Con una Collezione di 23,000 opere d’arte, il Reina Sofia di Madrid è tra i musei più grandi e visitati al mondo. Situato nel Triangolo d’oro dell’Arte, tra il Museo del Prado e il Museo Thyssen-Bornemisza, il Reina Sofia è dedicato principalmente alla produzione artistica spagnola del XX secolo. Inaugurato nel 1990, custodisce capolavori assoluti dell’arte tra cui la Guernica di Picasso.

La struttura originaria

L’edificio che oggi ospita il museo è stato oggetto di numerosi interventi e modifiche nel corso dei suoi tre secoli di storia. Realizzato per volere di Filippo II nel XVI secolo, come Ospedale Generale di Madrid, il nucleo originario venne ampliato nel XVIII secolo per volere di Carlo III. La struttura successiva fu opera degli architetti José de Hermosilla e Francesco Sabatini, architetto italiano a servizio della corte reale, quest’ultimo considerato autore di ampia parte del progetto. Soggetto a numerose modifiche nel corso degli anni, l’ospedale fu chiuso definitivamente alla fine degli anni Sessanta. Dopo la chiusura l’edificio rischiò di essere demolito fino a quando, nel 1977, un Decreto Reale ne riconobbe la rilevanza, dichiarandolo Monumento di valore storico-artistico.

Da ospedale a museo d’arte moderna e contemporanea

Reina Sofía Madrid
Il cortile interno dell’edificio Sabatini, l’ex ospedale sede del Reina Sofia © Iantomferry at English Wikipedia, CC BY-SA 3.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0>, via Wikimedia Commons

Nel 1980 ebbe, dunque, inizio la ristrutturazione sotto la direzione dell’architetto spagnolo Antonio Fernández Alba. Nella sua nuova veste, l’ex ospedale diventò la sede del Centro D’Arte Reina Sofia, inaugurato nel 1986. Il centro occupava solo i primi due piani della struttura, dedicati a esposizioni temporanee.  Il riconoscimento definitivo arrivò nel 1988, quando il centro venne dichiarato Museo Nazionale con Decreto Reale, aprendo ufficialmente al pubblico nell’Ottobre del 1990. Prima dell’apertura, la sede del Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia fu oggetto di una serie di interventi architettonici. Gli spagnoli José Luis Iñiguez de Onzoño e Antonio Vázquez de Castro, insieme all’architetto inglese Ian Ritchie, introdussero le tre torri di vetro e acciaio che definiscono l’attuale facciata del museo.

L’edificio Sabatini

Il museo è attualmente composto da due edifici principali: l’edificio originario, progettato da Francesco Sabatini in stile neorinascimentale, oltre a un’ampia struttura recente aperta nel 2005. L’edificio Sabatini, per lungo tempo sede dell’ospedale, è stato ristrutturato nel 1980 da Antonio Fernández Alba con l’obiettivo di rendere lo spazio adatto all’uso espositivo. Il nuovo progetto ha conservato il profilo originario della struttura, trasformando l’area esterna in una piazza pubblica, al fine di collegare il museo alla città. L’edificio presenta anche un giardino e sale espositive che si aprono verso un cortile interno. Di particolare rilevanza, l’intervento realizzato in collaborazione con Ian Ritchie che aggiunge alla facciata originaria ascensori esterni, inglobati da torri di vetro. L’intervento, oltre a favorire una circolazione fluida dei visitatori, conferisce modernità al profilo del museo.

L’ampliamento ad opera di Jean Nouvel

Reina Sofía Madrid
Il nuovo edificio progettato da Jean Nouvel, aperto nel 2005 © Rick Ligthelm from Rotterdam, The Netherlands, CC BY 2.0 <https://creativecommons.org/licenses/by/2.0>, via Wikimedia Commons

La crescente attività del museo, insieme al flusso di visitatori, si è presto tradotta nella necessità di ampliare gli spazi espostivi a disposizione. Inaugurato nel 2005, il nuovo edificio del Reina Sofia di Madrid è una struttura architettonica grandiosa, realizzata dall’architetto francese Jean Nouvel. Una struttura complessa che amplia del 60% la superficie del museo, adattandola alle nuove necessità. Lo spazio si compone di tre blocchi distinti, ideati in un’ottica di continuità con l’edificio Sabatini e di apertura e scambio con la città. I tre blocchi ospitano al loro interno numerose sale espositive, due ampi auditorium, una biblioteca, oltre a numerosi altri spazi.

La straordinaria Collezione

Con i suoi due edifici il Reina Sofia di Madrid è tra i musei più grandi al mondo. Un primato che si aggiunge al pregio della sua vasta Collezione di opere che vanno dalla fine del XIX secolo ad oggi. Casa della Guernica, la commovente opera di Pablo Picasso, il museo estende la sua collezione ai più grandi dell’arte spagnola e internazionale, includendo opere di Salvador Dalí, Juan Gris, Joan Miró, Julio González, Francis Bacon, tra gli altri. Delle 23,000 opere d’arte della collezione, le sale del museo ne presentano appena il 5 %, seguendo un’esposizione improntata su molteplici micro-narrazioni che non seguono un ordine cronologico.

Maria Teresa Morano

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