perciò venne assistito Augustus Pugin che era specializzato in questo stile architettonico.

Facciata

La facciata del palazzo di Westminster originariamente era rivestita in calcare color sabbia di Anston proveniente dal South Yorkshire. Però questa roccia si rivelò di pessima qualità e non adatta a Londra iniziandosi a deteriorare a causa dell’inquinamento atmosferico causato dall’incremento dell’industrializzazione.

Sebbene i danni si vedessero fin da subito soltanto nel 1928 si ritenne necessaria la sostituzione delle pietre esistenti con la pietra Clipsham, un calcare color miele proveniente dal Rutland nelle Midlands Orientali. Questo progetto di sostituzione iniziò qualche anno dopo protraendosi fino agli anni ‘50 a causa della Seconda Guerra Mondiale. Un altro programma di conservazione e restauro iniziò poi negli anni ‘80.

Una parte del Palazzo di Westminster con la Elizabeth Tower e il Westminster Bridge sulla destra – CC0

Torri

Il Palazzo di Westminster comprende diverse torri. La più alta è la Victoria Tower alta 98,45 metri, una torre quadrata all’angolo sud-ovest del complesso. La torre centrale con i suoi 91,44 metri si erge al centro del palazzo ed è la più bassa delle tre torri principali.

Al di sopra dell’ingresso principale della Camera dei Comuni, chiamato anche ingresso di Santo Stefano, si erge la St Stephen’s Tower, la torre più piccola del complesso. Altre torri da menzionare sono la Torre del Relatore e la Torre del Cancelliere, rispettivamente alle estremità nord e sud della facciata rivolta verso il fiume.

Jewel Tower

Da ricordare anche la Jewel Tower che faceva parte del palazzo prima del grande incendio del 1834. Da allora, tuttavia, è stata separato dal resto dell’edificio da Abingdon Street. La torre fu costruita nel 1365 per ospitare i gioielli della famiglia reale ed oggi ospita un museo sulla storia del palazzo.

Elizabeth Tower

All’angolo nord-ovest, alta 96,32 metri, si trova la Elizabeth Tower conosciuta fino al 2012 come Torre dell’Orologio. La facciata della torre è dominata da un grande orologio con un quadrante su ciascuno dei quattro lati. Ogni quindici minuti rintoccano le Westminster Chimes, le cinque grandi campane. La campana più famosa è sicuramente il Big Ben che suona ogni ora.

Splendida vista dal Tamigi – CC0

Maria Giulia Parrinelli

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