Nerine bowdenii, è una bulbosa che, quando ormai non ci si aspetta più che il giardino si illumini di colori vibranti, ecco che appare e rallegra ancora il giardino. Infatti, inizia a fiorire a fine estate e prosegue per tutto ottobre e novembre. È pertanto una presenza preziosa in giardino o in balcone. I suoi fiori sono eleganti, dalla forma quasi stilizzata e il loro colore cattura lo sguardo specie se si mettono a dimora più bulbi per formare una macchia densa di fiori. Nel genere Nerine sono comprese poco più di venti specie, fra cui le più note sono Nerine sarniensis e undulata e fanno tutte parte della famiglia delle Amaryllidaceae cui, fra le varie, appartengono anche i narcisi e il genere Hippeastrum.
Origine e nomenclatura
Nerine bowdenii è originaria del Sudafrica e del Madagascar. È arrivata in Europa nel XVIII secolo, dopo essere stata scoperta sulle montagne del Sudafrica. Il significato dell’epiteto generico, pare sia attribuibile a una ninfa marina della mitologia greca, Nereis o Nereide. L’epiteto specifico, invece, è dedicato a Mr. Cornish-Bowden che, agli inizi del 900, dal Sudafrica inviò il bulbo al Kew Garden ottenendone la classificazione.
Nerine bowdenii, conoscerla meglio
È una geofita bulbosa che a inizio primavera emette un cespo di foglie la cui altezza è di circa trenta-trentacinque centimetri. Appena cessa il caldo estivo, inizia a produrre gli steli florali che si alzano di almeno venticinque-trenta centimetri rispetto alle foglie. Man mano che nascono i fiori – e ogni singolo bulbo ne produce diversi – le foglie tendono ad appassire, diversamente da moltissime altre bulbose. Se coltivato in piena terra, il bulbo di Nerine bowdenii va posto a una profondità tale per cui poi venga ricoperto da dieci centimetri circa di substrato. In vaso, invece, l’apice del bulbo deve restare esposto di pochissimi centimetri. Il primo anno dall’impianto N. bowdenii solitamente non fiorisce. Ripaga dell’attesa, però, l’anno dopo con fioriture sorprendenti per forma, colore e profumo. Ne sono state create diverse cultivar frutto dell’ibridazione che si differenziano per colore e per altezza. Molto belle N. bowdenii ‘Ostara’, ‘Flugel’ e ‘Alba’.
Foglie e fiori di Nerine bowdenii
Le foglie sono lunghe, nastriformi e partono dal centro del bulbo formando un bel cuscino di colore verde medio. I fiori, profumati, di color rosa intenso, sono raggruppati all’apice dello stelo e formano una sorta di infiorescenza a ombrella. Sono imbutiformi, larghi circa otto centimetri e hanno sei tepali ricurvi e margini leggermente ondulati. Ogni ombrella porta numerosi fiori che si aprono in sequenza, creando particolari gradazioni di colore rosa che su una stessa pianta sfumano dal più scuro, nei fiori appena sbocciati, al più chiaro, nei fiori aperti da qualche giorno. Stami e antere sono molto evidenti e ricurvi. A differenza di altre bulbose a fioritura estivo-autunnale, è preferibile porre a dimora Nerine bowdenii in autunno, anziché in tarda primavera-inizio estate.
Necessità colturali di N. bowdenii
Nerine bowdenii dà il meglio se riceve almeno sei ore di sole. Tollera però la mezz’ombra, purché luminosa e non prolungata. Come tutte le bulbose teme i ristagni idrici poiché provocano marcescenze o malattie fungine, arrivando a compromettere la sopravvivenza del bulbo. Necessita di substrati molto sciolti e ricchi, possibilmente ammendati con sabbia di fiume in modo da facilitare il drenaggio. Ha bisogno di essere irrigata bene nel periodo estivo, purché la somministrazione di acqua sia effettuata a intervalli, quindi con una pausa di uno-due giorni ogni tre-quattro, così da far asciugare bene il terreno. È mediamente rustica, regge anche nel nord Italia ma non resiste a temperature inferiori a cinque-sei gradi sotto lo zero e per lunghi periodi.
Altre particolarità
I bulbi misurano circa una dozzina di centimetri e, in fase di interramento, devono essere posti a una distanza di circa dodici-quindici centimetri uno dall’altro. Non tollera granché gli spostamenti perché le causano forte stress, motivo per cui riprende a fiorire solo l’anno successivo al reimpianto. Per tutto il resto delle indicazioni di coltivazione, si rimanda a questa pagina dove si possono trovare spiegazioni tecniche approfondite, comuni a tutte le bulbose.
Caratteristiche riassuntive di Nerine bowdenii
- Tipo di pianta: erbacea perenne, geofita bulbosa
- Famiglia: Amaryllidaceae
- Origine: Sudafrica e Madagascar
- Dimensioni: h. cespo 30-35 cm. e l. 50 cm.; altezza dei fiori almeno 30 cm. sopra le foglie
- Colore e forma dei fiori: imbutiformi, larghi circa otto centimetri e hanno sei tepali ricurvi e orlo ondulato
- Foglie: nastriformi, abbastanza lunghe
- Periodo di fioritura: fine settembre-inizio ottobre fino a novembre
- Resistenza al gelo: buona
- Difficoltà di coltivazione: nessuna
- Esposizione: soprattutto sole/mezz’ombra
- Potature: nessuna
- Concimazioni: 2-3 volte l’anno
- Malattie: niente di particolare o che possa minare la sopravvivenza della pianta
- Utilizzo ideale: bordure, nelle fioriere; perfetta in contrasto con piante a foglia grigio-argento e con le Graminaceae ornamentali
- Portamento: cespitoso e arcuato
- Tossicità: non segnalata
- Interessante per api, farfalle e impollinatori: sì
Ivana Fabris
©Villegiardini. Riproduzione riservata
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