Con il termine ninfee, dal greco Nympháia, fiore delle ninfe, si intende un genere di piante acquatiche della famiglia delle Nymphaeaceae. Particolarmente ornamentali, sono molto frequenti negli stagni e laghi delle zone temperate e subtropicali. Tra le specie più diffuse si annoverano la Nymphaea alba e Nymphaea lotus cui si affianca Nuphar lutea nota cone ninfea gialla.
Significato delle ninfee
Ogni fiore porta con sé un significato, facendosi spesso velata espressione di un linguaggio nascosto. Copiosamente diffuse nell’antico Egitto e nelle acque del Nilo, le ninfee hanno da sempre assunto un significato associato a un’idea di innocenza e candore. Infatti, la capacità delle ninfee di crescere in un ambiente acquatico ostile e non sempre perfettamente pulito, le ha rese presto emblema di resilienza e virtù. Se per la tradizione orientale questa pianta acquatica fiorifera è stata simbolo di alba e rinascita, per la religione cristiana essa era ed è, innanzitutto, chiara espressione di morigeratezza e carità. Sono quindi molteplici i significati di cui le ninfee sono state investite nel corso dei secoli, tutti riconducibili ad un ideale di integrità e rettitudine.
Le tipologie: rustiche e tropicali
Esistono molteplici varietà di ninfee e si stima che siano circa 65 le specie annoverate, che si caratterizzano per i loro colori e dimensioni differenti. Esistono poi altre piante che botanicamente non appartengono al genere Nymphaea ma sono note come ninfee nel linguaggio comune. Si possono distinguere due grandi tipologie: ninfee rustiche e tropicali. Quelle rustiche sono in grado di sopportare temperature minime d’inverno e piuttosto elevate in estate, purché le temperatura estiva notturna sia costantemente calda. Quelle tropicali, invece, provengono dalla fascia tropico-equatoriale e i loro fiori hanno dimensioni maggiori rispetto a quelli delle precedenti, presentano delle cromie che non si riscontrano nelle varietà rustiche, soprattutto nei toni del viola lilla, e possono essere a fioritura notturno o diurna. Le ninfee tropicali possono anche avere foglie enormi. Non resistono a temperature inferiori ai 10° C.
Il periodo della fioritura delle ninfee va dalla fase finale della primavera fino al mese di ottobre, tempo in cui la ninfea offre magnifici colori, che possono variare dal bianco al giallo, dal rosso al blu.
Anche le dimensioni sono piuttosto varie. Sono presenti, infatti, ninfee nane, piccole e di media grandezza, fino a quelle giganti come appunto Nymphaea gigantea, i cui fiori possono arrivare alla misura di 20 cm.
Le ninfee più conosciute
Ecco di seguito alcune delle specie più diffuse di questa pianta acquatica fiorifera e le loro caratteristiche principali.
Ninfea azzurra egizia o blu, Nymphaea caerulea
Il suo nome in inglese è blue lotus, in italiano Loto blu del Nilo mentre in termini scientifici prende il nome di Nymphaea caerulea. È una specie tropicale a fioritura diurna, i suoi fiori si aprono al mattino per chiudersi la sera circa al tramonto (e non al pomeriggio come la maggior parte delle ninfee diurne), è coltivata con successo e prevalentemente nelle zone più calde. Le foglie di questa ninfea presentano un bordo irregolare e viene spesso coltivata a scopo decorativo.
Grazie ai suoi effetti afrodisiaci, la ninfea azzurra egizia veniva impiegata durante le cerimonie spirituali. Ancora oggi è molto apprezzata per le sue molteplici proprietà benefiche, come quella antispasmodica ed è in grado di migliorare lo stato di benessere e l’umore.
Il loto blu è una ninfea profumata e il suo fiore, una volta chiuso, di notte resta sommerso nell’acqua per riemergereal mattino, schiudendosi sulla superficie.
Ninfea bianca o Nymphaea alba
I fiori della ninfea bianca hanno una forma a calice, con petali molto lunghi e appuntiti, e sono di taglia medio grande. Si aprono nel periodo compreso tra giugno e settembre; le foglie, di colore verde smeraldo, possono raggiungere dimensioni piuttosto considerevoli. È una ninfea rustica che può sopportare temperature fino a – 25°C per brevi periodi.
Se si vuole coltivare la ninfea bianca sul balcone o terrazzo, si consiglia di scegliere la varietà nana (Nymphaea ‘Pygmaea Alba’) , che può essere coltivata sia in piena terra che in vaso.
Ninfea gialla, Nuphar lutea
La ninfea gialla, Nuphar lutea (nota anche come nannufero), è una pianta acquatica che cresce spontanea negli stagni e nei corsi d’acqua a lento decorso dei paesi europei, in qualche paese asiatico e in quelli africani affacciati sul Mar Mediterraneo. Ha fiori gialli, petali carnosi e foglie piuttosto ampie ed è frequentemente coltivata negli stagni dei giardini.
Ninfea pigmea
Con il termine di ninfea pigmea sono note tre cultivar a fiore mignon di altre ninfee, più precisamente Nymphaea ‘Pygmaea Alba’ (a fiore bianco, citata sopra), Nymphaea ‘Pygmaea Rubra‘ (a fiore rosa che scurisce fino quasi al rosso) e Nymphaea ‘Pygmaea Helvola’ (gialla). Il fiori possono misurare da 3 a 10 cm circa a secondo della varietà e compaiono da maggio a settembre.
Nymphaea violacea
Originaria di Nuova Guinea e Australia settentrionale, Nymphaea violacea, ha fiori di colore viola, blu o bianco, grandi 7-16 cm, portati su lunghi steli sopra la superficie dell’acqua. Le foglie, di forma leggermente ovale, hanno una spaccatura alla base fino al punto di attacco del picciolo e hanno un colore verde scuro sopra, verde violaceo o più chiaro sotto, con margini ondulati .
Le tinte e i colori brillanti dei suoi fiori la rendono estremamente affascinante. È una ninfea tropicale, che non sopravvive agli inverni freddi e non tollera le gelate, per cui, in inverno, deve essere spostata in luoghi più caldi.
Nymphaea tetragona
Si tratta di una varietà originaria dei paesi orientali dell’Europa, dell’Asia (ad esclusione del subcontinente indiano) e degli stati dell’est degli USA. I fiori sono bianchi, a coppa, e misurano 4-5 cm di diametro e appaiono tra maggio e ottobre. Potrebbe essere confusa con Nymphaea ‘Pygmaea Alba’, a causa delle sue ridotte dimensioni.
Appartiene alla categoria delle ninfee rustiche, quindi è resistente alle basse temperature. È adatta ai minipond, piccoli laghetti, anche in vasche capienti.
Nymphaea lotus
Di origine africana, ma nota soprattutto in Egitto sin dall’antichità, Nymphaea lotus (da non confondere con il fior di loto, Nelumbo nucifera) è una specie a fioritura notturna, anche se a volte i suoi fiori possono aprirsi al mattino. Il suo nome comune è giglio bianco egiziano. I suoi fiori, particolari quanto a forma, sono tra i più grandi del genere, fino a 25 cm, e sono di colore bianco soffuso di rosa e profumati. Le sue foglie sono verdi rossastre e hanno macchie viola. Può anche essere l’unica pianta di un laghetto, data la sua dimensione e la sua particolarità.
Victoria amazonica
Victoria amazonica è tra le ninfee tropicali più note al mondo, non solo per la bellezza e dimensione dei suoi fiori, ma anche per la dimensione ragguardevole delle sue foglie, circa 3 metri di diametro. Originaria degli stati settentrionali dell’America del Sud, (bolivia, Brasile, Colombia, Perù) lungo il Rio delle Amazzoni, dalla fine dell’800 questa pianta acquatica stupisce i visitatori dei giardini pubblici (e privati aperti a pubblico) di tutto il mondo a cominciare dai Kew Gardens a a Londra agli americani Longwood Gardens, ai Giardini La Mortella a Ischia. I fiori di Victoria amazonica hanno la caratteristica di aprirsi la sera tardi e sono bianchi e femminili, profumano di ananas e caramello per attrarre, nel loro luogo di origine, l’insetto impollinatore, di chiudersi successivamente e di riaprirsi il giorno successivo in rosa e maschili. Le sue foglie grandi foglie hanno una forma arrotondata con margine rivolto verso l’alto e la pagina inferiore è spinosa e scanalata: l’aria rimane intrappolata tra le scanalature e la mantiene a galla.
Coltivazione in acqua
Le ninfee sono piante acquatiche che si prestano a essere coltivati, a seconda della specie e varietà, in vaso o in un laghetto. È bene ricordare che quelle tropicali, verso la fine di ottobre, devono essere ritirate per evitare che periscano a causa delle basse temperature. Sarà quindi necessario collocarle in luoghi in cui la temperatura non scenda sotto i 10 °C.
Alcune ninfee dalle dimensioni consistenti, come nel caso di Victoria Amazonica sono da considerarsi delle vere e proprie ninfee da stagno oda lago; esse, dovranno essere poste esclusivamente in vasche o bacini d’acqua molto ampi e spaziosi.
Per procedere alla coltivazione delle ninfee in acqua, è bene utilizzare un cestello forato e della comune terra di campo; qualora quest’ultima fosse eccessivamente argillosa, si può mischiarla con un po’ di terriccio in modo tale da alleggerirla. Successivamente si riempie il cestello con il rizoma ottenuto dalla divisione e, una volta interrato, si copre il tutto con uno strato di ghiaietto spesso 2 cm. A questo punto le ninfee sono pronte per essere posizionate nel laghetto o stagno.
Coltivazione in vaso
La grandezza del vaso dipende dalla varietà di pianta acquatica che si intende coltivare.
Gli esperti consigliano di utilizzare vasi con profondità di 10 cm per quelle piccole, aumentandola progressivamente in proporzione alla grandezza della pianta. Ad esempio, per coltivare in vaso le ninfee di taglia grande, si suggerisce una profondità che va dai 30 ai 100 cm.
Le ninfee di taglia piccola o media possono essere coltivate anche in terrazzo o sul balcone. In questo caso è bene scegliere le varietà più piccole.
Per coltivare le ninfee in acqua, si comincia predisponendo un miscuglio di sabbia e argilla e successivamente il vaso deve essere collocato per qualche ora in una posizione di mezz’ombra. Soltanto in seguito sarà posto in pieno sole: in questo modo la crescita sarà molto più rigogliosa, contribuendo a rendere l’ambiente molto più suggestivo e particolare.
Riproduzione della ninfea
Le ninfee si possono propagare attraverso la divisione dei rizomi o attraverso l’utilizzo dei semi. Nel primo caso, è bene procedere alla divisione verso la fine del mese di febbraio. L’operazione consiste nello scindere una pianta in due o tre esemplari più piccoli, che successivamente verranno trapiantati. Ognuna di queste piantine conserva una porzione dell’apparato radicale originario, del fusto e della vegetazione terminale; è necessario procedere alla separazione dei fusti con delicatezza, assicurandosi che ognuno di esso conservi una parte del sistema radicale.
Invece, per operare la riproduzione mediante i semi delle ninfee, basterà porli in vasi da collocare ad una profondità massima di due cm.
In particolare, i semi sono il prodotto della fecondazione a opera del polline dello stesso fiore o di un fiore diverso. Lo sfagno frantumato, ad esempio, è un substrato particolarmente adatto alla germinazione dei semenzali.
Differenze tra ninfee e fiori di loto
Spesso accade nel linguaggio comune che si confondano le ninfee coi fiori di loto, tuttavia esistono sostanziali differenze tra i due:
- le ninfee e affini appartengono alla famiglia delle Nymphaeaceae, i fiori di loto a quella delle Nelumbonaceae;
- le foglie delle ninfee sono arrotondate, con un taglio centrale, spesso hanno bordi ondulati e galleggiano a filo d’acqua, le foglie dei fiori di loto sono grandi, intere e rotonde, spesso solcate, e sono sollevate al di sopra della superficie dell’acqua su piccioli lunghi e forti;
- i fiori delle ninfee hanno un calice piatto, una forma della corolla a coppa, che racchiude numerosi stami che circondano i pistilli dorati, petali spessi e con un margine arrotondato o appuntito, disposti a spirale continua; i fiori di loto, invece, hanno un calice molto più pronunciato e un centro prominente e gli stami sono disposti in modo caratteristico attorno a uno o più pistilli;
- al termine della fioritura, il fiore di ninfea affonda e fa maturare il seme sott’acqua, quello del fior di loto appassisce e fa maturare una caratteristica capsula, sempre portata sul picciolo, che viene usata anche nelle decorazioni floreali.
Curiosità
Le ninfee sono state, da sempre, il soggetto di molta parte dell’arte poetica e figurativa, grazie alla loro forte attrattiva.
Emblematiche, a questo proposito, le Ninfee di Claude Monet, maestro dell’impressionismo, frutto di un lunghissimo lavoro di osservazione che ha portato l’autore a sperimentare con le cromie e i giochi di luce. A più di un secolo di distanza, la bellezza di questi dipinti, circa 250, è ancora in grado di rapire e incantare e il famoso lago a Giverny, dove esiste tuttora il giardino del pittore, è meta di ammiratori da ogni parte del mondo.
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