“Dalla fabbrica all’Arte”: dal 28 ottobre al 19 novembre al Museo Diocesano di Brescia l’innovativa mostra promossa dai Giovani Imprenditori di Confindustria Brescia
- Il progetto, curato dal critico Davide Dotti, ha visto 45 imprese associate alla territoriale di via Cefalonia mettere liberamente a disposizione di tredici artisti contemporanei bresciani i prodotti industriali da loro realizzati, trasformati in opere d’arte.
- Il 15 novembre si terrà la loro vendita all’asta; il ricavato sarà destinato al restauro dell’“Incoronazione della Vergine con i santi Michele Arcangelo, Giuseppe, Francesco e Nicola” del Moretto, conservata nella chiesa dei Santi Nazaro e Celso in corso Matteotti.
Il Museo Diocesano di Brescia, in via Gasparo da Salò 13, ospiterà dal 28 ottobre al 19 novembre prossimi l’innovativa mostra “Dalla fabbrica all’Arte”, promossa dai Giovani Imprenditori di Confindustria Brescia e curata dal critico Davide Dotti. Il progetto è stato presentato stamattina al Museo Diocesano: alla conferenza sono intervenuti Anna Tripoli (presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Brescia), Davide Dotti (critico e curatore del progetto “Dalla Fabbrica all’Arte”), Mauro Salvatore (direttore Museo Diocesano) e mons. Giambattista Francesconi (parroco della chiesa dei Santi Nazaro e Celso).
Nel dettaglio, 45 imprese associate alla territoriale di via Cefalonia e attive in diversi settori merceologici hanno messo a disposizione liberamente di 13 artisti contemporanei bresciani selezionati dal curatore i prodotti industriali da loro realizzati, trasformati in 15 opere d’arte. Tra gli artisti figurano nomi già affermati a livello nazionale come Stefano Bombardieri, Paola Pezzi, Maurizio Donzelli, Monica Carrera ed Edoardo Ferrari, ma anche giovani quali Manuel Gardina, Alice Faloretti, Michele Battagliola e Quirino Gnutti. Il 15 novembre si terrà la vendita all’asta delle opere; il ricavato sarà destinato al restauro della magnifica “Incoronazione della Vergine con i santi Michele Arcangelo, Giuseppe, Francesco e Nicola” conservata nella chiesa dei Santi Nazaro e Celso in corso Matteotti, capolavoro eseguito intorno al 1534 dal pittore bresciano Alessandro Bonvicino detto Moretto.
“Tra le tante spinte creative dell’anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, non potevamo esimerci – come Giovani Imprenditori – dal provare a conciliare questi due mondi, apparentemente lontani e incompatibili tra di loro: la fabbrica e l’arte – commenta Anna Tripoli, presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Brescia -. Per farlo abbiamo pensato a un progetto su misura, che non potevamo chiamare in modo differente: “Dalla Fabbrica all’Arte”. Perché il senso del percorso è proprio questo: dare nuovo significato a oggetti che quotidianamente fanno parte delle nostre aziende, che ne rappresentano l’eccellenza in tutto il mondo. Un’eccellenza che, per una volta, esce dai consueti schemi economico-produttivi per assumere un significato tutto nuovo: quello dell’opera che tratteggia confini nuovi e che ridisegna la nostra percezione. Un ringraziamento va alla Fondazione Museo Diocesano per averci messo a disposizione i suoi prestigiosi spazi.”
“Per gli artisti è l’opportunità di scoprire nuovi materiali, sperimentare inedite soluzioni estetiche e mettersi in gioco tramite un innovativo e stimolante approccio creativo che è partito dalla visita alle fabbriche – per la conoscenza e la selezione dei materiali – e si è concluso nei rispettivi atelier – spiega il curatore Davide Dotti –. Per gli imprenditori, invece, è l’occasione per entrare in contatto diretto con il caleidoscopico mondo dell’arte contemporanea, e vedere l’eccellenza dei prodotti realizzati nelle industrie diventare materia viva dell’atto creativo, in una sorta di moderno “ready made. Non è tutto: le opere, che verranno vendute all’asta, serviranno a restaurare l’“Incoronazione della Vergine con i santi Michele Arcangelo, Giuseppe, Francesco e Nicola” del Moretto. L’artista, intorno al 1534 eseguì ad olio su tavola l’opera per l’altare che la nobile famiglia Soncini aveva fatto erigere nella chiesa dei Santi Nazaro e Celso in corso Matteotti. Questo dipinto, che oggi è collocato nella seconda cappella a sinistra dell’edificio, un tempo si trovava in stretto dialogo con l’opera di Tiziano, che il maestro bresciano cita puntualmente nelle figure di Cristo e della Vergine, direttamente ispirate a quelle presenti nel Polittico Averoldi.” La mostra – realizzata con il patrocinio del Comune di Brescia e il sostegno di Banca Valsabbina – è visitabile tutti i giorni tranne il mercoledì (chiuso), a ingresso gratuito, festivi compresi, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. museodiocesano.it