Art Building è un moderno complesso residenziale consacrato all’arte, nato da una intuitiva visione di Giorgio Pozzi, imprenditore, costruttore e amministratore unico di Lucirina S.r.l.. Progettato dagli architetti Fabrizio Zambelli e Marcello Pozzi e curato negli interni da Antonella Frezza, art director di Officina Della Scala, il Building si presenta come una vera e propria opera d’arte trasformata in spazi residenziali arredati con il contract di Officina Della Scala.
Situato in via Giampietro Lucini 19, nelle immediate vicinanze del Villaggio dei Giornalisti, tra le zone Greco e Maggiolina, Art Building è un palazzo di otto piani, alle porte del centro di Milano, suddiviso in monolocali e bilocali completamente arredati, alcuni dei quali con ampie viste sullo skyline di Milano, con logge e terrazzi, giardini e palestra, sala meeting e portineria, pensati per studenti e giovani coppie, ma anche per manager. Nell’Art Building, inoltre, trova spazio la nuova sede milanese di Officina Della Scala. “Da decenni”, racconta Giorgio Pozzi, “mi occupo di spazi dedicati all’uomo: abitazioni, uffici, luoghi di svago, con l’obiettivo primario di migliorare la qualità della vita di chi vi deve trascorrere del tempo che, tanto o poco che sia, è prezioso perché irripetibile.
Negli anni, sono arrivato alla conclusione che nella progettazione degli edifici non si debba avere presente solo cosa l’uomo vi debba fare, ma tutte le molteplici e contestuali esigenze e potenzialità dell’uomo come individuo complesso. Solo così si crea qualcosa che non è solo funzionale ma anche bello da vivere”.
Realizzato con le più moderne tecniche costruttive, dotato di geotermia, impianto fotovoltaico, telecamere di sicurezza e guardiania, il palazzo si contraddistingue per essere valorizzato sulla facciata e negli spazi comuni da sculture di artisti di fama internazionale e da dipinti di pittori contemporanei. “Da sempre amo l’arte” aggiunge Giorgio Pozzi, “in particolare quella contemporanea così, appena posso, torno a rivedere il MoMa, la Tate Modern, i vari Guggenheim e il nostro MUDEC qui a Milano: belle opere d’arte inserite in contesti architettonici di grande fascino. Ne esco purificato e rigenerato, perché l’opera d’arte, già di per sé armoniosa ed esteticamente bella, valorizza e potenzia l’effetto catartico per sé stessi e per i luoghi in cui si trova. Da qui l’idea di creare un edificio dove uomo e arte convivono stabilmente.”
Sulla facciata del Building, alla sinistra dell’ingresso principale, appare maestosa la scultura “Fold” di Matteo Berra, il dettaglio che fa la differenza tra palazzo e architettura. “Fold” si presenta come un’elegante onda (o piega, da cui prende ispirazione il nome) che si sviluppa per 4 metri di base, una profondità, variabile da 50 a 200 centimetri e un’altezza di ben 24 metri. Caratteristica che la rende l’opera in acciaio più alta di Milano. La scultura è realizzata completamente a mano, totalmente in acciaio (22.5 km di tondino), attraverso una tecnica che si potrebbe definire “tessitura dell’acciaio”, con effetto finale non riflettente. Sempre all’esterno, nell’area sulla quale si affaccia lo l’ufficio/show-room di Officina della Scala, prorompe il murales “Magnificat” realizzato dallo street artist FLYCAT. L’opera, realizzata utilizzando pittura acrilica e spray, si estende per 42 metri di lunghezza e 3,13 metri di altezza. Trentasei steli in cemento armato, danno vita ad un’unica opera monumentale urbana, con profondo valore apotropaico difensivo, a sancire un vero e proprio patto stilistico tra Architettura e Arte, in un’assoluta armonia di segni.
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