I Musei archeologici nazionali di Venezia e della Laguna, nella sede di Palazzo Grimani, raro esempio di architettura rinascimentale tosco-romana a Venezia in cui antico e contemporaneo si uniscono, sono lieti di presentare A Cabinet of Wonders. A Celebration of Art in Nature, una inedita mostra della George Loudon Collection (Regno Unito) curata dal Dr. Thierry Morel.
La mostra, prodotta dal Ministero della cultura, dalla George Loudon Collection e da Venetian Heritage, sarà aperta al pubblico dal 14 dicembre 2024 all’11 maggio 2025 e allestita nelle magnifiche stanze decorate del piano nobile: la Sala di Psiche, il Camerino di Apollo, il Camerino di Callisto, la Cappella e il suo vestibolo, la sala da pranzo e la Sala Neoclassica.
L’esposizione presenterà una selezione unica di pezzi dalla collezione di George Loudon, conoscitore e collezionista di modelli scientifici del XIX secolo, esposti per la prima volta come un’installazione artistica. A confronto con gli oggetti di Loudon una varietà di opere d’arte eccezionali provenienti da importanti musei veneziani e istituzioni culturali internazionali, come il MAK – Museum für angewandte Kunst di Vienna, saranno allestite come in una Wunderkammer del XVII secolo nel Camerino di Callisto e in quello di Apollo.
Questa sezione della mostra è curata in collaborazione con Valeria Finocchi, storica dell’arte del Museo di Palazzo Grimani. Il curatore, Thierry Morel, sarà affiancato da un Comitato Organizzativo composto da rappresentanti di Palazzo Grimani, Venetian Heritage e dalle istituzioni internazionali e dai privati che presteranno le opere in mostra.
A Cabinet of Wonders
A Cabinet of Wonders è un omaggio al collezionismo nello splendido contesto di Palazzo Grimani e in dialogo con l’eredità del suo proprietario Giovanni Grimani, la rinomata collezione di statue greche e romane riportate a Palazzo recentemente dopo più di 400 anni. Per un simile progetto non poteva esserci luogo più adatto di questo, la dimora di uno dei più importanti collezionisti del Rinascimento. La George Loudon Collection e la Wunderkammer offriranno uno strumento per investigare e confrontare i diversi tipi di collezionismo, concentrandosi sul processo, sui pezzi e sui contesti, sia storici che artistici.
Collezionando arte contemporanea
George Loudon iniziò collezionando arte contemporanea, spostando poi il suo interesse sulla scienza, una disciplina che stimolò la ricerca della bellezza, della meraviglia e persino della magia nei singoli oggetti e nelle illustrazioni legate alla modellistica scientifica del XIX secolo. I pezzi della collezione sono stati realizzati da abili artigiani, principalmente per scopi didattici; successivamente, questi tipi di oggetti sarebbero stati prodotti industrialmente, mentre i pezzi originali realizzati a mano scomparivano dalla vista, spesso riposti in armadi. In questo nuovo contesto veneziano gli oggetti vengono rivalutati e riemergono dall’ombra, abbandonando il loro scopo originale e rivelandosi invece come oggetti d’arte a pieno titolo. A Cabinet of Wonders mira a riconoscere la straordinaria maestria dietro ogni pezzo celebrandone l’estetica e i poteri evocativi poiché la mostra riflette l’entusiasmo, la passione e i risultati spesso inaspettati del collezionismo.
Il filo conduttore
Il filo conduttore che collega i pezzi della George Loudon Collection presentati in A Cabinet of Wonders è che ogni opera – funghi, fiori, parti del corpo umano, creature marine realizzate con materiali diversi – è un’interpretazione della natura. Gli artigiani che li hanno realizzati si sono comportati come artisti, ispirandosi agli elementi naturali, per creare qualcosa di bello. Sebbene ridondanti come strumenti scientifici, queste repliche di alta qualità fatte a mano sono ancora una testimonianza della nostra curiosità per il mondo, un simbolo della nostra ammirazione per esso e il risultato di una sinergia tra mano e cuore.
A Cabinet of Wonders sarà l’occasione per riaccendere la bellezza del collezionismo, dimostrando come la mente umana abbia bisogno dello stimolo di una varietà di oggetti per comprendere il mondo. Guardando al passato, lo spettacolo suggerisce l’importanza contemporanea della curiosità per comprendere ciò che ci circonda, mescolando interpretazioni scientifiche e artistiche del mondo con effetti straordinari e meravigliosi.
Il Museo di Palazzo Grimani
Il Museo di Palazzo Grimani a Santa Maria Formosa, parte dei Musei archeologici nazionali di Venezia e della Laguna, è una perla rinascimentale elogiata in passato da viaggiatori, turisti e diplomatici. Oggi, dopo un lungo restauro, si offre ai visitatori in tutta la sua bellezza, riccamente decorato con stucchi e affreschi da artisti come Giovanni da Udine, Francesco Salviati e Federico Zuccari. Il Palazzo servì come magnifico sito per la sistemazione scenografica della collezione archeologica della famiglia, che fu poi donata alla Serenissima. Il piano nobile del Museo ospita l’allestimento permanente della Tribuna e della Sala del Doge, così come la serie di dipinti Archinto di Georg Baselitz, in prestito a lungo termine all’istituzione.
La Tribuna e la Sala del Doge sono state riallestite in occasione della mostra Domus Grimani – curata da Daniele Ferrara, direttore della Direzione regionale Musei nazionali Veneto del Ministero della cultura e Toto Bergamo Rossi direttore di Venetian Heritage – per celebrare il ritorno della collezione di sculture classiche del patriarca Giovanni Grimani, che lasciò il palazzo nel 1594 dopo la sua morte per essere donata alla Repubblica di Venezia. Sviluppata in due capitoli, la mostra è iniziata nel 2019 con il ritorno delle statue nella Tribuna, la camera delle antichità di Giovanni. Nel 2021 è stata completata la seconda parte dell’esposizione con il riallestimento della Sala del Doge. Domus Grimani è il risultato di una collaborazione tra la Direzione regionale Musei nazionali Veneto e la Fondazione Venetian Heritage.
Le mostre ospitate dal museo
Nel 2021 il Museo ha ospitato Archinto, una mostra di opere inedite dell’artista tedesco Georg Baselitz curata da Mario Codognato, che includeva anche dodici dipinti realizzati espressamente per la Sala del Portego e collocati nelle cornici settecentesche a stucco dove fino alla fine del XIX secolo campeggiavano i ritratti della famiglia Grimani. Grazie a uno speciale accordo, queste opere sono attualmente in comodato a lungo termine al Museo per concessione dell’artista.
Tra le grandi mostre d’arte contemporanea ospitate dal Museo: PITTURA/PANORAMA. Paintings by Helen Frankenthaler 1952–1992 (2019), Georg Baselitz. Archinto (2021–2022), The Flaying of Marsyas (2022) di Mary Weatherford, The Arch Within the Arc di Rick Lowe e I Am Hymns of the New Temples (2024) di Wael Shawky. Il programma artistico completo di Palazzo Grimani e la sua capacità di attrarre importanti partner internazionali testimoniano la sua rilevanza nella vita culturale della città, mentre il dialogo tra antico e contemporaneo si conferma, ancora una volta, punto di forza di questo luogo unico. museiveneto.cultura.gov.it
Sul curatore della mostra – Dr. Thierry Morel
Thierry Morel ha curato Houghton Revisited, una delle mostre d’arte più ambiziose e celebrate del XXI secolo, vincitrice del premio “Mostra dell’Anno 2013” della rivista Apollo. Questa mostra ha visto il ritorno dei capolavori della collezione Walpole dal Museo Statale dell’Hermitage in Russia, a Houghton Hall, Regno Unito, la residenza originale della collezione appartenuta al Primo Ministro britannico Sir Robert Walpole. Oltre a ricevere numerosi riconoscimenti, Houghton Revisited ha fissato un alto standard per la collaborazione culturale internazionale.
Thierry Morel è Curator at Large e direttore della Hermitage Museum Foundation USA, nonché ex trustee del Museo Sir John Soane. Ha curato Bacon & the Masters presso il Museo dell’Hermitage a San Pietroburgo e presso il Sainsbury Centre nel Regno Unito; The Majlis: A Meeting Place alla Biennale di Architettura di Venezia 2021 a San Giorgio Maggiore, e ha co-curato Painterly Affinities: Cornel Brudașcu and Alin Bozbiciu, la prima mostra nel Regno Unito di due dei pittori più significativi della Scuola di Cluj. Ha conseguito un dottorato in Storia dell’Arte presso l’Università di Oxford e ha insegnato all’Università di Cambridge.
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